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NANDO BONINI – Intervista al chitarrista, compositore e produttore

NANDO BONINI – Intervista al chitarrista, compositore e produttore

In occasione dell’uscita del suo nuovo album solista “The King, The Crown, The Queen” (Videoradio Channel Edizioni Musicali), ho avuto il piacere di intervistare il chitarrista, compositore e produttore Nando Bonini, che ha alle spalle una lunga collaborazione con Vasco Rossi e con altri artisti come i Righeira, Edoardo Bennato, Alberto Fortis, Skiantos, Sabrina Salerno, Le Cacao Meravigliao, Marco Conidi, Paul Diamond, Ronnie Jones.

Ciao Nando, benvenuto su Tuttorock, parliamo subito di questo tuo nuovo EP, che ho apprezzato molto, “The King, The Crown, The Queen”, 7 brani nati quando?

Ciao Marco, grazie per il tuo apprezzamento, dunque, i brani del nuovo Ep nascono tra ottobre e dicembre 2021 con l’esigenza di accontentare la mia passione per l’instrumental music, in questo caso specifico con un’idea ispirata al prog metal strumentale, genere che mi è sempre piaciuto perché ti dà la possibilità di esprimere varie atmosfere all’interno di ogni brano con soluzioni che ti permettono di usare sia il cuore che la tecnica e questo vale per ogni strumento, non solo il mio.

Chi ha suonato con te nel disco?

Hanno collaborato alle registrazioni dei musicisti che faranno parte della mia nuova serie di puntate, per la precisione la quarta serie di “NANDO BONINI I WANNA PLAY WITH…”, sul canale YouTube “NANDO BONINI CHANNEL 1”. In questa nuova serie suonerò con musicisti di varie nazioni famosi e non famosi ma comunque molto bravi. Nel disco, oltre all’amico e tastierista che collabora con me da diversi anni Marco Maggi, hanno suonato alla batteria l’australiano Charlie Common e al basso il giapponese Kaito Tanaka.

Parlavi di prog metal, quali sono i tuoi ascolti principali oggi?

Ascolto di tutto, soprattutto per lavoro, sia per i miei progetti sia per le produzioni che mi commissionano. La composizione è una cosa che mi piace molto e quindi ogni tipo di musica è fonte di ispirazione, c’è sempre da imparare per progredire e poter mettere in pratica i propri desideri musicali.

La tua lunga collaborazione con Vasco com’è nata?

Nasce nel 1991, quando Guido Elmi, produttore di Vasco fino a qualche anno fa prima della sua salita al cielo, attraverso Clara Moroni (ex corista di Vasco) ascoltò un mio provino e mi contattò perché c’era in progetto di rilanciare la Steve Roger Band con all’interno alcuni elementi nuovi. Massimo Riva lasciò la band e quindi si trovò un altro cantante, la nuova formazione vedeva Claudio Golinelli al basso, Beppe Leoncini alla batteria, Mimmo Camporeale alle tastiere, Romano Trevisani alla chitarra ed io alla chitarra. Entrato a far parte del team bolognese l’anno dopo fui sempre da Guido Elmi convocato per fare parte della produzione del disco e del tour “GLI SPARI SOPRA” da lì in poi fino al 2005.

Qual è il ricordo più bello che hai legato a lui?

La sua semplicità e la sua professionalità.

Se Vasco di punto in bianco ti dicesse: “Nando, facciamo una reunion della Steve Rogers Band e andiamo a fare qualche data in giro”, cosa gli risponderesti?

La Steve Rogers Band in realtà si è riformata ma con in membri originari o quasi, è a loro che va chiesto, io sono comunque arrivato dopo.

Tu che hai vissuto in prima persona il mondo dello spettacolo, soprattutto della musica, è davvero così trasgressivo come viene raccontato?

Diciamo che il mondo dello spettacolo, in generale, offre possibilità in più di vivere su un piano apparentemente diverso da una routine quotidiana e quindi il rischio è quello di vivere convinti che sia un altro mondo e che tu sia privilegiato rispetto ad altri. La trasgressione in realtà la trovi in tutti gli ambiti, non solo nello spettacolo.

Ti ricordi cos’hai provato la prima volta che hai preso in mano una chitarra?

Fu un regalo di mio nonno quando avevo 6 anni, è stato da quel momento, materialmente parlando, il giocattolo più bello del mondo, ci passavo le ore dopo la scuola senza ancora ben sapere come si usava, per istinto cominciai a suonicchiare qualcosa per poi cominciare a studiare lo strumento e dal gioco diventò passione, poi gioco e passione diventarono, e lo sono ancora oggi, professione.

Parlami un po’ del tuo rapporto con le religioni, so che fai parte dell’Ordine Francescano Secolare, come ha avuto inizio il tuo percorso?

Il mio rapporto con la fede l’ho riallacciato proprio nel periodo Vasco Rossi, è una storia lunga di conversione che tuttora continua e che mi ha cambiato la vita ed i suoi valori, quelli veri. La vanagloria, il successo, il denaro, ad un certo punto ti fanno credere di essere un dio in terra ma di Dio ce n’è uno solo e per conoscerlo però bisogna frequentarlo e non scartarlo a priori. Frequentarlo vuole dire impegnarsi a rinunciare a delle cose che scopri essere effimere e soprattutto non vitali per la tu anima, che è la cosa principale da salvaguardare. Ci sono sul web delle mie interviste a riguardo.

Hai già pensato a come e dove presenterai dal vivo questo tuo nuovo EP?

L’idea è di fare 5 eventi nazionali Nord Centro Sud e Isole e concerti in Europa in locali o teatri adatti a questo tipo di concerto, per questo stiamo cercando un’agenzia che se ne possa occupare seriamente, quindi accettiamo proposte scrivendo a luxmundi02@gmail.com

Domanda d’obbligo, quali saranno i prossimi tuoi progetti?

Sto producendo un cantautore d’avanguardia, Maurizio Rastelletti, siamo al secondo cd.

Sto terminando di scrivere un recital acustico sulla figura di un frate salito all’onore degli altari, Beato Innocenzo da Berzo.

Ricomincio con i miei concerti testimonianza, dove racconto attraverso la musica il mio percorso di conversione, inizio tra un mese le registrazioni di un cd rock blues dal titolo “BACK TO THE BLUES BAND” e ho in cantiere una reunion discografica con una band che avevo formato nelle pause dei tour con Vasco, la band si chiamava e si chiama “BLU”.

Grazie mille per il tuo tempo, ti lascio piena libertà di aggiungere quello che vuoi.

Ringraziamento speciale a Beppe Aleo e VIDEORADIO CHANNEL che mi pubblica l’Ep “THE KING, THE CROWN, THE QUEEN”. Con Beppe ci sarà una collaborazione futura per altri progetti e questo mi fa molto piacere. Grazie a te Marco per l’intervista e grazie a tutti quelli che faranno il download del disco perché è grazie al pubblico che noi troviamo l’entusiasmo per andare avanti a fare il nostro mestiere.

MARCO PRITONI