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GARRETT KATO – Il nuovo EP “N. Hemisphere”

GARRETT KATO – Il nuovo EP “N. Hemisphere”

garrett kato

In occasione dell’uscita del nuovo EP “N. Hemisphere”, prevista per il 28 agosto, che segue il precedente EP “S. Hemisphere” uscito lo scorso marzo, ho avuto il piacere di intervistare Garrett Kato, cantautore canadese di base in Australia.

Ciao Garrett, benvenuto sulle pagine di Tuttorock, prima di tutto so che la situazione pandemica in Australia è di nuovo brutta, tu come stai?

Ehi ragazzi, grazie per ospitarmi. La situazione non è così male dove vivo a Byron Bay, ma Victoria è stata colpita duramente da una seconda ondata. È un momento in cui dobbiamo essere grati anche per le cose più semplici della vita, come l’acqua e un tetto dove ripararsi. Ho scoperto che ciò aiuta a vedere meglio le cose in prospettiva.

Parliamo del tuo nuovo EP “N. Hemisphere” (P.S. mi piace molto) che uscirà il 28 agosto e che seguirà “S. Hemisphere” uscito lo scorso marzo. Com’è nata l’idea di dividere queste uscite in due EP?

Prima di tutto grazie per averlo ascoltato. Inizialmente sono partito con la scrittura di due racconti; prima dell’Australia e dopo l’Australia. Credo che la mia vita sia stata divisa in due, quindi aveva senso pubblicare le canzoni seguendo quei due capitoli.

Sei contento di come “S. Hemisphere” sia stato accolto dalla critica e dalla gente?

Sì, molto. Ho avuto la fortuna di scrivere e registrare una canzone con la mia amica Julia Stone e inserirla nel disco, sono orgoglioso di questo e onestamente cerco di non pensare troppo alla critica.

Quando è stato il momento in cui hai deciso di lasciare il Canada e trasferirti così lontano e perché?

Intendevo lasciare il Canada per l’Australia solo per tre mesi, sono partito con una borsa di vestiti e non avevo idea di cosa avrei fatto o dove sarei finito. Sono passati dieci anni da quando me ne sono andato e da allora ho messo su famiglia e comprato una casetta, la vita è così imprevedibile.

Rifaresti questa scelta? 

La rifarei, è stata la decisione migliore che abbia preso nella mia vita. Anche la più spaventosa.

Quanto ti manca l’emisfero in cui sei nato?

Lo scorso Natale sono tornato dalla mia famiglia, mi è piaciuto molto, la neve, i festeggiamenti, vedere i miei genitori, i miei fratelli e mia sorella, queste sono le cose che mi mancano di più. Se potessi, trasferirei tutta la mia famiglia a Byron e vivremmo tutti in un’enorme fattoria.

Apprezzo molto i video che accompagnano “‘Moon”, “It’s Easier When You’re Standing There” e “Permanently”, sono tue le idee? Chi li ha realizzati?

I fantastici video che hai citato sono stati realizzati da Andrew Colin Beck. Lui vive in America e crea questi mondi unici in cui vivono le mie canzoni. Di solito gli fornisco immagini, sentimenti o stati d’animo e lui li mette insieme meglio di quanto io possa immaginare.

Per chi non ti conosce, puoi raccontarmi qualcosa della tua formazione musicale e quali sono gli artisti del passato e quelli del presente che più apprezzi?

Beh, ho suonato in gruppi heavy metal al liceo, poi mi sono diplomato e ho iniziato a scrivere canzoni folk. Durante quel periodo sono andato alla scuola di ingegneria audio e ho imparato a lavorare negli studi di registrazione. Ho lavorato con i produttori per circa 5 anni, poi ho iniziato io stesso a produrre. I miei gusti musicali sono molto vasti, da Duke Ellington ai Deftones e tutto il resto. Amo tutta la musica, a patto che sia onesta.

Quando hai capito che la musica sarebbe diventata un lavoro per te?

La prima volta che suonai per strada a Byron Bay guadagnai 300 dollari in mezz’ora e capii che potevo costruire qualcosa, prima di quel momento la musica era solo la mia cosa preferita da fare.

Quanto ti manca suonare dal vivo?

Sembrerà strano, ma è passato così tanto tempo che ho quasi paura. Mi manca, ma ho quasi dimenticato come ci si sente a connettersi con le persone in quel modo. Spero che ritorni, come ogni relazione, con la stessa gioia.

