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WITCHWOOD – Intervista a Ricky Dal Pane

WITCHWOOD – Intervista a Ricky Dal Pane

Buonasera ragazzi!
Avevo preso contatti con voi tramite facebook, scrivo per Tuttorock, giornale on line.
Complimenti per il bellissimo album! Vorrei farvi alcune domande per il nostro giornale, grazie!

Risposte di Ricky Dal Pane/voce chitarra

Chi sono I Witchwood? E perchè questo nome?
Intanto grazie per i complimenti sull’album, molto apprezzati. Alcuni di noi suonavano nei Buttered Bacon Biscuits, band con cui avevamo già prodotto un album poi distribuito da Black Widow Records. Per vari motivi poi questo gruppo è arrivato al capolinea ma abbiamo comunque deciso di continuare mettendo insieme una nuova band…ai vecchi elementi cioè Ricky Dal Pane-voce e chitarre, Andrea Palli-batteria, Stefano Olivi-hammond si sono aggiunti Luca Celotti- basso, Samuele Tesori-flauto e, recentemente, Davide Mosca-chitarra. Il nome non ha un’origine particolare…cercavamo qualcosa da associare alla nostra terra, l’appennino tosco romagnolo, e alle sue atmosfere cupe e stregate…un giorno stavo ascoltando seduto in poltrona un disco degli Strawbs “from the witchwood”…Witchwood, ecco qua!

Le Vostre sonorità sono quelle della miglior tradizione del rock classico e progressivo, come mai questa scelta?
E’ la musica con cui siamo cresciuti, mio padre nei 70’suonava in un gruppo che faceva cover di Cream, Spencer Davis Group, Hendrix e io da piccolo stavo nella loro sala prove ad ascoltare…poi quando ero un po’ più grandicello tra i suoi dischi ho trovato Fireball dei Deep Purple e live in USA della PFM e da lì non mi sono più ripreso…a breve ho iniziato a suonare e cantare. Credo che per gli altri componenti non sia andata molto diversamente, l’amore per i seventies e la buona musica ci contraddistingue tutti.

Nei Vostri testi cosa volete esprimere?
Sono slegati tra loro, anche se il tema della libertà vista sotto molteplici forme ritorna spesso.
Comunque dipende, ci sono testi personali che parlano anche di storie private, altri più allucinati e psichedelici, alcuni che sono storie di fantasia.

Un album da 79 minuti, con hammond, flauti, armonica, atmosfere d’altri tempi… dal vivo cosa si prova nel suonarlo?
Confusione ah ah…no scherzo. Purtroppo non tutte le sedi live si prestano nel poterlo presentare interamente…nei festival di solito il tempo a disposizione è breve quindi non possiamo perderne ulteriormente nel passare da chitarre elettriche ad acustiche poi a mandolini e cose così. Altra cosa complicata è che l’hammond di Stefano è veramente un’Hammond, non un simulatore quindi è molto impegnativo da trasportare e posizionare.
Per le emozioni invece è un’altra cosa…riuscire a suonare pezzi come i nostri a volte anche lunghi e complicati e vedere che le persone rispondono sempre positivamente ci riempie di orgoglio e gioia.

Descrivete come sono nati i testi dell’album Litanies from the Woods.
Mah, come dicevo prima dalle più svariate ispirazioni o situazioni…sicuramente essere nato e vissuto in un piccolo paese di collina ha influito molto su quello che scrivo nei miei testi e spesso parto da lì per le mie considerazioni sulla vita. Poi a volte da libri che leggo o film che mi hanno particolarmente colpito…insomma non mi precludo nulla, quando ho un’idea sia concettuale che musicale la butto giù.

Grazie ragazzi.
Grazie a te Monica e a presto.

MONICA ATZEI


Members:
Riccardo “Ricky” Dal Pane – Vocals, electric and acoustic guitar, mandolin & percussion
Andrea “Andy” Palli – Drums & percussion
Stefano “Steve” Olivi – Hammond, piano, synth & moog
Luca “Celo” Celotti – Bass
Samuele “Sam” Tesori – Flute&harmonica
Davide Mosca – Lead guitar



https://www.facebook.com/Witchwoodband