SAXON – Intervista al cantante e fondatore Biff Byford
Con “Carpe Diem” (leggi qui la recensione), i leggendari Saxon giungono al loro album numero 23 in studio e si sente una voglia di tornare agli anni 80, quando i Saxon crearono capolavori come “Strong Arm Of The Law” e “Denim And Leather”. Ho avuto l’occasione, grazie a Duff Press e alla Silver Lining Music di parlare tramite piattaforma Zoom, con ilo leader e cantante storico, Biff Byford. Di seguito il resoconto dell’intervista.
Ciao Biff, benvenuto su Tuttorock.com, è un vero piacere parlare con te del nuovo album dei Saxon. Parlami quindi di “Carpe Dien”, quale è stato il processo compositivo e creativo dei vari brani?
La maggior parte dei brani sono nati e registrati durante la pandemia, c’è molta adrenalina e tanta passione in tutti i brani e n sono veramente entusiasta, anche se è stato un processo difficile e complesso proprio per la pandemia.
Ascoltando i brani mi sembra che Il sound è un ritorno ai Saxon degli anni 80, almeno questa è la mia impressione, è così?
Si, sicuramente c’è un ritorno a quel sound, ma è stato naturale per me, penso che nel sound c’è qualcosa del periodo “Denim And Leather” (4° album dei Saxon del 1981, ndr).
Perché il titolo “Carpe Diem” e quale è il significato dei testi?
Peso che il motto Carpe Diem sia molto importante. E’ un messaggio molto positivo per i giorni nostri e molto attuale. Ma è anche storico, era un motto romano, scritto su Vecchio Muro Di Adriano (Il Valla Di Adriano nell’Inghilterra del Nord), quando l’Imperatore Romano attraversò l’Inghilterra. Lo leggo spesso e ho pensato che era il titolo adatto per l’album.
Il disegno di copertina e il brano “The Pilgrimage” richiamano il periodo di “Crusader”, secondo me, è così?
Forse per i richiami storici, la copertina potrebbe esser e il sound di “The Pilgrimage” ha in effetti qualche somiglianza o qualche richiamo. Mi piaceva l’idea del pellegrinaggio, ma più che altro riferito al Medioevo. Anche se può essere riferito a qualsiasi pellegrinaggio, religioso o militare su un campo di battaglia. Ma anche un pellegrinaggio di fan sulla tomba di Jim Morrison a Parigi, o a quella di Jimi Hendrix o di Lemmy Kilminster.
Il testo di “Living On The Limit” sembra essere la vita di un musicista? E’ questo il suo significato?
Si, potrebbe, è la ricerca dell’adrenalina, ad un musicista gli scatena l’adrenalina quando sale su un palco per un concerto, ma può essere anche per una gara di auto da corsa, di moto, di sci, tutto ciò che alimenta il fuoco in noi e fa salire l’adrenalina.
Chi è la donna di “Lady In Gray”?
Un fantasma, è la storia di un fantasma, donna, che infesta una vecchia casa in Inghilterra. E’ una canzone soprannaturale.
Andy Sneap, il produttore, sa benissimo come è il Saxon sound, vi ha aiutato molto a definire di più il sound dei “Carpe Diem”?
Si, sicuramente Andy sa benissimo come tirare fuori il meglio dai Saxon e gli ultimi quattro album li abbiamo realizzati con lui. Ha talento e conosce molto l’heavy metal sound dal suono British. E’ veramente un piacere lavorare con lui, senza dubbio.
Sei considerato un mito vivente dell’heavy metal, hai creato una delle band più importanti e storiche dell’heavy metal!! Ma tu ti senti un mito? Una Rock Star?
Ahahahahah!! No, assolutamente no!!
Sei pronto a tornare on the road?
Si, certamente, sono sempre pronto!! Stiamo delineando proprio le date del tour europeo e non vedo l’ora di ricominciare.
Grazie Biff! Chiudi l’intervista come vuoi, per i tuoi fan italiani, un messaggio ed un invito ad ascoltare “Carpe Diem”.
E’ sempre un piacere tornare in Italia. Abbiamo avuto molto successo negli anni passati e so che abbiamo molti fan e ci vedremo sicuramente presto per le date live.
Ciao e CARPE DIEM!!
FABIO LOFFREDO
Band:
Biff Byford: Voce
Paul Quinn: Chitarra
Nigel Glockler: Batteria
Doug Scarrat: Chitarra
Nibbs Carter: Basso
Special Guest:
Seb Byford: Cori
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