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LORENZO PICCININI – Never stop dreaming

LORENZO PICCININI – Never stop dreaming

Ho incontrato Lorenzo Piccinini, 30 anni appena compiuti, che è un ragazzo straordinario. Bello  dentro, e bello fuori. Giovane, ma già con un bel bagaglio di esperienza alle spalle. Chi è, lo scoprirete leggendo l’intervista. Quello che vorrei sottolineare, invece, sono i motivi per i  quali ho voluto farmi raccontare la sua storia. Che sono fondamentalmente due. Intanto, ed è anche lo spirito che anima il mio “Almanacco“, amo  raccontare storie. Storie di vita vera. Ma soprattutto, vorrei che attraverso questa testimonianza passi un  messaggio. Che comunque i sogni si possono realizzare, se ci crediamo. E che l’impegno e la determinazione sono fondamentali. Questo è un messaggio davvero importante, che rivolgo a tutti, soprattutto ai più giovani. .

Eccoci ! Chi è Lorenzo Piccinini? E com’è iniziata la sua bella avventura, e questa improvvisa “scalata”?   
Ciao! Intanto grazie! Grazie a voi di TuttoRock per quest’intervista e questo spazio… Beh io in primis nasco e vivo come sognatore; un sognatore che vive i suoi svariati sogni grandi e piccoli, con la consapevolezza che c’è una realtà da portare avanti, la quale ha le sue fondamenta in un lavoro e nella quotidianità. Io penso che bisogna rendere la propria realtà meravigliosa e accattivante, in modo da avere le forze ed il morale giusti per inseguire e costruire i propri sogni.  La mia “scalata”, se così possiamo chiamarla, è iniziata da quando ho capito che per non essere schiavi bisogna essere colti; quindi avere l’umiltà di imparare, ascoltare, assorbire possibilmente tutto. Sono laureato in Scienze dei Beni Culturali, ho avuto alcune esperienze di lavoro all’estero molto importanti ed oltre a questo ho conosciuto persone splendide, con cui mi sento tutt’ora.

Per quanto riguarda la musica, invece ?
Eh… Qui arriva il bello. La musica esplose dentro di me quando mi prestarono una videocassetta alla tenera età di 14 anni. Ascoltai una canzone intitolata “Parasite” e vidi un giovane Gene Simmons in bianco e nero al concerto di Winterland (San Francisco del 1975), sventolare la sua chilometrica lingua. I Kiss mi rubarono l’anima e  ancora… Me la devono ridare…! (..ride)  Mi sa che quest’anno a giugno, in quel di Verona, gliela chiederò!

Ti capisco bene ! A me è successa più o meno la stessa cosa , anche se non erano i Kiss .  Quindi? Che è successo?
Beh, da quel giorno iniziai a seguire assiduamente gli Electric Circus, il tributo ai Kiss più famoso d’Italia, conoscendone i componenti, persone splendide! Tramite i Kiss ed il Rock’n’roll si fortificarono i miei valori ed ideali legati a quel genere musicale come l’amore, la passione, la condivisione, iniziando a scrivere ed a partorire il pensiero e  la voglia di dire qualcosa, di lasciare un messaggio… E da qui è partito il tutto.

A quel punto quindi tu hai iniziato a scrivere testi, e ad essere comunque quello che sei ora, all’interno del circuito musicale. Diciamo che le tue capacità di autore sono andate anche di pari passo, con questa cosa. 
Esattamente. Il primo sogno che si realizzò fu organizzare assieme a Fabio Mainardi di Deuce News la KissExpo italiana 2011 tenutasi a Campogalliano, qui nel modenese; ci fu anche la gradita presenza di Eric Singer, il batterista, con il quale ebbi il piacere di passare praticamente tutta la giornata. Lo andammo a prendere in stazione dei treni, si fece il suo pisolino e poi ci fu la serata; un susseguirsi di emozioni grandissime. Quel giorno conobbi anche Frank Paulis e Nicola Broglio, amici indissolubili con i quali si creò un’amicizia fraterna, con i quali condivido anche la realizzazione di un libro, che sarà pubblicato a breve, dal titolo “Quella rockambolesca avventura”, nel quale ripercorriamo quella straordinaria epopea vissuta durante il Monster tour dei Kiss del 2013.  

