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STELLA CADENTE – IL NUOVO SINGOLO DELL’ARTISTA DARIO PIROLI IN ARTE PIRO

STELLA CADENTE – IL NUOVO SINGOLO DELL’ARTISTA DARIO PIROLI IN ARTE PIRO

Quale migliore serata per scrivere un articolo e presentare “Stella cadente” di Dario Piroli in arte Piro, già disponibile in digitale dal 13 luglio scorso, prodotto da Leo Marchi e Michele Manca, pubblicato per Satellite Records.  Pregiato artista, cantautore emergente, ospite di Radio Roma (radio e tv) dopo La guerra dei sensi, Il sesso cambia tutto, Serie A e singolo Piume dello scorso aprile, il cantautore romano ha raccontato in radio e ci descrive nell’intervista un personale percorso musicale dal tratteggio rap-cantautorato, questi i filoni intrapresi con grande versatilità.
Piro nasce nella cittadina balneare di Civitavecchia, in provincia di Roma, il 1 maggio del 1994. Un artista speciale, un ragazzo semplice – come abbiamo notato anche in radio – solare e deciso, grintoso e gioioso, che fa una musica nuova, fresca, effervescente e con uno stile tutto suo, originale, nuovo.
Inizia molto giovane ad avvicinarsi alla musica per una esigenza narrativa e creativa fortissima, una sincera necessità e  bisogno di esprimere se stesso ma anche la condizione e la situazione sociale dei giovani attuali. Uno stile originalissimo, con forti influenze indie, rap, pop, una impressionante somiglianza con Francesco Gabbani per la risata e lo sguardo ironico, Piro è rimasto sempre fedele a se stesso e al laboratorio di Santa Marinella, dove lavora, scrive, compone, sintetizza una proposta artistica autentica, frizzante, originale, valida, un percorso prezioso, un mood autentico e contemporaneamente lavora e compone con il suo gruppo.

Stella cadente, oggi ne parliamo proprio nella notte di San Lorenzo in cui tutti i sogni possono esaudirsi mentre si osservano le stelle che cadono, nasce durante il secondo lockdown, pensando e ripensando alla fine di un rapporto d’amore. Brano dal sapore pop e rock, molto radiofonico, il cui titolo richiama appunto la fiamma pronta a esplodere e l’intensità degli amori brevi a cui si torna indietro con la mente a cui si ripensa con malinconia ed a tratti con nostalgia.
Alla domanda sulla malinconia, così ci risponde Piro “La malinconia e la solitudine sono stati d’animo fondamentali e creativi nella mia vita: mi permettono di riflettere e poi di scrivere canzoni, di essere me stesso per poter comunicare con la gente, con il pubblico”.  Il brano è accompagnato da un interessante quanto intenso video, il videoclip ufficiale diretto da Nino Villani  che rappresenta una tipica giornata in famiglia a tavola e davanti al pianoforte Piro canta; subito la mente vola a quell’amore fugace, forse perduto, nostalgico, che abbiamo vissuto almeno una volta nella vita o che vivranno in tanti.  Ci sono anche dei luoghi che restano impressi nella nostra memoria, anche solo un oggetto o una panchina dove siamo stati seduti con quella determinata persona amata. Lo abbiamo raggiunto e intervistato per Tuttorock:

Parliamo del tuo ultimo singolo, Stella Cadente. Come nasce il brano e quando lo hai scritto? Qual è l’idea narrativa?
Ho scritto Stella Cadente in un paio di giorni, per la precisione in due notti, in un momento di riflessione durante il secondo lockdown. il testo è prettamente autobiografico, lo sento molto perchè racconto una storia d’amore breve ma intensa, con un retrogusto malinconico;
“Sei passata di fretta,
Stella cadente,
Luce splendente che resta”.

Che cos’è la malinconia, per te? E’ un vuoto del cuore? E’ nostalgia per qualcosa che non si è vissuto a pieno?
La malinconia è un sentimento che tutti noi abbiamo dentro, chi più, chi meno.
Nel mio caso è una parte di me, in quei momenti quando si manifesta quel vuoto interiore mi aiuta ad essere creativo.

Quando è nata la tua passione per la musica? E qual è il tuo sogno nel cassetto, legato a lei?
La passione per la musica è innata, ho sentito l’esigenza di esprimerla intorno ai 16 anni, iniziando a scrivere i primi testi, é la voglia di dire qualcosa, di esprimere un concetto, la musica è condivisione!
il mio sogno più grande? arrivare a più persone possibili.

Resilienza o resistenza, per la musica dopo la pandemia e le restrizioni?
Resilienza è il sostantivo perfetto per descrivere il mondo della musica.
Un mondo di incertezze, dove se non sei pronto a resistere agli urti molli al primo no.

I tuoi progetti prossimi?
Con i miei arrangiatori Michele Manca e Leo Marchi stiamo lavorando costantemente alla ricerca di un sound mio, che mi identifichi.
Vado matto per i strumenti suonati, le chitarre elettriche, i bassi, possiamo dire che ci stiamo affacciando all’Indie Rock.

Alessandra Paparelli 

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