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PIETRO FALCO – Intervista al cantautore e polistrumentista

PIETRO FALCO – Intervista al cantautore e polistrumentista

In occasione dell’uscita del nuovo singolo “La maglietta di Friends”, ho avuto il piacere di intervistare Pietro Falco, cantautore e musicista polistrumentista. Attratto nella prima infanzia da un pianoforte a coda tenuto nel salotto di casa, comincia a dedicarsi alla chitarra all’età di otto anni. A 12 anni scopre e rimane affascinato dai Red Hot Chili Peppers, che lo porteranno poi ai maestri del Funk, George Clinton prima di tutti.  Durante l’adolescenza suona in diversi gruppi, prevalentemente rock blues. Grazie a questa attività riesce a farsi notare diventando session man e turnista.  Esordisce come cantautore nel 2014, pubblicando un album autoprodotto, “Gioventù suonata”, grazie al quale, l’anno successivo, arriva al Festival di Castrocaro, classificandosi al secondo posto. Nel frattempo, si dedica allo studio di altri strumenti e alla musica elettronica.  Cominciano una serie di collaborazioni in studio e un’altra serie di album, dapprima “k2” (con il duo rock Kristi), poi “Vita eclettica” nel 2019.  Dal 2020 continua a partecipare a produzioni artistiche, prevalentemente della scena romana, e comincia a produrre personalmente alcuni artisti.  Nel 2022 pubblica “Mine”, un brano che anticipa un nuovo progetto, in cui mette insieme Funk, Blues, Rock ed elettronica, senza distaccarsi dalla forma canzone.

Ciao Pietro, benvenuto su Tuttorock, come sta andando il tuo nuovo singolo “La maglietta di Friends”?

Ciao! Devo dire che sono molto soddisfatto dell’accoglienza di questa canzone perché ha messo d’accordo due categorie difficilmente compatibili, ovvero i musicisti intripponi e i fruitori occasionali.

Questa è la mia massima aspirazione, poiché nasco come musicista puro, ma sono cresciuto con i cantautori e col sogno di raccontare storie, per cui arrivare a tutti è la cosa che mi rende più felice.

Un brano nato quando e come?

È nato la scorsa primavera, dopo un pomeriggio passato girando in bici per il centro di Roma.

Ci siamo ritrovati a fare le cose che facevamo da ragazzini, come giocare a calcio per strada, o citofonare e scappare via come dei deficienti!

Ero molto sereno e felice, per cui sono tornato a casa, ho preso la chitarra ed è iniziata questa carrellata di immagini e citazioni su un ritmo funky.

L’idea del simpatico video in cui sei, tra virgolette, perseguitato da Super Mario Bros è stata tua?

Sono contento che ti piaccia!

Diciamo che è un’idea nata per caso mentre parlavo con il regista.

La canzone inizia proprio menzionando Super Mario, per cui abbiamo pensato fosse simpatico renderlo il vero protagonista del video.

Alla fine, è come un fratellino fastidioso che riesce ad ottenere ciò che vuole, cioè farmi tornare ad essere ciò che ero.

Un ritmo funky, allegro, per un tema nostalgico, quanto fanno parte della tua vita i contrasti?

La mia vita è tutta un contrasto! Mi piacciono i super chitarristi, ma anche le canzonette, Woody Allen e i fratelli Vanzina, la vita spericolata ma pure tranquilla, insomma, tutto un pò così!

Mi piace molto giocare con i contrasti in musica. Mi diverto a scrivere testi un pò nostalgici su musiche allegre e viceversa.

Parlami un po’ del tuo percorso musicale, quando e come ha avuto inizio?

Ho cominciato presto, direi a 2 anni. Suonavo il piano di famiglia, poi mi sono innamorato della chitarra grazie al video di Star Tissue dei Red Hot Chili Peppers, da lì in poi ho iniziato a suonare diversi strumenti, a collaborare con gruppi e artisti di generi diversi e negli ultimi anni ho iniziato a produrre.

Nel 2014 ho pubblicato un disco che mi ha portato al Festival di Castrocaro, poi altri due nel 2017 e 2019.

Visto che sei anche produttore, che consigli dai a chi si affaccia per la prima volta al mondo della musica?

Bisogna essere sé stessi senza voler somigliare a ciò che” funziona oggi.”

Negli ultimi tempi mi trovo a lavorare con giovani che vogliono essere Ultimo, Paradiso o Gazzelle. Mi chiedono quei suoni, quegli arrangiamenti e cantano tutti allo stesso modo. È una cosa che mi dispiace molto.

Ognuno di noi ha il proprio mondo, bisogno puntare su quello. Credo che essere autentico e sincero sia il modo migliore per arrivare alla gente.

A questo singolo ne seguiranno altri o stai lavorando ad un album?

Ho un disco già pronto, ci saranno altri singoli nel corso di questi mesi, poi vediamo cosa succede.

Porterai “La maglietta di Friends” su qualche palco?

Assolutamente sì, passerò questa estate facendo su e giù per l’Italia. Suonare dal vivo è la cosa che mi interessa maggiormente.

Grazie mille per il tuo tempo, vuoi aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?

Grazie a te, sono molto felice di aver risposto a queste domande.

Buona musica e a presto!

MARCO PRITONI