ENZO MOSCATO – Una nuova veste di Hotel de l’Univers


L’omaggio di un grande drammaturgo al mondo del cinema che, con la direzione musicale di Pasquale Scialò, nel 2003 inaugurava il Teatro Stabile di Napoli, ora in una nuova edizione con due brani interpretati da Enzo Gragnaniello e, in copertina, un dipinto di Mimmo Paladino
Con Hotel de l’univers Enzo Moscato inaugurava, nel 2003, il Teatro Stabile di Napoli ma allo stesso tempo offriva una rappresentazione della sua, personalissima, idea di teatro che si declinava in una straordinaria forma di esuberanza artistica, capace di includere ogni altra espressione della cultura umana, dalla filosofia alla canzone, dalla pittura al cinema. A vent’anni dalla fondazione del Teatro di Napoli e a un anno dalla scomparsa del grande drammaturgo, Squilibri ripubblica ora in una nuova veste Hotel de l’Univers con l’intento di evidenziare anche l’originalità di un “teatro-canzone” in cui la musica è una componente fondamentale e non più soltanto un mero commento sonoro a margine di un racconto che potrebbe svolgersi anche in sua assenza.
Nella sapiente drammaturgia, allestita con la direzione musicale di Pasquale Scialò, le canzoni delineano infatti una fitta trama di rimandi dai quali è impossibile prescindere perché danno corpo e forma alla stessa “educazione sentimentale” dell’autore, maturata in una sala cinematografica popolare, tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. La suggestione irresistibile delle musiche di autori come Nino Rota e Nicola Piovani, opportunamente rivisitate, rimandano così alle grandi pellicole cui sono legate, da Federico Fellini a Luigi Magni, mentre i brani originali, a firma congiunta Moscato-Scialò, esplicitano questa mappa sentimentale di ricordi e visioni con omaggi ad altri grandi autori, da Charlie Chaplin a Wim Wenders, fino alla diva per eccellenza, Marilyn Monroe. Di canzone in canzone, si precipita così in una vertigine di immagini che come per miracolo sembrano materializzarsi sotto gli occhi ma per il tramite del solo udito, in una commossa celebrazione del cinema. Presi nel vortice di queste trasfigurazioni, si ha così l’impressione di sedere accanto a quell’adolescente avido di vita e cultura, in quella sala dei Quartieri Spagnoli, il cinema Cristallo, a pochi passi dall’Hotel de l’Univers, detto anche Albergo dell’Allegria, che ha poi dato il nome a tutto il progetto.
Con scritti introduttivi di Roberto Andò, Pasquale Scialò e Claudio Affinito, la nuova edizione di Hotel de l’univers, promossa dal Teatro di Napoli-Teatro Nazionale d’intesa con la Casa del Contemporaneo e con la Compagnia Enzo Moscato, è arricchita, in copertina, da un dipinto di Mimmo Paladino e da altri due brani di Moscato-Scialò re-interpretati da Enzo Gragnaniello: un omaggio che, a loro volta, i due artisti hanno voluto rendere a un indimenticabile protagonista di una cultura radicata a Napoli ma capace di esprimere istanze universali.
Foto: Fiorenzo de Marinis


Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.