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KORISHANTI – Intervista alla band torinese

KORISHANTI – Intervista alla band torinese

In occasione dell’uscita del nuovo singolo “Il Pessimista”, distribuito da Believe, edito da Zara Edizioni e che si pregia del featuring di Bunna, cantante degli Africa Unite, ho avuto il piacere di intervistare i torinesi Korishanti.

Ciao e benvenuti su Tuttorock, “Il Pessimista” è il vostro nuovo singolo, che riscontri state avendo?

Ciao, e grazie per ospitarci sulle vostre pagine!

Sin qui direi più che buoni (il brano è stato pubblicato i primi di maggio, quindi non abbiamo ancora uno storico significativo): canzone e video sono piaciuti. Il commento che più ci ha divertito, e che riassume la quasi totalità dei feedback ricevuti, è stato il primo in assoluto:” un solo ascolto, e già si appiccica…”.

Quando e com’è nato il brano?

Il brano è nato da una serata tra amici in cui il frontman della band, Cico, si è trovato a dover rassicurare un amico, normalmente solare e con un approccio positivo alla vita, che per la prima volta mostrava un lato di sé cupo e pessimista. A partire da quella esperienza, è nata una riflessione su quanto il nostro sguardo riesca a creare la percezione di ciò che guardiamo, all’interno del conflitto più antico che abiti l’essere umano; quello tra il sentire del cuore, e il pensare che ha luogo in quel labirinto di specchi che è la mente umana.

C’è un ospite molto importante, Bunna, come mai avete pensato proprio a lui?

Il brano è un dialogo, era pertanto necessario avere una seconda voce per renderlo drammaturgicamente. Inoltre ne era uscito un reggae, per cantare il quale Bunna è stato progettato biologicamente. Last, but not least, perché eravamo certi che Bunna, persona splendida e con una disponibilità fuori dal comune, ne sarebbe stato il giusto interprete non solo sul piano musicale.

Il video rappresenta una sorta di seduta psicoterapeutica, di chi è stata l’idea e da chi è stato realizzato?

L’idea è stata partorita dalla band durante una delle consuete pause durante le prove, in cui la professione di psicologo di Fabrizio, chitarrista del gruppo, ha fornito spunti utili alla messa a punto dell’idea. La realizzazione è invece opera dei ragazzi di White Russian Pictures, un team fantastico di giovani ed entusiasti film maker di Torino.

La simpaticissima copertina invece di chi è opera?

L’ideazione è nostra: ci piaceva l’idea di recuperare l’icona del corvo, e la sua simbologia, dandogli però un aspetto intimorito, come ad affermare l’idea che una visione cupa della vita nasca dalla paura. Il disegno in sé invece è stato generato, ebbene sì, dall’intelligenza artificiale.

So che questo singolo andrà a far parte di un album, quando uscirà?

Nei nostri intenti entro la primavera 2026.

Le sonorità saranno simili a quelle de “Il Pessimista” o dobbiamo aspettarci qualche sorpresa?

Korishanti non è un progetto reggae; è un melting pot di influenze, come si può evincere ascoltando i nostri due lavori precedenti, “Voleremo: dal mediterraneo all’Oriente” del 2019, e “Il sogno di Greta e altre storie…” del 2022.

La nostra unica regola è suonare ciò che ci piace, quello che ci rappresenta nel momento in cui nasce una canzone. Continuiamo a coltivare un sound originale e riconoscibile, ma senza paura di sperimentare o cambiare pelle. Le nuove canzoni a cui stiamo lavorando non sono del tutto assimilabili ai nostri lavori precedenti: c’è una naturale evoluzione, nuove sfumature, nuove contaminazioni. Insomma, ci saranno delle sorprese.

Quando e come nasce il progetto Korishanti?

Il progetto Korishanti nasce originariamente come trio strumentale nel 2009 a Torino da un’idea del sitarista Michele Campanella e del cantautore Franco Rapillo in arte Cico Moreno. Nel tempo i due iniziano a lavorare sui testi, approdano alla forma canzone, arricchiscono l’organico arrivando a proporre un set elettrico durante i live. L’idea è quella di abbinare testi impegnati ad una musica che mescoli suoni, culture e generazioni diverse. Il risultato è un caleidoscopio di suoni e colori originalissimo.

C’è un vostro concerto che ricordate particolarmente?

Sono stati tanti! Sicuramente quello fatto lo scorso anno in Olanda, ad Amersfoort, per il Festival “Musica Mundo” è stato una delle esperienze più memorabili: la dimensione del viaggio, gli incredibili riscontri che abbiamo avuto, la conoscenza di altri musicisti provenienti da tutto il globo terracqueo sono ricordi stampati a fuoco nella memoria di ciascuno di noi!

A proposito di musica dal vivo, avete qualche data in programma prossimamente?

Stiamo lavorando sulla programmazione estiva, non appena chiuso il calendario lo pubblicheremo sui nostri social.

Grazie mille per il vostro tempo, vi lascio piena libertà per chiudere questa intervista come preferite.

Grazie a voi per l’ascolto e lo spazio. Continuate a seguirci, a venire sotto il palco, a farvi sentire. La musica vive solo se c’è chi l’ascolta. A presto, con nuove sorprese.

MARCO PRITONI

Band:

Cico Moreno – voce, chitarra acustica e guitar synth

Michele Campanella – sitar

Fabrizio Florio – chitarra elettrica

Pier Paolo Prospero – basso elettrico

Manuele Zanni – batteria

Paola Scelfo – voce, cori e flauto

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