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BIG MAMA – PROGRAMMA CONCERTI  8 – 14 OTTOBRE 2015 (ROMA)

BIG MAMA – PROGRAMMA CONCERTI  8 – 14 OTTOBRE 2015 (ROMA)

RINO GAETANO BAND
GIOVEDÌ 8 OTTOBRE 2015
 CONCERTO ORE 22,30
INGRESSO LIBERO – ORE 21,00
 A più di 30 anni dalla prematura scomparsa del geniale cantautore calabro-romano, Rino Gaetano, tornano in scena alcuni dei brani più significativi del suo repertorio, in uno spettacolo – memorial – dal vivo, che ripercorre le tappe più importanti della breve ma intensa carriera di un personaggio ormai entrato nel mito.
La RINO GAETANO BAND, la cover band gestita accuratamente da Anna Gaetano – sorella del cantautore – presenta i più grandi successi di un artista da sempre fuori dagli schemi e, oggi, più attuale, amato e seguito che mai.
Quelli della RGB sono concerti dinamici e coinvolgenti, che mirano innanzitutto a omaggiare sempre la figura del cantautore, esportandone i successi in tutta Italia, ma anche a non trascurare quell’aspetto, irrinunciabile, che è il divertimento e il lasciarsi portare nel profondo della musica di Rino e nei suoi testi.
Alessandro Gaetano – nipote del cantautore – e Ivan Almadori, con altri quattro musicisti, si esibiscono sul palco proponendo brani noti, meno noti e postumi, da Mio fratello è figlio unico e Berta filava a Nuntereggae più, da Ma il cielo è sempre più blu e Sfiorivano le viole a Gianna, passando per Aida, Ahi Maria, In Italia si sta male, Supponiamo un amore, I miei sogni d’Anarchia, Escluso il cane e molte altre…
Un’occasione imperdibile dunque per i tantissimi fan di Rino Gaetano, che lo amano e ci seguono fedelissimi, ma anche per chi muove i primi passi verso la sua musica.
Serate ricche di canzoni – le sue – piene d’ironia e buoni sentimenti e, ancora, così incredibilmente attuali. L’impegno della RINO GAETANO BAND passa anche per quella volontà, immutata nel tempo, di continuare a tenere vive le canzoni di Rino Gaetano, tramandando – grazie ad esse – emozioni forti, nella costante certezza che nessuno possa eguagliarlo, né debba imitarlo, ma solo omaggiarlo con professionalità, umiltà e rispetto.
ALESSANDRO GAETANO (voce, chitarra, percussioni), IVAN ALMADORI (voce e chitarra), MICHELE AMADORI (tastiere), ALBERTO LOMBARDI (chitarra elettrica), FABIO FRASCHINI (basso), MARCO ROVINELLI (batteria)

RIDING SIXTIES – BEATLES VS STONES
VENERDÌ 9 OTTOBRE 2015
 CONCERTO ORE 22,30
INGRESSO LIBERO – ORE 21,00
 Tornano al Big Mama i Riding Sixties, con la loro performance che fonde il meglio della produzione degli Stones e Beatles in una “gara” in cui viene coinvolto il pubblico, che decreta il brano vincitore della serata.
La band – in attività da oltre 20 anni – nata per un concerto di fine anno in una scuola, si è distinta nel tempo per la sua ricerca musicale e il sound. Il repertorio enciclopedico dei Riding spazia dai Rolling Stones, di cui sono la prima coverband italiana, ai Beatles. La loro performance si chiama appunto “Beatles VS Rolling Stones”.
Sono stati il primo gruppo (o “complesso” come preferiscono definirsi con un termine ironicamente vintage) a fare delle sonorità e del mondo Beat un genere della musica live di oggi in Italia. Il loro menù include i grandi protagonisti della British Invasion: Kinks, Who,Animals, Them,Troggs e gli artisti di quel movimento anglo-italiano che è il Beat nostrano: Equipe 84, Rokes, Corvi, Primitives, Caselli. Infine Dylan, il Maestro americano, a cui possono dedicare un’intera serata (Mr Tambourine Band). Il loro ultimo CD “Coverband” esprime il loro orgoglio nell’essere stati tra i primi in Italia a promuovere il fenomeno attuale delle cover. Su questo punto intendono essere chiari: “Si parla di Cover e Tribute band a seconda che la band presenti una sua versione dei brani o punti pedissequamente a riprodurre sound e aspetto scenico degli artisti originali, imitandone gesti, posture, costumi fino ad arrivare all’uso delle parrucche. Ora, alcuni sono talmente bravi che riescono veramente nell’illusione scenica, che però nella maggior parte dei casi accentua drammaticamente le differenze tra “copia” e originale.
Per noi il Rock dei 60, partendo da Beatles, Rolling Stones, Bob Dylan fa parte del repertorio della musica classica in senso stretto. Sui manifesti alla Scala in occasione dei concerti del maestro Muti non c’è scritto “Cover Beethoven”. E il maestro non si mette la parrucca alla Mozart o alla Bach a seconda del repertorio che esegue. La musica è un’arte interpretativa. Prende vita nel momento in cui qualcuno la suona. Si può eseguire ed interpretare in modo più o meno corretto, convincente e personale. E gli ascoltatori devono giustamente giudicare le differenze tra chi suona, e trarne le conseguenze”. Il pubblico ha dimostrato negli anni un affetto ed una stima sempre maggiori perle esibizioni dei Riding Sixties, nteressanti come una lezione-concerto e divertenti come una festa liceale. Diverse le personalità tra i componenti del gruppo: i due “vecchi” testimoni dell’epoca, Pietro Maria Tirabassi, voce e chitarra, e Enzo Civitareale, batteria e voce, che ha suonato con i mitici Corvi nel 1970. I “giovani” aggiungono un tocco di attualità al sound del gruppo: Marco Bertogna (monsieur Bertognaque), basso e voce, Simone Rauso (il Rauso), voce e chitarra, e “il maestro” Alberto Bolli al piano e voce. Il “complesso” dei Riding Sixties, oggi imitatissimo, ha raccolto anche il consenso e, a volte, la collaborazione di artisti come Francesco De Gregori, Shel Shapiro, Luigi Grechi, Roberto Ciotti, Lello Panico, Fulvio Tomaino.

