MARINA REI – Intervista su “Per essere felici”
In occasione dell’uscita del nuovo singolo “Per essere felici” che anticipa il nuovo album, ho intervistato la grande cantante Marina Rei.
Buongiorno Marina, ci eravamo lasciati con quella meraviglia di Paraedolia, ci ritroviamo oggi con il nuovo album in arrivo, in mezzo sono successe tante cose.
Ho fatto il tour Unplugged con Mattia Boschi, poi per due anni il tour con Paolo Benvegnù, per tutto il 2019 siamo stati in giro da soli io e lui, è stato davvero meraviglioso.
Ed ecco che finalmente arriva un nuovo album, anticipato da questo singolo “Per essere felici”. Un titolo a mio vedere impegnativo, cosa è necessario fare per essere felici e quale messaggio volevi trasmettere?
Non lo vedo impegnativo, e nemmeno difficile, ognuno è padrone della propria vita e ne è anche autore seguendo le proprie scelte. In questa canzone fondamentalmente si parla di scelte, fatte personalmente nel tempo, anche importanti e difficili. Per quanto mi riguarda le scelte si fanno sempre per migliorarsi, nonostante possano a volte portarti verso percorsi sconosciuti e tortuosi. La cosa fondamentale delle scelte che si fanno è arrivare al punto in cui ci si sente sé stessi fino in fondo. Questa infine può essere l’unica vera chiave per essere felici, guardarsi allo specchio e riconoscersi nel proprio sguardo. Questo secondo me è l’unico modo di raggiungere quello che si può chiamare uno stato di felicità.
Oggi pare diventato difficile essere felici, sempre in perenne contrasto e alla ricerca di qualcosa.
Sì, ma qui parlo di scelte artistiche, non di cose effimere, bisogna essere consapevoli di quello che si è. Arrivati a questo si fa pace con sé stessi senza cercare di essere quello che non si è e trovandosi in pace con sé stessi.
Guardando il video della canzone pare di capire che basta poco, si vedono rapporti personali, bambini, un cane che gioca.
Riprendendo quanto detto quello che serve è essere sé stessi, se questo vuol dire trovarsi soli in cima a una montagna va bene, se significa allontanarsi dalla normalità va bene quello, ognuno ha la propria soluzione.
Guardando la formazione di bravissimi musicisti che ha suonato nel brano, ho notato la presenza di Gianni Maroccolo al basso.
Sì, la band più o meno è sempre quella con cui ho suonato negli ultimi anni, sono stata onorata di avere anche Gianni a collaborare in questa canzone insieme agli altri musicisti. Ho sempre avuto una grande stima nei suoi confronti come musicista, come artista, come bassista. Sono stata molto felice quando mi ha chiamato a suonare le percussioni in due pezzi del suo volume da singolo Alone II. Diciamo che è stato uno scambio musicale molto bello.
Questo nuovo disco che uscirà tra poco, puoi anticiparci qualcosa, suoni nuovi, una nuova direzione, cambi di direzione, possiamo aspettarci sorprese?
Al momento non voglio dire ancora nulla perché intendo parlarne a tempo debito, posso anticipare che sarà un disco che non rincorre uno stereotipo sonoro. E’ un disco nato a casa, scritto a casa e per la maggior parte registrato a casa, tendenzialmente è quindi un disco molto curato, ma anche molto vero senza perdersi dietro sonorità patinate.
Questo è poi un anno particolare in cui festeggi i 25 anni di carriera.
Quest’anno sono 25 anni dall’uscita del mio primo disco in italiano, intitolato proprio Marina Rei.
Quando hai esordito con questo disco 25 anni fa, ti saresti aspettata di essere qui oggi a vivere di musica e con una carriera che possiamo definire esaltante, fatta di grandi successi?
Non dico che ci avrei scommesso, ma sicuramente era quello che speravo e cui ambivo, non potevo sapere se e come questo si sarebbe concretizzato e realizzato. Poi negli anni ho cercato sempre di migliorare il mio percorso, le mie capacità, a volte correggendo il tiro.
Hai sentito qualche cosa di particolare come musica in questo periodo, qualche artista interessante?
Io segue cose molto particolari, così al momento potrei dire Nick Cave di cui ho visto anche il concerto, poi Saint Vincent, mi è piaciuto moltissimo il singolo di Cat Power.
MAURIZIO DONINI
CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.