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ROS – Intervista alla band

ROS – Intervista alla band

Ciao ragazzi, bene, saltiamo quello che è già su Wikipedia e vediamo cosa non si sa ancora, sono 4 anni che siete in attività, ma da che ascolti venivate prima?
Camilla: Foo Fighters, Rage Against The Machine, White Stripes, tutto quello che è chitarra distorta.
Kevin: Teatro degli Orrori ad esempio, in generale tutta la scena underground italiana, io sono la parte italiana del gruppo.
Lorenzo: io sono partito con il metal, poi ho ampliato un poco gli orizzonti, dal rock al metal, ora anche pop, ma la mia attitudine sicuramente Metallica e Dream Theater.
 
In generale vi pongono nel filone punk-rock, vi riconoscete in questa definizione provenendo da tanti ascolti diversi? Quando interpretate “Why’d you only call me when you’re high?” degli Arctic Monkeys, siamo su un terreno certamente non punk, fra l’altro lo fate alla grande.
Camilla: noi ci sentiamo alternative rock perché abbiamo varie contaminazioni, dal punk al blues, elettronica e alternative.
 
Dai palchi siete passati all’avventura di X-Factor sotto le ali di Manuel Agnelli.
E’ stata una bellissima esperienza, Manuel è stato una manna dal cielo in un contesto televisivo come quello. Siamo rimasti positivamente sorpresi da X-Factor perché non ci ha minimamente snaturato, è stato una bella rampa di lancio. L’importante è dopo il talent iniziare a lavorare duro, molti artisti questo non lo capiscono, noi ci siamo messi subito al lavoro per preparare pezzi inediti mentre andavamo a fare i concerti. Tanto duro lavoro che contiamo alla fine pagherà, siamo contenti.
 
Di inediti voi avete i 3 pezzi ‘giovanili’, poi Incendio che è l’ultimo nato, giusto?
Abbiamo 4 pezzi per X-Factor che sono: Maschere, Alchermes, Virus e Curve. Con X-Factor è uscita Rumore, poi a seguire post talent abbiamo sperimentato con Proiettile e Selvatica (nda: bellissima), poi ci siamo trovati a Sanremo Giovani con Incendio.
 
Per non tralasciare la cover di Acido Acida dei Prozac+, che ho sentito una settimana fa proprio cantata dall’amica Eva Poles.
Quella è una figata di cover, ci troviamo molto in sintonia con quella attitudine. Non la conosciamo personalmente, ma speriamo per il futuro. Intanto facciamo i tour con i Sick Tamburo.
 
Dopo X-Factor siete andati subito in tour, scelta che si è rivelata azzeccata o meno? E’ un rischio che per altre band si è rivelato controproducente con critiche a tutto spiano.
Noi ci siamo tenuti nelle location giuste, più confacenti, senza catapultarci subito in situazioni esagerate. Siamo cresciuti gradualmente conquistandoci il nostro pubblico e facendo anche degli opening. Cosa riuscitissima con Vertigo, un booking straordinario che ci ha permesso di aprire per Marilyn Manson, gli Afterhours al Forum, Bad Religion, A Perfect Circle; stasera siamo proprio qui ad aprire per i Papa Roach grazie a Vertigo.
 
Progetti nuovi? Disco nuovo?
Ci stiamo lavorando tantissimo perché vogliamo che il nuovo disco venga fuori perfetto, calzante su noi stessi. Entro quest’anno ci saranno sicuramente le uscite.
 
Come vi dividete il lavoro creativo nella band visto che anche i testi sono molto ben riusciti?
La parte testi riguarda me e Lorenzo, Kevin ha molto potere sulla parte della composizione mettendo giù i primi riff; ma è un grande lavoro di squadra.

Per chiudere sveliamo il mistero del nome ROS, il colore dei capelli, la storiella che gira sul Revenge o cosa?
No, no, nulla di tutto questo, semplicemente ci piaceva la parola, il nome, breve, forte, diretto.
 
MAURIZIO DONINI
 
Pics by NINO SAETTI

Autore

Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee. https://www.mauriziodonini.it