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SERENA ALTAVILLA – Press room su “MORSA”

SERENA ALTAVILLA – Press room su “MORSA”

Dal 9 aprile è disponibile in CD e su tutte le piattaforme di streaming “MORSA” (Blackcandy Produzioni con distribuzione Believe/Warner Chappell), primo progetto discografico full lenght da solista di SERENA ALTAVILLA.

Dal 2005 a oggi Serena Altavilla, cantante e songwriter, si è fatta conoscere nel panorama alt-rock indipendente come frontwoman dei Blue Willa – prodotti da Carla Bozulich, in precedenza noti come Baby Blue – e successivamente dei Solki. Con entrambe le formazioni ha pubblicato vari dischi e ha macinato tantissime date live, sia in Italia che all’estero. Nel suo background coesistono il punk, la tradizione popolare e le musiche d’avanguardia. Il suo eclettismo, le sue capacità performative affinate nel corso delle parallele esperienze teatrali e la sua duttilità vocale l’hanno portata a collaborare nel corso degli anni, in studio e dal vivo, con Calibro 35, Mariposa, La Band del Brasiliano, Tundra Orbit e Il Complesso di Tadà, tra gli altri. Adesso inizia il suo percorso da solista inaugurato dal brano “Epidermide”, disponibile in digitale e in radio dal 26 febbraio. Il brano è estratto da “MORSA” (Blackcandy Produzioni), primo album solista di Serena Altavilla in uscita il prossimo 9 aprile 2021. La produzione artistica dell’album è stata curata da Marco Giudici. Oltre allo stesso Giudici, i musicisti che hanno partecipato all’arrangiamento e all’esecuzione dei brani sono Adele Altro (Any Other), Francesca Baccolini (Hobocombo), Alessandro Cau (Geoff Barrow, Miles Cooper Seaton), Luca Cavina (Calibro 35, Zeus!), Enrico Gabrielli (Calibro 35, PJ Harvey, Mariposa), Matteo Lenzi (Filarmonica Municipale LaCrisi), Jacopo Lietti (Fine Before You Came), Fabio Rondanini (Afterhours, Calibro 35, I Hate My Village) e Valeria Sturba (OoopopoiooO).

«La sensazione di essere stata morsa dalla taranta ce l’ho spesso avuta, così come la sensazione di essere stretta in una morsa, di non riuscire a muovermi, reagire e scappare. Il morso della tarantola, il morso che dà vita a una purificazione passando per l’isteria e la perdita di senno, è l’espressione di una lotta interna ed esterna che solo la musica può curare. La spinta a cercare ciò che morde all’esterno, la ricerca dello scontro. Sentire il bisogno di esplodere per ritrovare i pezzi e ricomporsi, per rinascere».

Partendo da questo incipit il discorso si è snodato attorno tutta una serie di temi introspettivi, un disco nato prima della pandemia, e che forse ha preso ancora più senso da questa con la sensazione di essere stretti in una Morsa, vista anche come il morso di una tarantola potremmo dire. Un album che nella conferenza stampa viene presentato dal grandissimo Paolo Benvegnù, endorsement di alto livello da parte di uno dei più illuminati artisti italiani. Un disco che si è sviluppato nelle radici territoriali, passando dalla natia Puglia, all’attuale residenza di Prato con tutte le sue influenze proveniente dall’ampia presenza cinese, che non ha influito in questa produzione, ma potrebbe succedere in futuro. Un percorso anche musicale, che è passato d rock e chitarra, al cantautorato dove è la voce a diventare lo strumento principale. Tour futuri? Magari, ovviamente ora tutto è sospeso in una sorta di limbo.

MAURIZIO DONINI 

Di seguito la tracklist di “Morsa”:

1 – Nenia;
2 – Distrarsi;
3 – Rasente;
4 – Epidermide;
5 – Un bacio sotto il ginocchio;
6 – Tentativo per l’anima;
7 – Sotto le ossa;
8 – Forca;
9 – La trascrizione dei sogni;
10 – Quaggiù.

L’artwork del cd e’ stato curato da Legno.
Foto di copertina di Jacopo Benassi.

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