C’è un posto in cui non hai mai suonato e dove ti piacerebbe farlo?

Un giorno mi piacerebbe suonare a Roma, è una città che ho sempre voluto vedere, sono un grande nerd della storia. Suonare musica in un luogo così ricco di cultura sarebbe un privilegio per me.

Qual è il tuo concerto che ricordi con più piacere?

L’anno scorso sono stato in tour in Europa con la mia amica Riley Pearce e abbiamo suonato al Paradiso di Amsterdam. Amo quella città e lo show è stato magico.

Grazie mille, vuoi dire qualcosa ai lettori di questa intervista?

State al sicuro, prendetevi cura l’uno dell’altro e sostenete la scena musicale locale.

MARCO PRITONI

** ENGLISH VERSION **

On the occasion of the release of the new EP “N. Hemisphere”, scheduled for August 28, which follows the previous EP “S. Hemisphere” released last March, I had the pleasure of interviewing Garrett Kato, Canadian-born, Australia-based singer-songwriter.

Hi Garrett, welcome on the pages of Tuttorock, first of all, I know that the pandemic situation in Australia is bad again, how are you?

Hey guys thanks for having me. Yeah it’s not too bad where I live in Byron Bay, but Victoria is getting hit really hard with a second wave. I feel it’s really a great time be thankful for even the simplest things in life, like water and shelter. I find it helps to keep things in perspective.

Let’s talk about your new EP “N. Hemisphere” (P.S. I like it very much), which will be released on August 28th, and which follows “S. Hemisphere” released last March. How come the idea of dividing these releases into two EPs?

Firstly, thank you for listening to it. Initially I had two narratives I was writing with; before Australia and after Australia. I guess my life has been in ways split in two so it made sense to release the songs like how the chapters in my life unfolded.

Are you happy with how “S. Hemisphere” was received by critics and people?

Yes very much. I was lucky enough to write and record a song with my mate Julia Stone and feature it on the record. I’m proud of it and I honestly try to not think about the critics too much.

When was the moment when you decided to leave Canada and move so far and why?

I was only meant to leave Canada for Australia for three months. I left with a bag of clothes and had no idea what I was going to do or where I would end up. It’s been ten years now since I left and since then I have started a family and bought a little house. Life is so unpredictable.

Would you make this choice again?

I would, it’s the best decision I’ve made in my life. Also the scariest.

How much do you miss the hemisphere where you were born?

Last Christmas I went back with my family. I loved it, the snow the festivities and seeing my parents, brothers and sister. These are the things I miss most. If I could I’d move my whole family over to Byron and we’d all live on a huge farm.

I really appreciate the videos that accompany “‘Moon”, “It’s Easier When You’re Standing There” and “Permanently”, are your ideas? And who made them?

The amazing videos were made by Andrew Colin Beck. He’s based out of America and makes these unique worlds that my songs live in. Usually I give him images or feelings or moods and he puts it together better than I imagined.

For those who don’t know you, can you tell me something about your musical education and who are the artists of the past and those of the present that you most appreciate?

Well I played in heavy bands in high school then graduated and starting writing folk songs. During this time I went to audio engineering school and learned how to work in recording studios. I worked with producers for about 5 years, then started producing myself. My musical taste is so vast, from Duke Ellington, to the Deftones and everything in-between. I love all music, as long as it’s honest.

When did you understand that music would become a job for you?

It was the first time I went busking in Byron Bay. I made $300 in a half hour and realised there was something I could build on. Prior to that moment it was just my favourite thing to do.

How much do you miss playing live?

This is going to sound strange, but it been so long I’m almost afraid of it. I do miss it, but I almost forget what it feels like to connect with people in that way. I’m hoping it comes back like any relationship with the same joy.

Is there a place where you’ve never played and where would you like to do it?

I’d love to play in Rome one day, it a city I’ve always wanted to see, I’m a big history nerd. To play music in such a culturally rich place would be a privilege.

What is your concert you remember with more pleasure?

Last year I toured Europe with my friend Riley Pearce and we played at the Paradiso in Amsterdam. I love that city and had a magical show.

Thank you very much, do you want to say something to the readers of this interview?

Stay safe, take care of each other and support your local music scene.

MARCO PRITONI