Luca di Stefano – Intervista in occasione dell’uscita di “19”


In occasione dell’uscita del lavoro “19” ho intervistato Luca di Stefano
Un ciao a Luca di Stefano. Dal 24 gennaio è disponibile l’album di esordio “19”. Il singolo apripista è “How stupid I am”. Di cosa parla?
Ciao a tutti! Innanzitutto inizio ringraziandovi di queste domande riguardo il mio lavoro, sempre apprezzate. How stupid I am è il singolo apripista del mio primo album, 19, che tratta e da voce ad una moltitudine di emozioni represse durante questi anni. In How stupid I am affronto una tematica importante: molto spesso ci sentiamo giudicati da persone che crediamo ci vogliano bene, e che noi reputiamo “famiglia”, e questo ci fa male, ci blocca e ci costringe ad avere dubbi su noi stessi. Questo brano nasce da una esperienza personale, descritta nelle righe precedenti, dove mi sono ritrovato a guardarmi allo specchio e a ripetermi di quanto fossi stupido a dar modo alle persone di farmi del male in questo modo. Quindi, il brano, è una critica nei miei confronti ma tanto e soprattutto una presa di coscienza su chi merita rispetto.
Nella tematica affrontata, quanto c’è di personale o di metafora delle situazioni della vita?
Come spiegato prima, arriva tutto da esperienza personali, un po’ come tutti gli altri brani dell’album. Sono delle emozioni che ho represso per paura di esprimersi a parole con queste persone, per paura delle loro reazioni o di fare del male. Quindi ho deciso di mettere quelle parole, magari un po’ forti, in musica per addolcirle un po’.
Il videoclip del brano sembra andare in profondità nella lotta con se stessi e l’esterno. Un continuo contrasto fra luce e buio. Come è stato realizzato?
Il video, si, rispecchia ciò che accade nella mia testa, e credo nella testa di molte persone. Combattiamo contro la persona che più ci giudica, noi stessi. Vado a rappresentare la confusione, i dubbi, la leggerezza che trovo in queste situazioni. Tutto è stato realizzato grazie alla magnifica regia di Samir Kharat, che ha messo tutto se stesso per poter realizzare ciò che mi passava in mente.
“19”. Da dove il numero che da il titolo all’album? Nei 12 pezzi che troviamo quale è il filo conduttore? Può essere definito un concept album?
“19” è una parte di me che gira nel mondo, che ormai è di tutti. 19 è numero che mi accompagna da una vita, sin da quando sono nato: il 19 è il giorno di quando sono nato, i miei 19 anni sono stati il crocevia della mia carriera, il 2019 ha segnato i primi passaggi televisivi, collaborazioni e la chiamata ad AGT. Ma non solo questo: il 19 lo vedo un po’ ovunque, un po’ come se fosse una persona che mi indica la strada o che mi conferma che la strada percorsa è quella giusta, e di continuare a seguirla. Il filo conduttore dell’album sono queste emozioni represse, anticipate nelle domande precedenti, che tramite la musica hanno finalmente trovato voce, sfogo e vita. Definiamolo un album ricco di emozioni.
Luca. Una notorietà esplosa con la partecipazione e podio del talent “All together now”. Chi era prima Luca di Stefano e quali obbiettivi si pone?
All together now è stato un passaggio fondamentale, quel passaggio che ha segnato la svolta. Non avevo mai pensato che questo potesse essere il mio lavoro futuro, che potessi vivere di musica. Avevo già delle alternative: fare il fisioterapista. Ma ATN ha cambiato le carte in tavola, ha fatto ricredere me e la mia famiglia. I miei obbiettivi? Rendere orgogliose tutte le persone chi amano.
Di quali collaboratori ti sei avvalso in studio. Sotto quale etichetta è stato pubblicato il lavoro?
La maggiore parte dei brani sono unico autore, con gli arrangiamenti di Denis Marino nonchè fondatore dell’etichetta discografica Musica Lavica Records nonchè l’etichetta con la quale ho firmato. La mia predisposizione nello scrivere canzoni in inglese e la mia voglia di cantare anche in italiano, mi ha portato a conoscere un ragazzo che scrive canzoni da paura: in arte Agatio. Sono sue due delle tre canzoni in italiano. E lo ringrazio per aver collaborato alla realizzazioni di questo album.
Fra i crediti nella produzione troviamo NUOVOIMAIE. Per i nostri lettori, in che cosa consiste?
Il NUOVOIMAIE, fondata e gestita da artisti, si occupa della tutela dei diritti connessi dovuti allo sfruttamento di opere udiovisive e musicali che vengono trasmesse via radio, tv, web, esercizi pubblici.
Ultima domanda. Dove si vede fra 10 anni Luca Di Stefano?
Spero in un Luca che continui a meravigliarsi delle novità, che non perda la voglia di conoscere, che non si senta mai arrivato. Spero che abbia già realizzato la maggiore parte dei suoi sogni, dei suoi familiari, e che ne abbia sempre di nuovi. Per il momento, il primo scalino è stato fatto, adesso tocca costruire gli altri per poter salire più agevolmente.

Sono nato a Lugo nel 1978, da sempre appassionato della musica in tutte le sue sfumature. Suono da diversi anni la chitarra, e il mio genere preferito è il rock, in tutte le declinazioni. Collaboro da Ottobre 2024 con Tuttorock, per recensioni e interviste. E per questo spero che sarà sempre e solo un crescendo della testata. Stay tuned!