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MILLEPIANI – Intervista al cantante

MILLEPIANI – Intervista al cantante

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In occasione dell’uscita del  suo nuovo album “ECLISSI E ALBEDO” ho intervistato il cantante MILLEPIANI.

Come nasce l’inserimento di una citazione, filosofica e non, nei testi di Millepiani?
Nasce spontaneamente in fase di composizione. Mentre scrivo e voglio esprimere un concetto o raccontare una storia, emerge nella mia mente una frase di un libro che ho letto, o un autore la cui particolare poetica mi ha colpito. Poi cerco la strada per rendere la citazione interessante: nasconderla, oppure stravolgerla o renderla ambigua. Mi piace quando chi ascolta le mie canzoni si attiva per cogliere significati e interpretarli, magari cercando di capire chi mi ha ispirato, oppure cercando diversi livelli interpretativi di uno stesso testo. 

Il Sound di “Eclissi e Albedo” è sempre luminoso e sferico. Quest’orizzonte estetico è venuto fuori in itinere o le idee erano già chiare in una fase antecedente al recording/mixing?
Quando sono entrato in studio di registrazione avevo già un’idea ben precisa di come avrebbe dovuto suonare il disco. Cercavo un sound che fosse onirico e sospeso, l’album doveva essere un viaggio. Una playlist di canzoni con ognuna una propria essenza ma nel loro insieme fossero legate e raccontassero una storia, una storia interiore. Nella fase di pre-produzione dei brani, quando li ho registrati per farli ascoltare ai produttori del disco (La clinica dischi) anche gli arrangiamenti erano in gran parte scritti, poi in studio, in fase di produzione, tutto è stato perfezionato e il contributo della squadra di musicisti che ha lavorato alle registrazioni è stato incredibile: hanno davvero plasmato il sound che avevo in mente in modo perfetto.

Momento di nostalgia pre-covid: in quale festival per te, “Millepiani” si troverebbe più a proprio agio?
La scena indipendente italiana offre talmente tanta qualità e contenuti interessanti che c’è davvero l’imbarazzo della scelta. In primis MEI e MIAMI. Ovviamente, in questo momento drammatico di pandemia, credo che qualunque evento live indipendente sia il desiderio di qualsiasi artista

“Se potessimo tradurre in parole tutte le musiche del mondo non avremmo più bisogno della filosofia”. Dopo aver ascoltato “Eclissi e Albedo” Secondo me non saresti d’accordo con Baumgarten. Mi sbaglio?
Beh, forse se potessimo tradurre in parole tutte le musiche del mondo non avremmo più bisogno dei cantautori! La filosofia è l’essere umano in quanto tale. Ogni disciplina artistica “fa filosofia”, ogni persona che esiste, anche chi dice che la filosofia è inutile sta facendo della filosofia. Questo perché l’essere stesso è l’essenza della filosofia.

Qual è il pezzo più iconico per capire, almeno superficialmente cosa fa “Millepiani” e perché?
Direi che “Eclissi e Albedo” possa essere considerato un brano emblematico. Dà il titolo all’abum ed è la prima canzone della tracklist. Il suo sound dream-pop mescola elementi acustici ed elettronici sostenendo una linea melodica cantautorale, il testo è molto emotivo ma anche ermetico e ricco di concetti filosofici ed estetici. Credo che per quanto riguarda la mia ricerca estetica è un buon esempio di canzone alla “Millepiani”.

GIOELE AMMIRABILE 

Band:
Voce: Millepiani

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