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OGNIBENE – Intervista al cantautore modenese

OGNIBENE – Intervista al cantautore modenese

In occasione dell’uscita del nuovo singolo “Che vita di merda” (LaPOP), ho fatto una chiacchierata con OGNIBENE, all’anagrafe Davide Ognibene, cantautore classe ’86 nato e cresciuto nella suadente Modena. Fin da bambino sviluppa una fervida immaginazione e la capacità di romanzare qualsiasi cosa. Inizia a suonare chitarra a dodici anni scoprendo una predisposizione nella composizione che unita al suo romanzare lo porta a sviluppare l’arte della scrittura musicale. Suona per undici anni con i REMIDA, band modenese, con la quale colleziona tre album e quattro tour.

Ad inizio 2020 “Cinque Anni”, il singolo d’esordio riesce ad incantare critica e pubblico accendendo i riflettori sul progetto.Nel giugno dello stesso anno esce il tanto atteso EP “Il varietà sulla natura umana vol.1” (edito da LaPOP) dal quale vengono estratti i fortunati singoli “L’amore coi robot”, “Eternità” ed “Elenoire”. Nel 2020 e nel 2021 escono rispettivamente gli EP “Il varietà sulla natura umana” vol. 1 e vol. 2, mentre nel 2022 escono i singoli “Anima bella” e “Mistico a Las Vegas”.

Ciao Davide, benvenuto su Tuttorock, parliamo di questo tuo nuovo singolo, “Che vita di merda”, che riscontri stai avendo?

Ciao, onorato di essere qui per questa chiacchierata. Questo nuovo singolo sta andando molto bene ed i feedback sono quelli che mi auguravo di ricevere, ovvero che il pezzo funziona e lascia il giusto gusto adrenalinico.

Un brano che è un vero e proprio sfogo, quando e com’è nato?

Un giorno di quelli dove nulla gira nel verso giusto, in un mio recente periodo di grande stress e insoddisfazione, sono salito in auto e, battendo i pugni sul volante ho proprio urlato “CHE VITA DI MERDA”. Sbollita la rabbia ho pensato che quella sensazione poteva essere condivisa da chiunque e che sarebbe stato originale partire da lì per poi sviluppare una canzone, quindi l’ho proposta a Simone Pozzati e in poco tempo il brano ha preso forma.

La collaborazione con Simone Pozzati come ha avuto inizio?

Io e Simone ci siamo conosciuti tramite web, lui mi scrisse per complimentarsi per alcuni miei brani che aveva ascoltato e dicendomi che scriveva e gli sarebbe piaciuto collaborare con me. Da subito mi sono accorto che la sua penna era incredibile ed in grado di elevare il mio stile ad un livello superiore. C’è sempre stata una grande intesa tanto che, anche se per anni abbiamo scritto senza mai conoscerci di persona, sembrava ci conoscessimo da dieci vite, questa è una cosa incredibile! Alcuni direbbero che siamo predestinati…

La musica è la tua principale valvola di sfogo?

A volte lo è, altre volte è una condanna. Mi spiego, per me fare musica è una sorta di droga e come tale mi fa star bene ma mi cattura, mi allontana dal mondo vero e mi esaurisce le forze. Tante volte ho pensato e desiderato di smettere, o solo di viverla come una semplice passione, ma non ci riesco!

L’idea del video è stata tua?

No, assolutamente! Io e le arti visive siamo su mondi diversi. Tutto merito di Adriano Giotti, ideatore nonché regista di questo videoclip, che ha saputo vedere un personaggio nel mio essere totalmente fuori luogo davanti all’obiettivo.

Quando e come ti sei avvicinato al mondo della musica?

La musica c’è dal mio primo giorno di vita essendo io figlio di veri musicofili ma ho iniziato a studiarla davvero verso i miei tredici anni e, pochi anni dopo, iniziai a sperimentare la scrittura.

Domanda che faccio a tutti, i cinque dischi ai quali non potresti mai rinunciare quali sono?

Per quel che mi riguarda LED ZEPPELIN II e THE DARK SIDE OF THE MOON, perché sono stati la mia folgorazione, ci metto RADIO ZOMBIE dei Negrita, perchè ci ho perso le orecchie, e devo metterci LUCIO DALLA e A CASA TUTTO BENE di Brunori Sas perché solo io so quanto mi han fatto piangere e quanto mi han poi fatto star bene!

Farai uscire altri singoli nel 2022?

Non ne sono ancora certo, ma certamente ci sarà nuova musica nel 2023.

Hai in programma qualche esibizione dal vivo?

Ho tanta carne al fuoco, ma poco da poter rivelare. Posso dire che ci saranno tante belle occasioni per conoscersi in carne ed ossa.

Grazie mille per il tuo tempo, vuoi aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?

Grazie di cuore per lo spazio che mi hai dedicato e invito tutti quelli che ci leggono a seguirmi sulle mie pagine social così da non poter dire “ah, ma io non lo sapevo!”

MARCO PRITONI