Now Reading
UGO FAGIOLI – Intervista al cantautore

UGO FAGIOLI – Intervista al cantautore

ugo fagioli
Ugo Fagioli è un cantautore di Cesena, cresciuto artisticamente con i “The Tocsins”, band indie-rock romagnola, con la quale incide l’album “The Tocsins”, Phantom on the Dancefloor” il singolo per Tam Tam Records ed il singolo “My Bitch” nel 2013. Successivamente collabora musicalmente con altre band locali ed accresce la propria esperienza sui palchi di tutta Italia, aprendo concerti a Bugo, Verdena, Ministri, Bud Spencer Blues Explosion. A gennaio 2019 finisce di registrare il suo primo disco solista, di cui compone i testi, musiche ed arrangiamenti. “Un viaggio, dalle radici profonde” registrato da Andrea Cola (Sunday Morning) allo StoneBridge Studio di Cesena.

Partiamo da una domanda che esula un po’ dalla musica: nei tuoi videoclip balza spesso agli occhi il tuo sguardo costantemente rivolto altrove. C’è una ragione specifica o è una semplice scelta estetica?
Non ci sono dietrologismi particolari. I miei videoclip rispecchiano sempre quello che voglio comunicare dalle parole e dal mood della canzone.

Con la situazione che tutti conosciamo molti eventi vengono cancellati o posticipati, Uno dei più importanti è sicuramente quello del Primavera Sound a Barcellona. Ci andresti? Ed inoltre fra quanto tempo pensi che salirai su quel palco come artista?
Ci sarei andato! Avevo comprato i biglietti circa 10 giorni prima che scoppiasse questa pandemia. Essendo il mio primo Primavera, volevo godermi appieno l’esperienza assieme ai miei amici. Perciò ci siamo detti, facciamo la pazzia e non abbiamo compriamo i biglietti standard, ma quelli VIP! Avevamo anche prenotato i voli e l’albergo. Purtroppo questa cosa mi farà perdere un mucchio di soldi. La scocciatura più grossa è che non potrò vedere artisti come The Strokes, The National o Beck che non ho mai visto dal vivo! Spero che questa situazione si risolva al più presto, perché sono uno a cui piace tantissimo andare ai concerti e non vedo l’ora di ricominciare. Non credo che riuscirò a salire su quel palco, magari un giorno succederà ma credo che ci siano artisti molto adatti di me a quel tipo di situazione. 

Se dovessi scegliere una qualsiasi persona nel mondo (passato e presente) con cui fare un appuntamento romantico o non, chi sarebbe? E soprattutto dove la porteresti?
Scarlett Johansson senza dubbi. Credo che sia una delle donne più belle del mondo e anche come attrice mi piace tantissimo. La porterei in un piccolo borgo della mia zona, Santarcangelo. Credo che sia un posto stupendo, dove si mangia benissimo e dove sia facile innamorarsi perdutamente.

Ho scoperto che all’interno della tua carriera musicale, c’è un passato denso di distorsioni e sonorità anglosassoni. Come e quando è avvenuto il “cambiamento” che ti ha spinto a diventare l’autore di “Crampi”, “Sale” e “Non è destino”?
Ho avuto tanti progetti, pieni di distorsioni. Nasco infatti come chitarrista Rock Blues. Durante la mia carriera musicale, ho capito che anche le parole possono essere taglienti come una chitarra distorta. Dopo la fine di una storia d’amore infatti, ho iniziato a scrivere tutti i miei pensieri su un quaderno. Un’amica li ha letti e mi ha consigliato di scriverci delle canzoni. Al posto di fondare una band hardcore, ho preferito iniziare a cantare in italiano e abbassare leggermente “il Gain” per far capire alle persone cosa volevo dire.

Quindi diciamo che in certo senso ti senti comunque a casa ora?
Si certo. Mi fa piacere che quasi tutte le volte che mi esibisco dal vivo, vengano persone sconosciute a dirmi che si sono rispecchiati nelle parole delle mie canzoni. Questo mi riempie il cuore e mi fa capire che non ero solo, mentre scrivevo quei versi.

Ok, una domanda che lascia spazio all’immaginazione: Con quale artista internazionale e non faresti un featuring e come imposteresti il lavoro?
Ovviamente il mio punto di riferimento: Riccardo Sinigallia. Come autore e produttore è geniale. Lo stimo tantissimo per tutto quello che ha fatto e che sta facendo. Mi piacerebbe lavorare con lui, per capire certi suoi segreti nella produzione di una canzone, dell’uso delle parole, della melodia vocale. Imparerei e sono sicuro che migliorerei da ogni punto di vista.

Immagina che ti proponessero un tour di 50 date, ok? Una volta che hai scelto le città, devi scegliere anche un mezzo di trasporto. Più tempo ci impieghi, più vieni retribuito. Cosa sceglieresti e come lo immagini questo viaggio?
Lo farei in bicicletta. Da qualche anno infatti, pratico come sport la Mountain bike e ho scoperto, grazie ad essa, dei posti stupendi della mia città che non avevo mai notato. Oggi abbiamo tutti una gran fretta e questo non ci permette di notare le sfumature che la vita ci regala. Andando in bicicletta potrei godere di colori e profumi di ogni parte d’Italia e d’Europa. Partirei dalla mia Romagna per arrivare alla Puglia. Ritornerei in Sicilia dove sono già stato a suonare. Partirei alla volta di Firenze, passando per Napoli e Roma che sono città stupende e dove ho lasciato il cuore. Da lì farei delle date sulla costa ligure, Pimonte, arriverei in Francia, Lione, Parigi. Qualche data in Olanda, Belgio per poi prendere un treno per Londra, che amo alla follia. Ripartirei stremato per la Germania, Berlino, Monaco per poi fare qualche data in Austria, Slovenia e Croazia. Ritornando in Italia farei Trieste e Udine che sono stupende, Milano e ovviamente Venezia. Per poi concludere il tour facendo tappa in tutte le città che tocca la via Emilia.

GIOELE AMMIRABILE