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HOTEL MONROE – Intervista alla band di Parma

HOTEL MONROE – Intervista alla band di Parma

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Ho avuto il piacere di intervistare un’interessante band che proviene da Parma, gli Hotel Monroe, vincitori di una data del contest “Tieni il palco” creato dall’artista bolognese Franz Campi, ecco cosa mi hanno raccontato.

Ciao ragazzi, innanzitutto benvenuti sulle pagine di Tuttorock, siete tra i vincitori del contest “Tieni il palco”, ideato dall’artista bolognese Franz Campi prima nella città felsinea, poi arrivato anche a Milano, volete dirmi qualcosa di quest’esperienza?

Ciao Tuttorock. È stato bello partecipare a questa iniziativa!! Un grande accoglienza e il pubblico milanese risponde sempre bene alla musica dal vivo. Ogni volta che ci sono  queste occasioni non esitiamo un attimo a presentarci e raccogliamo sempre nuove persone che iniziano a seguire il nostro progetto! Bravi…Grande Franz!!

Lo scorso anno avete dato alla luce il vostro primo disco, “Corpi fragili”, che reputo molto bello. Avete però aspettato molto prima di pubblicarlo, come mai questa scelta?

Intanto siamo contenti che ti sia piaciuto!! (ridono) Più che una scelta è andata così…Pensavamo di essere pronti poco dopo la fine del crowdfunding che abbiamo portato a termine con successo su Musicraiser, ma in realtà le cose sono cambiate…C’è sempre una storia dietro ad ogni disco, così come dietro ad ogni canzone…è bello ripensarci oggi e vedere la strada che questo album sta facendo!

Nell’album c’è una cover, “Rocking Rolling” di Scialpi, che viene, come voi, da Parma. Come mai avete scelto questo brano?

Da sempre nelle nostre scalette proviamo ad inserire cover legate in qualche modo al nostro vissuto…Ci siamo rispecchiati nel testo: fare musica per noi rimane una passione che ci occupa ogni giorno (o meglio, ogni notte) e questo brano parla anche di questo…In tanti ci hanno detto che non ne vale la pena, che è un mondo “corrotto”…Ma abbiamo una missione e non ci importa nulla…Suoneremo fin tanto che camperemo!

Come nasce una canzone degli Hotel Monroe?

In realtà non c’è una vera e propria formula…A volte si parte da un testo, altre volte da una serata arrangiando e improvvisando su un giro/un groove ritmico/ e chi più ne ha più ne metta…”Corpi Fragili”, in particolare, è nato da un viaggio…Nell’estate del 2017 abbiamo preso una casa in mezzo all’appennino tosco-emiliano e ci siamo ritirati in questa “casa creativa” dove passavamo giorno e notte a registrare le pre produzioni…Non ci siamo fatti mancare nulla: avevamo anche la piscina!!!

Quando e come vi siete conosciuti?

Per 4/5 della band ci conosciamo dalla nascita, siamo compaesani, cresciuti insieme sulla stessa via, in un paesino che conta poco più di una cinquantina di anime durante l’inverno… Luca, il nostro bassista, è l’ultimo entrato nella band. Ci conoscevamo da anni, soprattutto artisticamente…Gli avevamo già fatto la corte in passato…Poi è arrivato il momento del matrimonio, ora, ambientatosi così bene, si merita la cittadinanza onoraria!

Quando e perchè avete deciso di chiamarvi così?

Hotel Monroe è un luogo/non luogo ideale…è nato per gioco nel 2013, quando abbiamo preso la decisione di iniziare a scrivere canzoni inedite (dal 2005 infatti facciamo musica, ma prima erano solo cover). Abbiamo scritto una vera e propria storia su questo nome ma vi evitiamo il papiro…C’è tutto sulle nostre pagine online comunque (ridono).

Raccontatemi un po’ com’è stato l’incontro con quello che poi è diventato il vostro produttore, Roberto Drovandi, il bassista di una grande band italiana come gli Stadio. Quanto è stato importante per voi?

Eravamo rientrati da poco dal viaggio di cui ti abbiamo parlato e per una serie di coincidenze ci siamo trovati a casa di Roberto per parlare del nostro progetto. Senza voler essere politicamente corretti questo incontro è stato Fondamentale!! Avevamo numerose idee e pre-produzioni quando ci siamo conosciuti, era un guazzabuglio musicale. Roberto è riuscito ad estrapolare i singoli e da lì gli altri pezzi che avrebbero formato il disco. Era come se avesse già davanti le canzoni finite…Quando ci spiegava le idee che aveva avuto, era lampante il fatto che lui le canzoni le aveva già tutte in testa!! Poi, grazie alla sua enorme esperienza e conoscenza musicale, abbiamo portato avanti un programma di preparazione live che ora ci permette di portare il disco in concerto, talvolta con sonorità migliori rispetto al disco!!

Quali sono gli artisti che più hanno influenzato la vostra carriera musicale?

Poco dopo la nostra formazione iniziale ci siamo messi a fare cover dei Negrita che ci hanno accompagnato per diversi anni…Non possiamo non citare poi altri grandi nomi come Litfiba, Negramaro…Ci ispiriamo tanto a sonorità anglosassoni come Muse, Arctic Monkeys, Coldplay…Se guardiamo al passato Led Zeppelin, Deep Purple e vabbè…Ne abbiamo troppi!!

Quant’è difficile emergere in un mercato che, grazie o per colpa dell’avvento del digitale, dove tutti possono farsi conoscere, è quasi saturo di artisti?

Negli ultimi anni c’è stata una vera e propria rivoluzione. Tante le nuove proposte e le tante realtà interessanti…Il problema è sempre lo stesso: è come mettere una portaerei nel Lago Maggiore. Si, sta a galla, ma non riesce a muoversi…La proposta è talmente vasta che è davvero difficile arrivare a far sentire la nostra voce…Ma è anche il bello di questo mestiere…Ogni giorno è una “guerra”!

Cosa vi piacerebbe ricevere dal mondo della musica?

Quando il pubblico percepisce il lavoro e l’ostinazione che sta dietro ad ogni cosa che fai, quello è impagabile!! L’energia dei “nostri fan” è la nostra linfa vitale, senza la quale non saremmo qui a parlare oggi!! Sembra paradossale ma una grande energia l’abbiamo assorbita suonando presso l’Istituto Penitenziario della nostra città (Parma). Il pubblico era in totale delirio ed è stato fantastico!

Quali sono i vostri programmi futuri? Concerti? Nuovi dischi in arrivo?

Siamo in giro da diversi mesi per festival e locali. Accompagniamo come band ospite il famoso contest Rock Targato Italia e in ultimo, suoneremo in diversi Istituti penitenziari lungo lo stivale…Abbiamo in programma un nuovo singolo (con videoclip) e…

Volete salutare e dire qualcosa ai lettori di questa intervista e a chi verrà a vedervi dal vivo?

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MARCO PRITONI

Band:
Voce: Roberto Mori
Chitarre: Enrico Manini
Sintetizzatori, Programmazione, Chitarra, Cori: Nicola Pellinghelli
Basso: Luca Sardella
Batteria: Marco Barili

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