SIMONE VILLA – Intervista al cantautore torinese


In occasione dell’uscita dell’album d’esordio “Villanesimo” (The Noisy Factory e NEEDA Records), ho avuto il piacere di intervistare il cantautore torinese Simone Villa.
Il primo disco da solista è un concept album composto da otto tracce che sono di fatto il manifesto del Villanesimo, un pensiero filosofico inclusivo che invita a dedicarsi con coraggio e passione alla realizzazione dei propri sogni.
Ciao Simone e benvenuto su Tuttorock, parliamo del tuo disco d’esordio, “Villanesimo”, ti chiedo subito un po’ di propaganda riguardante questo movimento.
“Sei alla ricerca di te stesso? vorresti vivere appieno le tue passioni e seguirle senza troppe paranoie ed un po’ di follia? oppure sei alla ricerca semplicemente della tanto sognata Felicità? Ascolta le canzoni e entra a far parte del Villanesimo.”
Che riscontri stai avendo?
Che la gente ha voglia di emozionarsi, divertirsi, ballare e cantare. Ha voglia di libertà, di partecipazione. Ed è una cosa davvero bella che mi scalda il cuore. In pieno stile Villanesimo 😊.
Ho apprezzato molto tutti brani, dove ti muovi sapientemente tra pop e rock, e che trasmettono l’idea di un ascoltatore seriale di buona musica che non predilige un genere o un sottogenere, è così?
Grazie! Una splendida analisi e soprattutto molto azzeccata!
Mi piace ascoltare tutto e penso di essere molto curioso musicalmente parlando, di ascoltare musica nuova e allo stesso tempo anche molto abitudinario, nel senso che periodicamente, quando ne ho bisogno, torno a rifugiarmi nella mia musica, nelle canzoni che amo ascoltare e riascoltare ancora e ancora. Ogni volta riescono a darmi un pezzo di messaggio, un significato in più.
Una tua canzone nasce da una melodia, da una parola, da un tema, da un’improvvisazione in sala prove?
Nasce un po’ da tutte queste ma principalmente da un’emozione…
Un’emozione che si può provare in qualsiasi istante: sul treno (e quindi da parole) oppure suonando uno strumento (e quindi una melodia). Non c’è una formula precisa.
Parlaci un po’ degli ospiti presenti in questo disco, scelti per amicizia, per stima o per entrambe le cose?
Principalmente per stima, stima artistica che poi si è trasformata in amicizia. Per esempio, Mano (Manita, feat NTVP) ha partecipato alla creazione dei brani lavorando a quasi tutti i provini di questo album.
Marco aveva bisogno di un punto d’appoggio a casa mia per un mese e allora gli ho chiesto di aiutarmi ad elaborare le mie idee di canzoni e quindi quel mese… sono diventati 2 anni! 😉 Ovviamente si è creato un forte legame artistico ma anche personale.
Miele (feat in Baffi) l’ho incontrata ad un evento musicale a Milano e mi ha colpito artisticamente per la dolcezza della sua voce. Poi siamo diventati molto amici.
La copertina da chi è stata realizzata?
Parte tutto da una fotografia che è stata scattata da Silvia Pozzati durante uno shooting a Roma. Anche qui il primo contatto è stato professionale. Ero appunto a Roma per le registrazioni dei brani e Silvia mi ha fatto il primo shooting. da lì ne sono seguiti molti altri tra cui quello che ha portato a questo scatto.
Poi sono stato io ad elaborarlo un po’, per come mi sembrava più adatto al mio messaggio.
Le copertine di alcuni singoli invece sono state realizzate da un’altra grandissima artista Raffaella Petraccaro.
Quando e come ti sei avvicinato al mondo della musica?
La musica mi accompagna da sempre; è uno dei primi ricordi che ho.
Avevo un microfono vecchio con un cavo: “collegavo” il cavo nei cassetti dei mobili della cucina e amplificavo il microfono e iniziavo a cantare. Oppure lo mettevo in tasca per amplificarlo. Poi il teatro, gli studi di fisarmonica e le lezioni di canto.
La scelta di abbandonare un posto di lavoro fisso per dedicarti completamente alla musica, hai qualche rimpianto o la rifaresti?
Assolutamente sempre. Per quanto sia faticosa, stressante, snervante.
Per quanto vivere (questa) vita, non sia un gioco da ragazzi, sicuramente vivere sognando è molto meglio che sognare di vivere! 😊
Hai già programmato qualche data estiva?
Yes! tra un po’ riparto con il mio Villanesimo Van tour! Dopo le date catalane di maggio, questo mese sarò spesso in giro per Torino e Milano e poi a fine mese (giugno), sarò in centro Italia, a Roma, il 28, e a San Benedetto del Tronto il 29. E poi seguitemi per le prossime date!
Grazie mille per il tuo tempo, ti lascio piena libertà per chiudere questa intervista come preferisci.
Grazie a voi della bellissima intervista!
Ascoltate le canzoni dell’album e cercate di vivervi la vita che avete (cit. Distante) e..non avere paura (cit. Bruce Lee).
MARCO PRITONI

Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.