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I SERPENTI – Intervista a Claudia Franchini su “I giorni di Ulisse”

I SERPENTI – Intervista a Claudia Franchini su “I giorni di Ulisse”

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In occasione dell’uscita del loro nuovo singolo “I GIORNI DI ULISSE” ho intervistato la band I SERPENTI.

Con l’obiettivo di fondere due grandià elettroniche, Luca Serpenti e Gianclaudia Franchini (già basso e voce della band Ultraviolet), danno vita, nel 2007, al progetto Serpenti. Dal 2007 ad oggi i Serpenti hanno pubblicato tre dischi, “SOTTOTERRA” (Godz), “SERPENTI” (Universal), e “CYCLONE” (UBERSTROM) da cui sono stati estratti nove singoli. La florida attività di concerti dal vivo dei Serpenti li ha portati, in sei anni, ad esibirsi in Italia, UK, US e Cina ed in importantissimi eventi internazionali (Northside Festival NY@ USA – Sziget Festival Budapest @ Ungheria – MIDI Festival @ CINA). Nel 2015 il duo si ferma per consolidare la carriera di autori e producer (Sony Atv) e per dare spazio a Phantafox, progetto parallelo deep house cantato in inglese e pubblicato con Ego Music che ha avuto un ottimo riscontro nel suo settore con il singolo “Love the noise”. Lo scorso 26 febbraio 2020 la band ha pubblicato il singolo “I giorni di Ulisse”, in rotazione radiofonica a partire dal prossimo 6 marzo.

Ciao e lieti di avervi sulle nostre pagine, come nascono I Serpenti? I vostri primi ascolti che vi hanno indirizzato verso la musica?
Il progetto Serpenti nasce a Milano nel 2007 da un’idea di Luca che in quel periodo si stava approcciando alla musica elettronica. L’idea era di unire il nostro retaggio pop rock alla musica dance ed elettronica. Io e Luca siamo cresciuti con la musica di U2, Depeche Mode, Garbage, Red Hot Chili Peppers, Oasis, Blur, Radiohead, Bluvertigo, Subsonica… gli anni ’90 sono stati i nostri “anni della formazione” e gli ascolti ne sono una evidente prova J

Possiamo definire la vostra musica un misto di pop e alternative? Mi pare metta assieme la leggerezza del primo e l’impegno del secondo. Possiamo anche ricordare una bella versione della discomusic Tenax che ho molto apprezzato?
Assolutamente hai centrato la nostra essenza. Ci piace raccontare il mondo a nostro modo, affrontando anche tematiche spinose ma con la leggerezza tipica del pop. Grazie! Tenax è stato un esperimento ben riuscito perché l’idea della collaborazione con Ruggeri è stata un’idea della nostra etichetta del tempo, la Universal, mentre la scelta del brano è stata nostra. Ci ha regalato un bel momento e siamo contenti di aver ridato splendore, nel nostro piccolo, ad un piccolo gioiello della italodance.

Un nuovo singolo con un testo decisamente interessante, posso intendere che esaltate il silenzio in un mondo in cui tutti urlano?
Esatto! Silenzio e solitudine a volte sono necessari per recuperare noi stessi e ritrovare la strada. Tra l’altro molto attuali in questi giorni in cui siamo tutti costretti a stare a casa…

Cosa è il viaggio per i Serpenti? Partire per poi ritornare come Ulisse?
Un viaggio è qualunque strumento che arricchisce il nostro bagaglio personale e culturale. Per affrontare un viaggio molte volte non serve nemmeno spostarsi fisicamente ma allontanarsi da tutte le nostre quotidiane convinzioni, i nostri metodi e modi di vivere. Di Ulisse ci è piaciuto il modo di affrontare gli inconvenienti che incontra durante il viaggio. E’ una metafora bellissima della vita… ti fai 10000 progetti, ma poi passi la maggior parte del tempo a risolvere piccoli e grandi problemi che si presentano sulla tua strada per poi accorgerti che la vita è questa e cominci a fare meno progetti e a goderti il presente.

Riguardo la parte musicale come è nata? Nel vostro duo vi dividete i compiti rispetto la creazione dei brani?
Solitamente scriviamo insieme il nucleo del brano. Una volta fissata armonia e melodia ci separiamo: io mi occupo del testo e Luca della produzione del brano. Ci siamo divisi in questa maniera i compiti perché abbiamo due sensibilità diverse e pensiamo di dare il meglio così ma non smettiamo mai di confrontarci durante questa fase perché vogliamo essere convinti entrambi al 100% della nostra creatura, dobbiamo essere poi in grado di difenderla dal “mondo esterno”.

Come diventa la prospettiva allontanandosi per vedere meglio?
E’ un po’ come quando ti dicono che per guardare meglio delle opere d’arte devi metterti ad una certa distanza per assaporarne la bellezza o come quando scegli i posti al cinema… la prima fila è sempre una fregatura J Scherzi a parte, a volte serve distacco e visione d’insieme per fare le scelte giuste.

Avete fatto incontri interessanti nel vostro viaggio?
Tantissimi… belle persone e creature mostruose! Ma i più belli sono i nostri bambini, di 1 e 4 anni.

Tornando con i piedi per terra, avete partecipato a eventi particolarmente importanti, come lo Sziget, ma anche un tour in Cina, cosa non proprio alla portata di tutti, ricordi e/o aneddoti da raccontare?
I live all’estero sono sempre una cosa bellissima al di là della musica perché entri nella vita di quelle persone, capisci alcuni meccanismi culturali e sociali. Potremmo scrivere un libro su aneddoti e ricordi, ma su tutti potrei parlarti del jet lag che ha colpito il povero Luca in Cina. Povero… ha avuto attacchi di sonno a cena e durante i primi live per poi rimanere sveglio e in preda alle allucinazioni durante la notte. Eravamo da soli e così lontani da casa… il cervello fa brutti scherzi! Per fortuna poi ha avuto modo di “riprendersi” dopo qualche giorno ma sulle prime battute è stato veramente surreale. 

Progetti futuri? A parte un auspicabile tour quando sarà possibile, avete allo studio un full lenght?
Ci piacerebbe tanto tornare su un palco e speriamo davvero di poterlo fare presto! Al momento siamo in studio (fortunati a fare la quarantena in casa/studio) e stiamo registrando nuovi brani che vedranno la luce nei prossimi mesi.

Ascolti interessanti da consigliare ai lettori oltre la vostra musica?
Whomadewho: tutta la discografia merita tantissimo / Karen O’ con Danger Mouse: Lux prima / The Weeknd: Afterhours

MAURIZIO DONINI

Band:
Claudia “Clou” Franchini – voce
Luca Serpenti – basso e groove box

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