LOREDANA MAIURI & BAND
SABATO 10 OTTOBRE 2015
 CONCERTO ORE 22,30
INGRESSO LIBERO – ORE 21,00
 Per anni attiva come corista Loredana Maiuri ha collaborato con orchestre e bands di grande spessore, e ha preso parte ad alcuni dei più popolari show televisivi per oltre un decennio (Domenica In, Tira & Molla, Sarabanda). La sua voce può essere ascoltata in diverse colonne sonore e spot pubblicitari.
Nel 2007 debutta nell’ambito della Dance con il nome d’arte Majuri, collaborando come Singer/Songwriter con numerosi Dj-Producers della scena italiana e internazionale. Ad oggi ha all’attivo numerosissime produzioni con artisti quali Barbara Tucker, Gabry Ponte e molti altri.
Il tributo a Tina Turner che propone stasera è una collaudata performance con alcuni tra i migliori musicisti della capitale.
In programma i più bei successi della grande artista afro-americana, eseguiti con la grinta e la vocalità che fanno di Loredana una delle migliori voci femminili in circolazione.
Loredana Maiuri: vocals – Stefano Zaccagnini:guitar, vocals – Giorgio Amendolara: keyboards – Maurizio Meo: bass,vocals – Carlo Micheli: Sax – Francesco Calogiuri: drums
 
ELLIOTT MURPHY / MARCUS EATON / GRAZIANO ROMANI Route 61 Night
 DOMENICA 11 OTTOBRE 2015
 CONCERTO ORE 22,30
INGRESSO LIBERO – ORE 21,00
 Questa sera l’etichetta discografica ROUTE 61 MUSIC festeggia i primi 5 anni di attività con una straordinaria serata: il nuovo album del cantautore americano MARCUS EATON, collaboratore di David Crosby, e il live di GRAZIANO ROMANI saranno protagonisti sul palco del Big Mama, insieme allo special guest ELIOTT MURPHY, leggendario rocker newyorkese che per l’etichetta Route 61 ha pubblicato recentemente il suo album “Aquashow Deconstructed”.
 Prima dei set dei tre songwriters, si esibiranno altri artisti dell’etichetta come FILIPPO GATTI, HERNANDEZ & SAMPEDRO, FRANCESCO LUCARELLI & RAWSTARS, JOE SLOMP (con STEFANO MICARELLI) e DANIELE TENCA.
 
