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GUIDOINARTEROBERTO – Intervista al cantautore

GUIDOINARTEROBERTO – Intervista al cantautore

Il primo è il suo nome, il secondo un omaggio all’ex calciatore Baggio. Romano, ma milanese di adozione, con la sua vecchia band “le Riserve” ha pubblicato due album e vinto il concorso Emergenza Italia nel 2013 che lo ha portato a suonare anche in Europa, al “Lido” di Berlino.

Pronto ciao, sono Leonardo DeLarge di TuttoRock.
Ciao Leo, scusa per prima in realtà si era chiusa la chiamata perché il cellulare era scarico.

Tranquillo, che mi racconti? Hai trovato un modo per vincere la noia e la paranoia?
Guarda il primo lockdown l’avevo vissuto a dir la verità bene perché mi aveva messo in una situazione di pausa che mi ha permesso di ultimare il disco con calma come si deve, quindi paradossalmente sembra brutto dirlo ma sono stato bene, ho rimesso in ordine un po’ di roba, adesso sto uscendo pazzo, voglio uscire e suonare.

Il paradosso è che questi lockdown capitano sempre nella bella stagione. Guido come posso chiamarti il nome d’arte Guidoinarteroberto è troppo lungo. Di solito come ti chiamano?
Mi chiamano tutt’intero o solo Roberto, bo si divertono.

E io ti chiamo Guido, allora Guido partiamo dalle domande, la scrittura dei tuoi brani la preferisci autobiografica o ti ispiri a fatti di terzi a cui ti senti legato?
Allora guarda, bella domanda, è tutto legato un po’ all’ispirazione del momento non c’è una regola precisa, c’è sempre qualcosa di tuo nei pezzi e qualcosa magari che vedi ma che ti piacerebbe fare, ma io sono abbastanza personale quindi tratto principalmente esperienze del mio cerchio, del mio mondo, mi piace sviscerarle. Mi reputo più un cantautore che autore, mi piace toccarla la cosa. Sicuramente è uno sfogo, una cosa che ti libera e aiuta, un antidepressivo, un tranquillante.

Ti capisco perché anch’io suono e mi è capitato di scrivere qualcosa, brani di sfogo, protesta o di esperienze personali. Guido, la tua canzone di stampo punk “Romantico” che trainerà sicuramente il disco in uscita, com’è nata?
Allora anzitutto grazie per “il traino”, allora “Romantico” anzitutto è un temine demodé una parola che attualmente ti mette in imbarazzo perché poco usata ma per me è molto rock’n’roll mi piaceva questo contrasto: il significato dolce della parola abbinato a un testo invece molto passionale, più erotico e diretto, da lì è nato il testo veloce e diretto. Sono contento che sia il primo singolo perché rappresenta il disco.

A proposito di dischi ti ricordi qual è stato il primo disco che hai acquistato e l’ultimo?
Allora l’ultimo è stato, fammi pensare, quello di Bugo quello dell’anno scorso dove c’è “Sincero”, il primo sicuramente era uno di Bruce Springsteen, è stato…fammi pensare… Tunnel of Love!

Ah, capito, dove in copertina c’è lui in piedi in giacca con le mani in tasca e la cravattina strana.
Esatto, esatto, bravo, è stato il disco che mi ha fatto innamorare di Springsteen, anche se l’album non è uno dei suoi migliori. È stato il disco che mi ha fatto prendere in mano la chitarra per imparare i brani che mi piacevano di più, mi ha aperto tutto questo gioco che porto avanti da anni, quello della musica. Mi ricordo il mio compagno di banco delle medie che suonava in una band rock’n’roll, e io lo vedevo come un mito, dicevo “cavolo voglio diventare così anch’io un giorno”.

Guido ti faccio una domanda in cui ti chiedo di prendere posizione, ma lo faccio anch’io. Siamo al tramonto dell’ultima edizione del festial di Sanremo. Cosa ne pensi della vittoria dei Maneskin e del personaggio più indiscusso Achille Lauro? Io credo che loro non abbiano spessore, non fanno rock sono un prodotto sfornato da un talent insomma qualcosa pensata a tavolino per vendere, il glam di Lauro è qualcosa di già visto, inoltre pensato con poco gusto, il messaggio che trasmette la sua musica è corrotto e malsano, promuove qualcosa di sbagliato, penso.
Allora, sui Maneskin, mi piacciono, sono un prodotto che funziona non mi fanno dire “questi mi stanno sulle balle” la cosa che stona è che quando penso al rock’n’roll penso a qualcosa che disturbava che la gente vestita per bene, una musica malvista perché dava un messaggio molto popolare che stonava, era ed era proprio questa la parte rivoluzionaria. Loro fanno qualcosa che è per tutti, hanno poco di rock’n’roll a parte qualche chitarra distorta, ma è un mio parere. Per Achille Laura dico che mi piace il personaggio, perché comunque è appariscente in modo simpatico, e mi piace che faccia una musica diversa che riprenda un po’ di rock. Non ci vedo l’aspetto rivoluzionario in lui, lo faceva anche Renato Zero e cantava bene, ma non lo dico con cattiveria, lui tecnicamente è un cantante debole, credo. Però mi sta simpatico, lo ascolto con piacere.

Quindi un brano con lui lo faresti volentieri?
Ah, sì assolutamente, è un personaggio che mi sta simpatico.

Guido progetti futuri?
Allora il disco esce il 23 aprile, 11 tracce circa, il 9 aprile esce il terzo singolo e i progetti sono incrociare le dita in modo tale da tornare sul palco, non amo tanto i social a me piace andare nel locale e suonare. Aspetto con ansia quello.

In che formato uscirà il tuo disco?
In realtà sono ancora indeciso se chiudere le copie fisiche come cd o i vinili, perché sono un appassionato e mi piacerebbe molto, ne stiamo discutendo in questi giorni con l’etichetta. Perché anche il cd a me piace, in quanti amante del fisico. Mi piacciono i cd, vinili, sfogliare le pagine dei libri.

Anch’io la penso esattamente così, il cd lo puoi ascoltare ovunque, in casa a palla mentre fai la doccia, in auto in viaggio, lo presti ad amici…
Vero, il cd prestato è bellissimo.

Che poi non torna più indietro, ma questa è un’altra storia.
Ahahaha, è vero il cd prestato che non torna indietro è fantastico.

Guido cosa vuoi dire come lascito a chi leggerà quest’intervista?
Dico di andare a dare un’occhiata al singolo e video che è uscito, e di darmi una o due tre chance se poi le canzoni non vi piacciono cambiate canale.

Mah io chiederei undici chance visto che i brani sono undici. Perché a volte anche uno può stravolgere tutto.
Ahahahah, è vero è vero, cavolo una su undici vi piacerà.

Per le restanti c’è sempre tempo per farsele piacere. Grazie del tempo Guidoinarteroberto.
Grazie a te mi sono divertito tanto!

LEONARDO DeLARGE

Band:
Voce: Guidoinarteroberto

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