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SPAGHETTI WRESTLERS – Il trio presenta il nuovo EP “Tururarap Turap”

SPAGHETTI WRESTLERS – Il trio presenta il nuovo EP “Tururarap Turap”

Ho avuto il piacere di intervistare Marco Barberis, voce e basso del trio Spaghetti Wrestlers che ha pubblicato lo scorso 14 maggio il nuovo EP “Tururarap Turap”, su etichetta indipendente Vina Records e distribuito da Believe Digital. Sonorità garage ma non troppo, attitudine punk della domenica e linee melodiche power-pop per raccontare storie di amori goliardici, impulsi ormonali improvvisi e sfighe ravvicinate del terzo tipo.

Ciao, benvenuto su Tuttorock, come va?

Molto bene, per fortuna si lavora, si suona (ancora poco, ma andrà meglio), anche di salute siamo ok… Per me un Amaro Lucano, grazie!

Lo scorso 14 maggio è uscito il vostro nuovo EP, “Tururarap Turap”, che riscontri state avendo?

Diciamo che siamo contenti dei primi riscontri, finora i feedback sono stati molto positivi, e questo può voler dire soltanto due cose: che abbiamo fatto un buon lavoro oppure che chi ha ascoltato l’EP non sia stato del tutto sincero. Ma a noi piace decisamente di più credere nell’onestà delle persone.

Come mai questo titolo?

Ottima domanda, per la quale abbiamo una risposta con una storia. Tururarap Turap era il coro che avevamo inizialmente abbozzato per le seconde voci sul ritornello del primo brano dell’EP, Cobe. Con il tempo e gli esperimenti abbiamo poi cambiato i cori, ma inconsciamente non abbiamo mai accettato il fatto di abbandonare nel dimenticatoio quel coretto così orecchiabile e soprattutto così facilmente pronunciabile, e dunque, da panchinaro a titolare inamovibile è un attimo, ecco pronto il titolo dell’EP.

Come nasce solitamente un vostro brano?

Solitamente, a cazzo! Se si può dire, ma tanto ormai l’abbiamo detto! Scherzi a parte, ogni volta è diverso, può succedere che uno di noi si presenti in sala prove con un giro già pronto, oppure possiamo metterci ore di jam per tirare fuori qualche spunto interessante. Di norma poi quando abbiamo una base sufficientemente convincente, iniziamo a lavorare su linee melodiche vocali e testi. È bello che sia così, spontaneo, non forzato e, soprattutto, imprevedibile.

Come vi siete mossi, con tutte le restrizioni che ci sono state a causa della pandemia, per la registrazione dell’EP?

Beh, come sappiamo il detto dice “fatta la regola, trovato l’inganno”, per noi è stato più o meno lo stesso, salvo per il fatto che non abbiamo ingannato nessuno e siamo riusciti a non commettere alcun reato (?!) senza troppa fatica. Siamo stati anche bravi ad ottimizzare i tempi soprattutto nei periodi di allentamento delle restrizioni, riuscendo quasi sempre a lavorare trovandoci in studio. Insomma, per tirare in ballo un altro luogo comune, “se vuoi, puoi”.

Di chi è l’idea della copertina e chi l’ha realizzata?

Altra bella domanda, e la risposta è più divertente da ricordare che da raccontare. L’idea era quella di proseguire con il percorso delle maschere di gomma, iniziato con il nostro primo EP Spaghetti Wrestlers, dove avevamo utilizzato la testa di un gallo ruspante. Per Tururarap Turap invece abbiamo optato per un velociraptor, forse perché il titolo stesso dell’EP ci ricordava questo splendido animale. Fatto sta che ci siamo trovati un pomeriggio per allestire il set fotografico, che nella nostra testa sarebbe stato realizzato a regola d’arte, con luci e ombre ben studiate, sfondi colorati, varie opzioni di posa, ecc… bene, niente di tutto questo si è verificato, abbiamo scelto la copertina tra le due o tre foto di prova scattate con il cellulare, finendo poi per modificare i colori senza un criterio (e male) con gli effetti di un tablet che avevamo lì tra le mani. Scritta a mano del titolo in bianco e via. Per noi, la miglior copertina di sempre.

Quando sono nati gli Spaghetti Wrestlers e come vi siete conosciuti?

Partiamo dal come: Mirko ed io suonavamo in un’altra band, anni fa. Alla ricerca di un’etichetta, e grazie ad un amico musicista in comune, entriamo in contatto con Dave, che diventa prima nostro produttore, poi (grande) amico e successivamente anche tour manager. Ed ecco il quando: durante i vari spostamenti in furgone, per ammazzare il tempo, e spesso con l’aiuto dell’oscurità della notte, saltano fuori le prime canzoni (I love you kebab, per citarne una). È l’alba degli Spaghetti Wrestlers.

Il wrestling, oltre alla musica, è la vostra passione più grande?

Onestamente no, ma sentiamo che da qualche parte un filo conduttore c’è. Forse perché uno dei nostri personaggi preferiti è Supernacho, o magari perché gli Spaghetti Wrestlers sono anche i lottatori professionisti nostrani, ma probabilmente ancor di più per ciò che li accomuna: fare quello che fanno, nel modo in cui lo fanno, in equilibrio tra finzione e realtà, ma sempre credendoci, mettendoci dentro se stessi. E questo è lo spirito che ci piace.

Avete già pianificato qualche data estiva?

Come accennato all’inizio, per il momento si muove tutto lentamente, ma migliorerà, senza dubbio. Qualche data è già in definizione per l’estate, e siamo molto fiduciosi che ne arriveranno altre in seguito.

Una domanda che faccio a tutti, qual è il vostro sogno musicale più grande?

Anni fa probabilmente avremmo detto fare un disco con, arrivare a suonare qui, o là, fare questo, fare quello. Oggi ci sentiamo di dire che è già una bella cosa poter fare ciò che ci piace, come ci piace, e poterlo condividere con chiunque, avere questo progetto, trarne soddisfazione e continuare sempre tutti nella stessa direzione, con lo stesso spirito di freschezza, leggerezza (quella buona) e sincero divertimento.

Grazie mille per il tuo tempo, vuoi aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?

Certamente, ascoltate il nostro nuovo EP, fatevi la vostra idea, e se vi piace continuate a seguirci, abbiamo molte sorprese in arrivo per il prossimo futuro.

MARCO PRITONI