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TARANTOLA – Intervista al fondatore Mauro Lacandia

TARANTOLA – Intervista al fondatore Mauro Lacandia

In occasione dell’uscita del nuovo album “One Blood”, pubblicato da The Sound of Everything e distribuito da The Orchard, ho avuto il piacere di intervistare nuovamente Mauro Lacandia, fondatore e voce principale dei Tarantola, band in cui un incontro di stili, londinesi, giamaicani e del Sud Italia si mischiano per celebrare la diversità culturale, l’unità e la connessione umana.

Ciao Mauro e bentornato su Tuttorock, parliamo di questo nuovo album dei tuoi Tarantola, “One Blood”, ti chiedo subito di spiegarci il significato del titolo e che riscontri state avendo sia dal punto di vista degli ascolti che della critica.

Ciao e grazie mille per il continuo supporto. One Blood utilizza il sangue come simbolo universale che rappresenta l’uguaglianza e la connessione tra persone provenienti da diverse culture e storie di vita. Questo titolo nasce dalla consapevolezza che, pur essendo diversi, condividiamo tutti la stessa essenza umana. Dal punto di vista degli ascolti stiamo ricevendo riscontri positivi, così come dalla critica che apprezza molto il messaggio sociale e la contaminazione sonora che caratterizza l’album.

La vostra proposta musicale è difficilmente collocabile all’interno di un genere o sottogenere musicale, ciò, dal mio punto di vista, è un grande pregio. È frutto dei vostri ascolti che spaziano nel mondo della musica?

Assolutamente sì, l’album nasce proprio dalla nostra voglia di esplorare senza limiti e restrizioni, spinti da ascolti variegati che includono reggae, dub, dancehall, soul e musica tradizionale salentina. È proprio questa libertà musicale che rende il progetto entusiasmante per noi e spero anche per chi ci ascolta. Posso dire con certezza che nei nostri live questo mix funziona alla grande, mentre dal punto di vista degli ascolti sulle piattaforme, notiamo che la musica in dialetto salentino viene apprezzata di più, come se passasse per più vera, più autentica.

Sono presenti tantissimi artisti ospiti, ciò fa dei Tarantola non una band ma un collettivo?

Esattamente. Tarantola è più di una semplice band: è un vero e proprio collettivo musicale. Le collaborazioni presenti in One Blood sono il risultato di amicizie, incontri e scambi culturali che ampliano ulteriormente il nostro orizzonte musicale e rafforzano il messaggio di unione e condivisione che vogliamo trasmettere.

Cos’hanno in comune, musicalmente parlando, l’inglese e il salentino e in base a cosa scegliete di esprimervi in una delle due lingue?

L’inglese e il salentino si fondono perfettamente grazie alla loro musicalità naturale. Entrambe le lingue hanno ritmi e cadenze uniche che, mescolate, creano un nuovo linguaggio universale che esprime le nostre radici e le nostre esperienze di vita contemporaneamente locali e globali. La scelta dipende spesso dal messaggio emotivo o dal tipo di narrazione che vogliamo comunicare nel brano specifico.

Cosa ne pensate dei talent show? Partecipereste ad uno di essi?

Riteniamo che i talent show siano una grande opportunità di visibilità per molti artisti emergenti. Personalmente però preferiamo un percorso più indipendente, basato sul lavoro costante e la costruzione di una connessione autentica con il pubblico, più che sulla competizione televisiva. Ognuno segue il suo istinto, io credo più nel creare una community di gente che si espande e con cui puoi avere un dialogo.

Avete qualche data live in programma?

Sì, stiamo programmando una serie di concerti sia in Italia che all’estero, e presto annunceremo le date sui nostri canali ufficiali. Suoneremo in vari festival in Inghilterra e definendo delle date in Italia. Non vediamo l’ora di portare dal vivo l’energia di One Blood.

Dopo la promozione di questo disco quali sono i vostri progetti musicali? State già lavorando a nuovi brani?

Certamente! Abbiamo già in cantiere diverse idee e nuovi brani, alcuni già in fase avanzata di produzione. Il nostro percorso creativo non si ferma mai, e siamo sempre alla ricerca di nuovi stimoli e collaborazioni per continuare a crescere artisticamente.

Grazie mille per il tuo tempo, ti lascio come sempre piena libertà per chiudere questa intervista come preferisci.

Grazie ancora per questo spazio e per l’affetto con cui ci seguite. Continuate a supportare la musica indipendente e ad abbattere ogni confine, mentale o geografico che sia. A presto. Un abbraccio. Mauro.

MARCO PRITONI

Band:
Lead Vocal: Mauro Lacandia
Backing Vocals: Athena Sofianou, Erica Macchi, Sabaman
Guitars: Alessandro Gugel
Bass: Bruno Pinto, Mino Indraccolo
Keys: Luke Woodhouse
Drums: Jermaine Alexandre, Manny Marciano, Edoardo Mariotti

www.tarantolaofficial.com

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