Now Reading
YUKA & CRONOSHIP – INTERVISTA A YUKA FUNAKOSHI, TASTIERISTA E CANTANTE DELLA PROG BA …

YUKA & CRONOSHIP – INTERVISTA A YUKA FUNAKOSHI, TASTIERISTA E CANTANTE DELLA PROG BA …

Con i potenti mezzi del web, noi di tutto rock abbiamo raggiunto il Giappone per parlare con Yuka Funakoshi, tastierista e cantante dei progster giapponesi Yuka & Cronoship. Si stanno facendo conoscere anche in Italia grazie alla loro partecipazione al Veruno Prog Festival e Yuka ci parla del passato, del presente e del futuro di una band che ha molto da dire.
 
Ciao Yuka e benvenuta tra le pagine di Tuttorock.net. Come stai? Presenta la tua band ai nostri lettori come e quando nascono gli Yuka & Cronoship?
Tutto bene grazie. Gli Yuka & Cronoship si sono formati nel 2009 per una mia idea, che sono tastierista, cantante e compositrice, insieme a tra grandi musicisti da studio, Shun Taguchi al basso, Takashi Miyazawa alla chitarra e Ikko Tanaka alla batteria. Ci siamo conosciuti tramite il network Shun. Abbiamo una visione diversa della musica, che confluisce nel sound degli Yuka & Cronoship.
 
Che tipo di cultura musicale hai alle spalle?
Il mio background musicale arriva dalla cultura musicale del mio Paese e dalla musica classica, che ascolto da quando ero bambina. Ho iniziato a suonare il pianoforte da quando avevo 5 anni al College Of Music di Tokyo. La mia passione è poi cresciuta nel tempo.
 
Da dove nasce invece il tuo amore per il rock progressivo?
Amo la libertà del rock progressivo!
  
Avete inciso 3 album, “Water Reincarnation”, “Dino Racket Oxygen” e l’ultimo “The 3rd Planetary Chronicles”, ti va di farci una piccola recensione per presentarceli? Partiamo dal primo, “Water Reincarnation”
Certo, è un piacere!! “Water Reincarnation” è come un  paese composto da 4 isole principali e circondato dal mare, un po’ come il Giappone, che ne ha beneficiato ma anche sofferto nei tempi antichi ed anche oggi. Questo rappresenta un po’ il ciclo dell’acqua che è sempre ricorrente. Dal punto di vista musicale c’è una ricerca e ricchezza musicale quasi cosmica e tecnica. E’ un concept album che ritrae la reincarnazione dell’acqua. La pioggia si trasforma in un fiume che si riversa in mare, il mare poi forma le nuvole che a loro volta si trasforma in pioggia.
 
Il secondo album è “Dino Rocket Oxygen”.
Si infatti ed è composto da 3 suite, “Dinosaur Suite”, “R Is For Racket Suite” e “Oxygene Suite”. Rispetto al precedente lavoro, c’è anche il tocco di tutta la band e che dà u n spund più corposo. Il logo della band è stato disegnato da Roger Dean, un disegnatore molto conosciuto che ha firmato alcune delle migliori copertine di gruppi prog, tra cui gli Yes.
 
Il terzo ed ultimo, uscito da pochissimo, è “The 3rd Planetary Chronicles”.
Esatto, il terzo album gira attorno ai temi delle rivoluzioni tecnologiche e scientifiche della Terra, il terzo Pianeta dal sole. 
 
Cosa mi dici dei testi di “The 3rd Planetary Chronicles”?
Ho scritto i testi con l’aiuto di Shun, che è produttore e bassista degli Yuka & Cronoship.
 
In “Dino Rocket Oxygen” il disegno di copertina è di Roger Dean, mentre quello del nuovo lavoro no, perché avete deciso di cambiare?
Stavolta abbiamo scelto un nome giapponese, Hideji Oda,un artista manga associato al Movimento Nouvelle e noto per aver creato “Dispersion”, Coo’s World e “Miyori’s Forest”.
 
Quali sono i gruppi o solisti che più ti hanno influenzato?
Ho iniziato a suonare la musica classica e mi sono ispirata a Joseph-Maurice Ravel. Per quanto riguarda il rock progressivo invece i gruppi degli anni settanta, Emerson Lake & Palmer, Pink Floyd, Genesis, Yes, King Crimson, Camel, P.F.M. e potrei andare ancora avanti.
 
Mi hai anticipato la domanda successiva, quindi anche il rock progressivo italiano ti ha influenzato!
Si, principalmente la P.F.M., li adoro e sono molto famosi in Giappone
  
Come è stata l’esperienza al Veruno Prog Festival?
E’ stato un festival veramente meraviglioso, è stata un’esperienza unica e anche gli abitanti di Veruno sono delle persone fantastiche, mi hanno detto che in molti hanno partecipato a rendere grande il Festival, anche con un piccolo aiuto, un passa parola e anche tutto il pubblico è stato molto caloroso.
 
Il rock progressivo è molto seguito in Giappone e ci sono anche molte ottime band che si dedicano a questo genere, mi vengono in mente Gerard e Ars Nova. C’è un gruppo che ti piace particolarmente?
Si, si chiamano Kenso, sono in attività d molti anni e hanno anche suonato molto all’estero. Sono una band molto rappresentativa del rock progressivo giapponese.
 
Tornerete in tour in Italia?
Per ora non abbiamo nessuna data in programma, ma ci piacerebbe molto tornare a suonare in Italia.

Ok, grazie per il tempo che ci hai concesso e ti lascio un pò di spazio per chiudere l’intervista come vuoi, per i vostri fans italiani e per i nostri lettori.
Voglio condividere nuovamente la musica degli Yuka & Cronoship con il meraviglioso pubblico italiano e non vedo l’ora di salire nuovamente sul palco e suonare per voi.

FABIO LOFFREDO
 

​http://www.omp-company.com/chronoship

https://www.facebook.com/Yuka.And.Chronoship
https://twitter.com/chronoship
https://www.youtube.com/user/ompcompany