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Intervista a Nicola Iuppariello, ideatore del docufilm “Vinilici. Perché il vinile …

Intervista a Nicola Iuppariello, ideatore del docufilm “Vinilici. Perché il vinile …

In che modo è avvenuta la scelta dei personaggi che sono intervenuti all’interno di “Vinilici”, e qual è stata la loro prima reazione sulla proposta di far parte del progetto?

Avevo previsto quattro o cinque interviste per ogni argomento e mi avevano detto di scartare questa idea, perché i protagonisti da inserire sarebbero stati troppi (circa una ventina); alla fine ne abbiamo inseriti oltre trenta! Inizialmente io e Vincenzo abbiamo selezionato quei personaggi che avremmo voluto raccontassero le loro esperienze ed abbiamo deciso che il filtro sarebbe stato fatto in maniera imparziale da Fulvio e Paolo, che li avrebbero conosciuti per la prima volta telefonicamente. Siamo partiti con pochi nomi e strada facendo siamo arrivati a coinvolgere, grazie ad un eccellente lavoro di squadra, tutti quei professionisti che sono stati di volta in volta inseriti nel film sulla scia dell’entusiasmo crescente che il progetto riscuoteva durante i mesi di realizzazione. Tutti hanno accolto la proposta di partecipare con interesse ed alla fine le interviste erano così tante che in fase di costruzione del film abbiamo dovuto fare una drastica selezione. Il tempo che ci hanno dedicato è stato sempre sufficiente per rispondere alle domande che ponevamo; anche coloro che ci avevano promesso brevi interventi durante le risposte si emozionavano e venivano talmente coinvolti da dimenticare il tempo che trascorreva. Abbiamo ripreso circa sessanta interviste per oltre quaranta ore di girato, e con i soli protagonisti che abbiamo selezionato il primo soggetto del documentario avrebbe avuto una durata di circa due ore e mezzo. I tagli sono stati inizialmente difficili, poi dolorosi, alla fine il risultato è il film che avete visto al cinema, ma abbiamo materiale a sufficienza per lunghi contenuti tematici di approfondimento.

Da amante del prog italiano quale sono, mi ha fatto enormemente piacere vedere la partecipazione di Lino Vairetti, che insieme a Massimo De Vita, ci accompagna per tutta la durata della pellicola. Che rapporto hai con loro?

L’idea di coinvolgere Lino e Massimo è stata quella che ci ha portato a chiudere il soggetto dopo diverse bozze scartate ed a cominciare finalmente con le riprese. Lino lo conosco dalla prima edizione di DiscoDays (dal 2008, la data della prima edizione della Fiera del Disco e della Musica a Napoli, ndr.). Brancolavamo ancora nel buio quando Vincenzo mi propose di inserire Massimo nel film e l’idea mi piacque subito. La scelta di legare i due musicisti grazie alla riedizione del brano ’A Zingara è venuta poi ed è stata un’ulteriore idea vincente, che si concretizza con il rifacimento del brano inserito nella colonna sonora. La loro presenza nel film in verità all’inizio sarebbe dovuta essere un po’ diversa, la loro storia avrebbe dovuto accompagnare lo spettatore attraverso delle scene e delle esperienze che abbiamo voluto sacrificare per inserire i numerosissimi contributi selezionati, che altrimenti non avrebbero trovato spazio nel film.   

Mi è piaciuto molto come la colonna sonora non fosse scontata, senza che ci fossero brani “dall’applauso facile”, ma soprattutto estremamente variegata mostrando la grande ricchezza della scena musicale del Sud, e di Napoli in particolare. Come l’avete pensata? Sarà possibile acquistarla?  

Avevamo come brani portanti la registrazione di Sola Andata durante il live presente all’inizio del film e la bellissima riedizione di A Zingara. Mancavano i brani per accompagnare i racconti e le scene. La colonna sonora è stata realizzata grazie al grande aiuto ricevuto proprio dai musicisti protagonisti del film e dal materiale edito ed inedito messo a disposizione da Peppe Ponti di Suonidelsud. La scelta definitiva dei brani da inserire, che non è stata facile, è stata effettuata in fase di ultimazione del montaggio ed è principalmente merito di Paolo e Fulvio che hanno realizzato un lavoro egregio. La colonna sonora è disponibile in un’edizione in vinile limitata e promozionale già disponibile nei negozi fisici ed online distribuita da Ma.Ra.Cash.

Il film in questo periodo è nelle sale. Come sta andando la sua distribuzione e che reazioni stai ricevendo dalle persone che lo hanno già visto?

Arrivare al cinema con un film documentario è stato un grande risultato, frutto del coinvolgimento e dell’interesse che questo progetto ha riscontrato sin dal suo primo giorno di vita. Il film è al cinema grazie a Mescalito Film ed i pareri che stiamo ricevendo alla fine delle proiezioni ci rendono appagati del lungo lavoro compiuto. Il film è stato proiettato sinora in 26 città italiane e dopo una sospensione dovuta alla festività natalizie sta ritornando nelle sale. Ora speriamo di raggiungere quel pubblico in quelle regioni ed in quelle città in cui non è stato ancora proiettato. Per conoscere i cinema dove sarà possibile vederlo si può consultare il calendario della programmazione alla pagina Facebook: https://www.facebook.com/vinilicidocufilm/


Intervista a cura di Francesco Vaccaro