ELLIOTT MURPHY
E’ sicuramente uno dei più grandi songwriter che l’America del rock ci ha regalato. Il suo primo album Aquashow è del 1973, e da allora le uscite discografiche a suo nome hanno ormai superato la trentina. Inizialmente vezzeggiato dalla stampa quale “nuovo Dylan”, negli anni ha saputo dimostrare una personalità che non necessita di paragoni, nemmeno con l’amico Springsteen con cui vanta un’antica e solida amicizia. La sua scrittura, i temi trattati, la voce e l’approccio chitarristico ne fanno un campione del palcoscenico, particolarmente amato dal pubblico italiano che ne apprezza la carica emotiva che sprigiona da ogni sua canzone, dalle ballate intimistiche ai brani più robusti e scoppiettanti, per non parlare degli ormai tradizionali bis a base di classici del rock’n’roll.
Da anni residente a Parigi, Elliott ha sviluppato un longevo e proficuo sodalizio con musicisti francesi, in particolare, con OLIVIER DURAND, fido compagno d’avventure che ricama col suo chitarrismo a tutto rock le trame tessute dal biondo menestrello che tanta importanza ha avuto, e continua ad avere, nel rock americano e in quello di tutto il mondo.
Da oltre quarant’anni sulle scene è spesso e con una certa regolarità in tour anche in Italia, dove è richiestissimo in virtù delle sue eccezionali e coinvolgenti performance e dove vanta un pubblico numeroso ed entusiasta. Ogni suo nuovo album coincide con un tour ed ora dunque c’è una ragione in più per riaverlo con noi perché il prossimo rappresenta un momento eccezionale per questo artista e il titolo già dice tutto: Aquashaw Deconstructed.
 Il nuovo album di Elliott Murphy, Aquashow Deconstructed, è il tanto atteso ritorno al suo classico debutto Aquashow (1973). Ognuna delle dieci canzoni originarie è stata ri-registrata con nuovi, sorprendenti, arrangiamenti, voci intense e rinnovato entusiasmo. Il titolo originale dell’album viene dallo spettacolo acquatico organizzato dal padre negli anni Cinquanta, e i semi che daranno origini a queste canzoni vengono piantati quando Elliott è ancora un busker in giro per l’Europa, nel 1971. Ce ne parla così lui stesso, contento di tenere aggiornato il pubblico italiano che da sempre lo segue con affetto: “Per quanto l’originale Aquashow sia stato pubblicato nel 1973, le canzoni sono sempre state con me, tant’è vero che ancora oggi continuo a cantarne molte in concerto, in particolare Last of the Rock Stars, How’s The Family e White Middle Class Blues. Oggi, quarant’anni dopo, ho deciso di registrare nuovamente queste canzoni, in una maniera diversa, deconstructed, mantenendo l’integrità e il legame emotivo con l’originale. È stata davvero un’esperienza forte per me, rivisitare queste stesse canzoni con mio figlio al banco di produzione, così tanti anni dopo.”
Aquashow Deconstructed dona ad Aquashow una ben meritata seconda vita (e il prestigioso music magazine britannico UNCUT l’ha definito un album classic) e fa da ponte tra il secolo passato e il nuovo. Quest’ultimo è stato lodato in massa dalla critica, che proclamava Murphy il nuovo Bob Dylan, Lou Reed e anche F. Scott Fitzgerald. Aquashow Deconstructed sarà da subito un classico per le legioni di fans di lunga data di Elliott Murphy, ma anche il mezzo ideale per introdurre i nuovi ascoltatori alla sua musica. Ora che viviamo in tempi di celebrità “istantanea”, è raro veder uscire un album che porta con sé una simile storia. Gaspard, figlio di Elliott, l’ha prodotto con orecchie giovani (ha la stessa età, ventiquattro anni, che aveva il padre ai tempi della prima pubblicazione) e lo stesso Elliott ha cercato di suonare il maggior numero di strumenti possibile col brillante contributo del virtuoso chitarrista Olivier Durand, che lo accompagna da tempo. Infine, come ci si poteva aspettare, Elliott è in copertina tutto vestito di bianco, da vero dandy!

 MARCUS EATON – Versions of the Truth
Recentemente definito da David Crosby “uno dei migliori giovani cantautori e chitarristi acustici americani “, Eaton sta ricevendo il plauso internazionale grazie alla sua musica, che ha ridefinito il genere rock acustico. Testi intelligenti ed appassionanti, melodie complesse ma accessibili e ben memorizzabili, Eaton ha perfezionato una tecnica da virtuoso della chitarra che richiama artisti del livello di Pat Metheny, Michael Hedges e Tommy Emmanuel.
Nato nell’Idaho e figlio del cantautore Steve Eaton, Marcus è cresciuto immerso nella musica. Ha all’attivo alcuni album indipendenti e con major americane ed è presente nell’ultimo album di David Crosby, Croz.  Il  lavoro di Marcus come solista ha attirato l’attenzione della critica e sviluppando uno stile di chitarra che incorpora elementi diversi – dal flamenco alla rumba, dal jazz-funk al reggae. L’italiana Route 61 Music pubblica in anteprima mondiale, precedendo anche la release americana attesa per il prossimo anno, il nuovo album Versions of the Truth. Al disco collaborano molti ospiti illustri, tra i quali proprio il co-produttore Crosby (voce in tre brani), il bassista Lee Sklar e il tastierista Jeff Young, che oltre a far parte stabilmente della band di Jackson Browne ha lavorato in studio con Sting e Bonnie Raitt e accompagnato in tour gli Steely Dan. Queste presenze danno la misura della qualità ricercata nel suono e negli arrangiamenti da Eaton, validissimo cantante oltre che raffinato chitarrista.
 