Ho capito. Un’ altra vittima del Rock ! Hai nominato Frank… personaggio di spicco del rock modenese. A questo proposito, vorrei che tu mi parlassi dei Perfect View, la band nella quale lui suona il basso. Un’altra bella favola. 
Proprio così… Il tutto iniziò nel 2012 quando l’amico fraterno Frank Paulis mi tirò dentro alla “melodic family”. I Perfect View sono un gruppo AOR del circuito modenese con una label tedesca, l’Avenue of Allies. Eravamo in pizzeria quando sentì per la prima volta il loro album d’esordio, “Hold your dreams” e… Non ebbi parole per ciò che le mie orecchie udirono, fu amore al primo ascolto ! Proprio in quel periodo ci fu la ristampa del loro primo disco appunto, ma dopo un iniziale successo,  il terribile disastro di Fukushima impedì al disco di approdare in Giappone.  Da li fu un crescendo, i live della band furono numerosi e la mia idea di raccontare quei concerti in un modo nuovo tutto mio, con recensioni molto curate anche dal punto di vista grafico, fu davvero  apprezzata da parecchi addetti ai lavori.

Diciamo che sei salito su di un treno in corsa che stava accelerando sempre di più. Anche per il fatto che ora non sei più un semplice roadie, per i Perfect View. Giusto ?
Si, infatti. Il 31 Ottobre del 2013 i conduttori di “Rock On”, un programma di  Radio city Trieste,  dopo essersi innamorati della band, realizzarono il sogno di entrambe le parti; avere i Perfect View in quel di Trieste come openers degli Harem Scarem, band canadese meravigliosa che ebbe il suo apice negli anni 80′ riempiendo arene e stadi. Quella serata fu per i Perfect View il trampolino di lancio verso il mondo. Chiaramente quella non era una data come le altre e proprio per questo andava resa speciale, ancora più unica, bisognava pensare a qualcosa per fare breccia e non essere solo di passaggio come qualsiasi opening band di turno. L’idea che mi venne fu la creazione di un poster in ricordo di quella notte, con la presenza di tutti; dal logo di Rock on, alla presenza degli Harem Scarem e dei Perfect View nella medesima immagine, idea anch’essa apprezzatissima dai rocker canadesi
e dagli amici triestini stessi. Fu una serata stupenda e nei giorni a seguire, quell’immagine fece il giro del mondo, dall’America  al Giappone. Tutto ciò fu l’inizio di un gioco. Cominciai a spammare ogni cosa riguardante la band ed in poco tempo arrivarono i primi  risultati. La prima persona con cui allacciai i rapporti fu una promoter canadese e da li venne il resto. Strinsi i rapporti praticamente con mezzo mondo: Canada, California, New York, Brasile, Olanda, Germania, Spagna, Grecia… Da non dimenticare l’Australia, dove conobbi di persona i due promoter approfittando di una mia vacanza a Sydney, proprio di fronte all’Opera House. Con alcuni di questi professionisti si creò un rapporto a livello umano straordinario, e  alla fine era quello che cercavo. Bisogna avere l’atteggiamento giusto con le persone, comportarsi in una ben determinata maniera e soprattutto, dato che spesso non si è faccia a faccia,  mettersi nei panni dell’altro… Sempre. Solo così si potrà raccogliere ciò che vogliamo, che corrisponde poi a ciò che abbiamo seminato, il bene. Insomma… Fu così che , iniziata quasi come un gioco, tutta questa catena di contatti diventò una responsabilità.

Beh.. una bella responsabilità, certo ! E comunque non è facile riuscire a creare una tale rete di persone. Senza contare che sei comunque giovane!   
Si, è incredibile come gli atteggiamenti e le parole giuste, insomma il bene, creino cose assolutamente straordinarie. Sarebbe bello un giorno riunire tutte queste persone, la DJ olandese, la promoter canadese, i due australiani e tutti gli altri, davanti ad una tavola imbandita! Tutti sotto l’amore per la musica e la bandiera dei Perfect View. Devi sapere però che questa rete non è ancora completa; tutta questa storia si è evoluta anch’essa di pari passo con quella che  è la seconda fatica della band, un secondo disco meraviglioso, RED MOON RISING. Ovviamente, dato che “the show must go on”,  il mio gioco di contatti non si fermò. Conobbi così questo  personaggio giapponese,  una persona straordinaria, il quale, dopo essersi innamorato delle sonorità dei  Perfect View, fu quella marcia in più per raggiungere il traguardo tanto agognato… La release giapponese. Quest’ultima prese vita a novembre scorso tramite la Rubicon Label e questo nostro amico giapponese è e sarà, come spesso lo chiamiamo, il nostro “SAMURAI”. Il rapporto creatosi con lui va al di là veramente di tutto, tant’è che nella sua meravigliosa sensibilità arrivò a spedirci in Italia diverse copie della rivista BURRN, nelle quali i Perfect View erano presenti.

