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VALERIO EDWARD DE ROSA – Intervista al chitarrista sul nuovo progetto ‘Zeitgei …

VALERIO EDWARD DE ROSA – Intervista al chitarrista sul nuovo progetto ‘Zeitgei …

“Zeitgeist” è il progetto solista di Valerio Edward De Rosa, pubblicato il 26 ottobre dalla Revalve Records e oggi il virtuoso chitarrista tarantino lo presenta ai lettori di Tuttorock insieme ad altre curiosità.

Ciao Valerio e benvenuto su Tuttorock! Veniamo subito a Zeitgeist, il tuo debutto: com’ è nato? Qual è stato il filo conduttore di questo full lenght?
Ciao Monica e ciao a tutti! L’idea è nata da anni passati a maturare riff e idee che mi sembravano perfette per un intero album che rispecchiasse la mia vena artistica. La particolarità di questo album è che le mie fonti di ispirazione son state anche di natura cinematografica e narrativa. Troviamo brani ispirati a romanzi che leggo o ai miei film preferiti. Pur non essendo un concept album, quasi tutte le tracce hanno una loro omogeneità. Ho voluto dargli un tono sci-fi utilizzando un concetto filosofico come quello dello “Zeitgeist” (spirito del tempo). Esso rappresenta una particolare tendenza culturale in una determinata epoca storica. Questa epoca l’ho immaginata in un futuro dove la nostra dipendenza da tecnologia è degenerata, portando lo spirito del tempo sotto forma di macchina raffigurato in copertina a controllare a suo piacimento il tempo degli esseri umani cha alle sue spalle fluttuano nell’aria.
 
In “Zeitgeist” troviamo varie collaborazioni: Giacomo Voli, Luca Basile, Francesco Paolo Caputo, Virginia Pavone e altri. Com’è lavorare in “squadra”? Com’è nata l’idea?
Lavorare in squadra per me è fondamentale. Ho sempre concepito un progetto sempre dal punto di vista di band. Questa è la ragione per cui non ho optato per un disco interamente strumentale. Può definirsi a tutti gli effetti la line up di questo progetto con l’inserimento di due special guest (Virginia Pavone e Salvatore Mr Jack). Per quanto riguarda la mia collaborazione con Giacomo, lo ascoltai per la prima volta nella performance su “Rock’n’Roll” dei Led Zeppelin al talent show The Voice Of Italy. Rimasi letteralmente folgorato dal timbro, dalla potenza e dal suo modo di interpretare i brani. Mi promisi che avrei fatto di tutto per mettermi in contatto con lui e lavorare assieme a qualcosa. Mi aspettavo che prima o poi una voce simile avrebbe militato in una band del calibro dei Rhapsody Of Fire, band che seguo costantemente da quando avevo 16 anni. Non potevo essere più felice per questo sodalizio.
 
Quando è nata la tua passione per la chitarra elettrica? Chi è stato il tuo mentore?
Avevo 13 anni quando scoprii gli Iron Maiden che tutt’ora sono la mia band preferita in assoluto. Con gli anni la mia ricerca musicale mi ha portato a circondarmi di un vero e proprio pantheon di chitarristi che hanno forgiato e continuano costantemente ad ispirarmi come Randy Rhoads, Yngwie Malmsteen, Vinnie Moore, Michael Romeo, Victor Smolski, Luca Turilli, Paul Gilbert, Zakk Wylde, John Petrucci e molti altri.
 
Se non sbaglio tu insegni. Come ti trovi in questa veste?
Devo dire che mi trovo molto bene. Occhio e croce insegno da ormai otto anni e ho scoperto che mi piace molto, mi spinge a tenermi in costante allenamento, mentale e pratico e a ricercare sempre nuovi metodi per trasmettere in modo chiaro il mio sapere agli allievi. Sono insegnante abilitato MMI e a mia volta sto portando a termine il mio percorso all’ MMI di Verona con Andrea Martongelli (Arthemis). 

Segui la scena underground del metal italiano? C’è qualcuno con cui ti piacerebbe collaborare?
Sì, la seguo e devo dire che è una scena molto florida con tanti musicisti validi. Molti di questi sono amici, altri vorrei incontrarli di persona un domani e sarebbe bello realizzare qualcosa con ognuno di loro. Citarli tutti sarebbe un’impresa, ma i primi che mi vengono in mente sono gli Elegy Of Madness con cui ho già collaborato come session man, poi Assaulter e gli Overkhaos sempre dalla mia città. De La Muerte, Maze Deception, The Ossuary, Walkyrya, Genus Ordinis Dei, Essenza, Ghost Of Mary, Sailing To Nowhere, Frozen Crown, Chronosfear e poi la lista è davvero lunga. Per la fortuna del panorama italico ce ne sono tanti.
 
Siamo alle porte del 2019, hai dei live in programma? O comunque    qualche altra sorpresa?
I live con questo progetto credo matureranno col tempo, non saranno molti  perché vorrei fare di tutto per mantenere la stessa line up del disco, cercheremo di organizzare poche date, ma mirate. Per quanto riguarda altri progetti, sto portando a termine le registrazioni del terzo album dei Soul Of Steel e lavorando ad un concept album per un nuovo progetto. Iniziano anche a prendere forma idee più definite per il mio prossimo album solista, ho già un paio di brani che sicuramente faranno parte della mia prossima fatica. Pubblicherò nuovo materiale costantemente per i prossimi due / tre anni almeno, quindi restate sintonizzati!
 
Beh come si suol dire “tanta roba”! Grazie per la chiacchierata Valerio!
Grazie a voi per lo spazio! Stay Metal!
 
MONICA ATZEI
 
 
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