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Gabriele – Intervista in occasione del singolo “Stanza Nove”

Gabriele – Intervista in occasione del singolo “Stanza Nove”

Dal 14 marzo 2025 sarà disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica “Stanza nove”, il nuovo singolo di Gabriele.

“Stanza Nove” è un brano che nasce dalla sensazione di sentirsi incompresi e dal bisogno di trovare un posto sicuro in cui rifugiarsi. Non è un luogo fisico, ma uno spazio interiore in cui isolarsi dal caos del mondo esterno, permettendosi di dare libero sfogo ai propri pensieri, senza temere il giudizio altrui. In un’epoca in cui siamo costantemente connessi e bombardati da stimoli, è proprio nei momenti di solitudine che possiamo ritrovare noi stessi e comprendere chi siamo veramente.

Commenta l’artista sul nuovo brano: “Scrivere per me è stato inizialmente un modo per far trascorrere il tempo, in pandemia. Poi è diventata un’esigenza, un modo ( forse l’unico) per comunicare , per raccontare agli altri e a me stesso i miei mondi interiori. Molti sono ancora da scoprire. Oggi mi ritrovo qui , con tanti fogli pieni di parole , pronte per essere condivise e vi presento il mio secondo singolo dal titolo ‘STANZA NOVE’ . Ogni mio brano sembra uno dei Puzzle con il quale voglio portare avanti il mio percorso  artistico e sono profondamente grato a tutti coloro che hanno creduto in me e mi stanno sostenendo lungo questa avventura. Questo è solo l’inizio di un percorso lungo appena cominciato!”

Andiamo subito al singolo. Come è avvenuta la genesi?

“Stanza Nove” è nata in modo molto istintivo. Ho scritto il brano in un periodo in cui sentivo il bisogno di isolarmi, di mettere in pausa il caos esterno e ascoltarmi davvero. La scrittura è partita da un’immagine ben precisa: quella di una stanza d’hotel che diventa rifugio, confine e
riflessione. Il resto è venuto da sé, con naturalezza.

“Stanza Nove”. È un luogo fisico o dobbiamo immaginarlo come uno spazio interiore?

Direi entrambe le cose. La stanza nove esiste fisicamente, ma in realtà rappresenta molto di più: è uno spazio mentale, intimo, inaccessibile agli altri. È il posto dove custodisco pensieri, fragilità e verità che non riesco a condividere con nessuno. È la mia zona franca.

Chi è l’artista GABRIELE?

Gabriele è un ragazzo siciliano di 19 anni che ha scelto la musica come linguaggio per raccontarsi. Scrivo e canto da circa tre anni, ma solo da poco ho iniziato a farlo con più consapevolezza. Sono un cantautore che ama mescolare il pop con l’urban e il rap, ma sempre mantenendo l’urgenza di dire qualcosa di vero.

Nella composizione del singolo e comunque nella produzione di Gabriele, chi sono gli artisti che ti influenzano?

Mi ispirano molto artisti come Mahmood per la scrittura, Blanco per l’urgenza emotiva, e Tha Supreme per il modo innovativo di trattare il suono. Ascolto anche artisti internazionali come The Weeknd e Drake, che contaminano il pop con altre sonorità.

Ascoltando il brano, il sound è un elettro pop veloce. È questo lo stile musicale di Gabriele?

Diciamo che è una delle sfumature di quello che faccio. Amo cambiare pelle a seconda di ciò che voglio raccontare. Stanza Nove aveva bisogno di una spinta ritmica, quasi frenetica, che rispecchiasse il contrasto tra mondo esterno e rifugio interiore. Ma non mi piace chiudermi in un
solo stile.

Dopo l’uscita di “Stanza Nove” usciranno altri singoli o c’è un album in costruzione?

Ci sarà sicuramente l’uscita di un nuovo singolo. Stavolta esplorerò sonorità diverse, più funk pop, con un’atmosfera fresca e ritmata. Mi sentirete in una veste un po’ inedita, ma sempre fedele alla mia identità.

Il videoclip di “Stanza nove” è stato ideato e diretto da Dan Dannato. Nelle immagini sono presenti diversi elementi simbolici che richiamano il brano. Uno dei principali è l’orologio a pendolo, che simboleggia il concetto di spazio e tempo, racchiudendo il significato più profondo della canzone. A questo si aggiungono immagini rapide, quasi frenetiche, avvolte da un velo di confusione, che contribuiscono a enfatizzare ulteriormente il mood della traccia.


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