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PORTO LEON – Intervista al giovane artista romano

PORTO LEON – Intervista al giovane artista romano

In occasione dell’uscita del nuovo singolo “San Pietro”, ho avuto il piacere di intervistare Filippo Pasqualini, in arte Porto Leon, giovane artista nato e cresciuto a Roma fra la curva, il cantautorato, la trap e il brit pop. Nel 2020 è uscito il suo primo EP, “Fantasmi del passato” pubblicato da Sbaglio Dischi.

Ciao Filippo, benvenuto su Tuttorock, che riscontri stai avendo da “San Pietro”, il tuo nuovo singolo uscito lo scorso 9 aprile?

Un riscontro simile ai singoli uscisti in precedenza, con la differenza che però, ora, con l’assenza dei live, la trasmissione è solo sul social e questo mi dispiace un po’.

Sei partito dal riff di “I Wanna Be Your Dog” degli Stooges o hai deciso dopo di omaggiare a modo tuo la band di Iggy Pop?

Sono partito dal testo e l’omaggio agli Stooges è nato in seguito in studio, con la partecipazione di Sante Rutigliano, il produttore del brano.

La copertina, in stile logo di band black metal, da chi è stata realizzata?

Da Marco Casini, bravo grafico e fondatore dell’etichetta che mi segue, Sbaglio Dischi.

L’idea del video invece di chi è stata?

L’idea del video è da attribuire interamente al maestro Francesco Cabras.

Nel 2020 è uscito il tuo primo EP, “Fantasmi del passato”, che riscontri hai avuto?

Abbastanza buoni per essere un artista emergente ma ancora non necessari per uscire dall’emergenza (ride – ndr).

Quando e perché hai deciso di fare musica tua?

A 20 anni più o meno era arrivato il momento di capire veramente cosa volessi fare nella vita e questa strada la vedevo come la più bella possibile, sono appassionato di musica da sempre e cominciare a fare la mia è stata una delle cose più belle della mia vita.

Quali sono gli artisti del passato e del presente che più hanno influenzato il tuo modo di fare musica?

Sono molto legato ai cantautori italiani, in particolar modo Dalla, Califano e Vasco.

Porto Leon, da dove nasce il tuo nome d’arte?

Dal porticciolo di un’isoletta greca un po’ sperduta alla quale sono molto legato.

Vivi nel presente o ti piace immaginare dove potrebbe essere Porto Leon magari tra dieci anni all’interno del panorama musicale?

Spesso la mia mente è proiettata nel futuro, anche perché il mio presente non mi soddisfa per niente.

Hai già in mente come ti presenterai dal vivo una volta che si potrà tornare sui palchi?

Mah, penso come facevo prima ma sicuramente con un pizzico di rabbia in più.

Grazie mille per il tuo tempo, vuoi aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?

Consiglio di ascoltare San Pietro poco prima di andare a dormire, è talmente rilassante…

MARCO PRITONI