GRAZIANO ROMANI – Vivo/Live
Dopo 25 anni di carriera avviati a capo dei Rocking Chairs e proseguiti nel lungo percorso solista (un totale di sedici album di canzoni in inglese e in italiano e tante collaborazioni, da Willie Nile e Chris Spedding ai Gang, da Robert Gordon a Elio e le Storie Tese) Romani raccoglie il suo mondo musicale in un doppio cd live più che meditato. Nato in quel tratto di terra tra Modena e Reggio Emilia che tanto ha dato alla musica italiana, il rocker e strepitoso vocalist di Casalgrande ha saputo raccontare le sofferenze di chi attraversa la Via Emilia ma ha anche il cuore in America e da del tu alla canzone d’autore anglosassone come pochissimi nel nostro paese. E’ a metà strada tra l’interprete puro e lo storyteller. Dipende dalla sera, dal palco, dal pubblico.
Vivo/Live, che raccoglie il meglio del suo repertorio (da Dio della radio a No Sad Goodbyes, da Augusto cantaci di noi a Freedom Rain) e cover che espongono le sue influenze principali (Ramblin’ Round di Woody Guthrie, Johnny B.Goode di Chuck Berry, Won’t get fooled again degli Who, The Price you Pay di Springsteen), contiene 27 canzoni di cui 3 inedite (spicca L’attimo che fugge via) che ne fanno un prodotto di grande forza e completezza.
 
BLUEBIRD & SKOKO
MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2015
 CONCERTO ORE 22,30
INGRESSO LIBERO – ORE 21,00
 “Trust your Mojo Sista” è il titolo del CD di Bluebird & Skoko che ha ottenuto una nomination per i prossimi Blues Music Award organizzati dalla Blues Fondation.
Bluebird & Skoko sono una combinazione di profondo blues di Chicago e rock’n’roll graffiante ed energico, guidati dallo spirito di Screaming Jay Hawkins, Billie Holiday, Muddy Waters, The Cramps, e tutti quegli artisti ispirati dal fuoco interiore. La loro musica è espressione della passione per il blues e per la gioia di vivere. Cantano e giocano con coraggio e libertà, ispirati da quella creatura misteriosa che gli afroamericani chiamano “Mojo”. Il loro primo album insieme “”Trust your Mojo Sista””, è stato registrato a Bali e masterizzato presso gli Abbey Road Studios di Londra.
Bluebird è cresciuto a Chicago sotto l’ala del grande Junior Wells. Dal 1975 ha suonato e collaborato con tanti artisti della capitale dell’Illinois, da Sammy Lawhorn a Eddy Taylor, da Phil Guy a Valerie Wellington. Ha suonato anche con con Muddy Waters e ha aperto per lui tutti i concerti del suo tour italiano del 1980. Ha suonato con Dr. John (con cui ha registrato una delle sue canzoni), John Kalb, Bill Dicey, Alexis Korner, Sun Ra Orchestra e molti altri. Nel 1982 una delle sue canzoni ha vinto un disco di platino in Sud America. Le sue canzoni sono state incluse in numerose compilation in Europa e in America. La sua ultima versione della canzone “Johnny B. Goode” ha ricevuto cinque stelle dalle stazioni radio indipendenti negli Stati Uniti.
ELENA SKOKO aka SUGAR BABE, è nata in Croazia. Da sempre innamorata della musica di Elvis Presley, è cresciuta ascoltando Nina Hagen, Sex Pistols, Sonic Youth, Pixies, Siouxsie and The Banshees, The Cramps, The Stooges, e tutto l’universo punk. Ha colpito la scena indie rock italiana negli anni 90 con la sua rabbia, la sua passione, e con spettacoli teatrali “scandalosi”. Ha pubblicato tre album con la sua band CUT e cantato con i Timoria, la rock band di Francesco Renga. Con la sua band ha condiviso il palco con Royal Trux, Jon Spencer Blues Explosion, The Hives e molti altri. Recentemente ha registrato la canzone “ Watching Ya”, pubblicata dalla casa discografica italiana “Suoni di Jato” e indirizzata verso le acque più tranquille, ma profonde e fangose, di Billy Holiday, Anita O’Day e tutte le grandi donne che hanno cantato il blues. Ha usato varie forme d’arte per esplorare i molti lati della sua anima, dal video alla poesia, dalla performance alla fotografia, viaggiando in tutto il pianeta, fino a quando ha incontrato Bluebird e gli ha detto: “Voglio cantare il blues”!!
 BLUEBIRD – harp, guitar, slide & vocal / SKOKO – vocal & percussions / ISRAEL VARELA – drums
ALEX SABA – Bass, Double bass / NICK DISTASO – guitar / ERIC DANIEL – sax
FABIO DI COCCO – organo Hammond