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Intervista a Giacomo Voli, il vincitore di “All Together Now” 2021

Intervista a Giacomo Voli, il vincitore di “All Together Now” 2021

Giacomo Voli si è aggiudicato la vittoria della quarta edizione di “All Together Now”, il game show di Canale 5.
L’abbiamo intervistato per Tuttorock.

Ciao Giacomo! Noi di Tuttorock ti conosciamo soprattutto per la tua appartenenza, in veste di cantante, alla band metal “Rhapsody Of Fire”, che abbiamo già avuto occasione di intervistare e recensire in parecchie occasioni. Per prima cosa, quindi, ti facciamo una domanda, che sicuramente in tanti ti hanno fatto. Quali sono state le motivazioni che ti hanno portato a ripresentarti in TV, dopo l’edizione 2014 di “The Voice Of Italy”, in un contesto così apparentemente diverso dal mondo del metal di cui fai parte?

Ciao a tutt* e ben ritrovati! Ho deciso di accettare la proposta che mi è stata fatta perché il “rischio” era di vincere un premio in denaro, cantando pezzi che avrebbero conservato la mia immagine intatta, i miei gusti musicali rispettati, la mia voce sarebbe stata valorizzata. Con queste premesse non avevo motivi reali di rifiutare un provino (potevo anche essere escluso al primo!). Vivere di sola musica oggi è difficilissimo, visto anche il problema pandemia. Guadagnare con un solo progetto è impensabile, tant’è che, oltre ai Rhapsody of Fire, è da tanti anni che ho altre formazioni: The Voice of Rock (cover hard rock e metal, con le citazioni delle “canzoni travisate” del Trio Medusa), La Mercury racconta i Queen (tributo acustico ai Queen), canto e suono in acustico (one man band), registro dischi per altri progetti (come per Embrace of Souls, Painters of Ether) e insegno canto.
Vivere di musica significa tante cose.

Credi che il “fenomeno” Maneskin abbia portato il rock ad essere, perdonami il termine, più “mainstream” in Italia?

Certo, ha almeno riportato l’attenzione sulla musica suonata, sul valore della band e del suono rock, senza fronzoli. Le questioni di gusti esistono in ogni genere e sottogenere musicale, ma non possiamo negare che ultimamente, nel mainstream italiano, un fenomeno del genere mancasse completamente.

Cosa pensi di loro? Si sta delineando una nuova figura del rocker?

Sento il loro amore per i RHCP, ed è positivo. Sono maleducati e provocatori, fanno bene. Finché vestirsi o svestirsi provocherà scandalo significa che ce n’è bisogno…
finché la gente non accetterà che i capezzoli femminili e maschili sono sempre… capezzoli… allora servirà anche la figura provocatrice che si è delineata con il loro avvento. Non sono figure “nuove” per chi mastica rock, ma quelle di cui sentivamo la mancanza in questo paese bigotto… c’è bisogno di sbigottire!

Quali sono stati i momenti più belli della tua partecipazione al programma, sia sotto i riflettori che nel dietro le quinte?

Sicuramente la mia amicizia con Michelle Perera ha segnato il mio percorso sia all’esterno che all’interno dello studio. Ci capiamo e facciamo una vita di sacrifici per questo nostro mestiere, ci siamo supportati a vicenda e abbiamo riconosciuto i nostri talenti all’interno dei diversi generi che affrontiamo. È la forza della musica, della passione che mettiamo nel nostro lavoro!

Qual è stato il tuo rapporto con gli altri concorrenti, con i giudici e con Michelle Hunziker?

Ho trovato motivi di ammirazione in ogni concorrente di questo programma, trovo il bello in ogni persona che cerca di mettersi in gioco cantando! Sicuramente i concorrenti che ho ammirato di più sono quelli che pian piano sono riusciti ad arrivare sempre più avanti, come Gaetano che ha dimostrato una forza d’animo e fisica invidiabili passando da Cocker a Vecchioni come se nulla fosse, Samir che a 21 anni ha un potenziale incredibile, Jalisse che è stata l’unica a scrivere qualcosa di suo ed a cantarlo in un contesto di cover, Michelangelo che ha la maturità di un cantante formato, Michelle Perera con questa energia contagiosa, Carola e Vincenzo che dimostrano come lo studio possa portare dovunque, che paga sempre.
Anche Carlotta, appena maggiorenne, ha dimostrato a tutti che in pochi giorni ci si può impegnare per resistere in situazioni di stress, per trovare un proprio modo di esprimersi.
I giudici sono stati importanti per me, hanno contribuito anche loro alla mia crescita personale, con critiche costruttive. La vita non è fatta solo di complimenti, quelli (da soli) non fanno che accrescere l’ego, ma non aiutano a migliorarsi. Anche il “muro” è stato a suo modo importante per lo stesso motivo. Dal momento che ci mettiamo in gioco dobbiamo essere consapevoli che lo facciamo per gli altri, altrimenti canteremmo solo per noi stessi in camera nostra… perciò il confronto anche con chi non ci apprezza è importante, è fondamentale scontrarsi con l’inevitabile: non possiamo piacere a tutti.

Ti aspettavi questa vittoria? C’è stato un momento in cui hai capito che potevi essere sulla strada giusta per aggiudicartela? 

Prima di entrare in studio per la finale ho detto a tutti ad alta voce “Oggi vi faccio il c*lo! Non so come andrà, ma ce la metterò tutta per ottenere il massimo”.
Ovviamente ho cominciato a crederci quando eravamo rimasti in tre, e cantando “Shallow” di Lady Gaga insieme ad Anna Tatangelo ho capito che le cose potevano andare bene. Sapevo che, se fossi passato ai duetti, avrei voluto ricantare “Somebody to love”, chiudendo il cerchio. Comunque fosse andata ne sarei uscito col sorriso.

Una domanda che facciamo spesso, a fine intervista, è:  cosa farai “da grande”?

Ahahahaha!!! Perciò… cosa ho fatto negli ultimi 10 anni? Scherzi a parte, c’è tanto lavoro in arrivo… Lancerò un mio singolo a breve, non vedo l’ora di scoprire come lo accoglierà il pubblico! Oltre alla cover per R101, preparerò diversi pezzi miei da poter poi raccogliere in un nuovo EP, e lavorerò per portare nei teatri uno spettacolo basato sulla mia musica e la mia esperienza, per rispondere a tutte le curiosità che di solito mi vengono chieste. Ho davvero tanta voglia di sentire che ciò che sono ha una sua forza. A Pasqua uscirà un disco di un gigante della musica italiana, all’interno del quale ho cantato cinque pezzi. Non riesco ancora a capacitarmene, ma è una delle collaborazioni più importanti della mia vita, per adesso!

Grazie mille, Giacomo! Ti seguiremo con attenzione.

Grazie a voi di Tuttorock!