Fantastico ! Quindi, per concludere, da semplice roadie a … ? 
Road Manager & Foreign relations… Mamma mia… Che paroloni…!! 

Ecco. Beh, fondamentalmente è quello che fai ! Senti, c’è un’ultima cosa che vorrei chiederti: so che ora collabori anche con una scuola di musica. Giusto?
Eh si… Guai a fermarsi! Se vuoi lasciare un messaggio importante per te e per gli altri, devi impegnarti e fare di tutto per raggiungere una posizione tale che i più riescano ad ascoltare le tue parole. Ed è   a questo punto, che la mia evoluzione come autore lascia una traccia molto visibile. Anni fa pubblicai diverse poesie, recitandole pure in teatro; già quella fu una soddisfazione, ma non era abbastanza. Qualche anno dopo quei versi diventarono canzoni. Scrissi quindi un inedito intitolato DEI DEL NULLA, il quale, cantato da un mio caro amico durante le sue lezioni di canto, entrò nei cuori degli insegnanti della scuola di musica Talentho e successivamente anche di importanti produttori.  Da qui un susseguirsi di avvenimenti importanti: mi venne chiesto di scrivere un altro inedito il quale, attualmente in  lavorazione sotto importanti strumentisti, diventerà l’inno della scuola stessa; fui contattato da diverse band della zona per scrivere da zero, anche in inglese, i loro testi ed infine, mi venne chiesto di tenere un corso di “Scrittura e composizione testi”  presso la scuola stessa. Mi inventai quindi un metodo particolare…  perchè…  come si fa ad insegnare a scrivere? Compito assai arduo, ma devo dire che il successo dei primi incontri e la profondità degli argomenti toccati non possono che riempire il cuore e l’anima. Questa per ora è la mia ultima tappa, in attesa delle prossime emozioni. Concludo dicendo che per me è un periodo pieno di sorrisi i quali però non sono mai arrivati da soli… Il sudore e la fatica vissuti durante la creazione di questo mio sentiero, rendono tutte queste emozioni impagabili.

Che dire? … una bellissima favola! Che a mio parere è solo all’inizio!  Vorresti ringraziare qualcuno ?
Certamente… Ed è un piacere. Scherzando, poco tempo fa, alcune persone dissero di aver visto una luce in me. Ebbene,  vorrei ringraziare chi ha contribuito ad alimentare questa luce. In primis i miei genitori, i quali l’hanno creata , e  a seguire tutti coloro che hanno influenzato la mia vita e le mie esperienze in modo da farmi arrivare a certi pensieri e concetti. Dopodichè i Kiss, cioè  Paul Stanley, Gene Simmons, Ace Frehley, Peter Criss, Eric Carr,  Bruce Kulick, Tommy Thayer ed Eric Singer, grazie ai quali entrai in un mondo meraviglioso che mi portò a conoscere altre meravigliose persone. Frank Paulis… Mio amico fraterno il quale fu il primo a credere in me, condividendo la fede KISStiana (.. ride) ed a tirarmi dentro la famiglia Perfect View. Infine, ultimi ma non ultimi, Linda Rivi e Massimo Pasqualin, docenti e coordinatori della scuola di musica Talentho, i quali mi hanno aperto un mondo di possibilità all’interno della scuola stessa, con una dolcezza e delicatezza degni di un’infinita gratitudine. Concludo ringraziando voi di Tuttorock per l’occasione,  e soprattutto grazie a te, Mercury,  per lo spazio che cerchi sempre di dedicare a queste cose. Colgo l’occasione per dirti che ammiro tutto quello che fai per i giovani e per la musica in generale.  

Ti ringrazio tanto. Io cerco di fare sempre del mio meglio. Anche attraverso il  racconto di  queste storie.

FRANCESCA MERCURY

https://www.facebook.com/lorenzo.p.piccinini