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“E DENTRO SONO BLU” – IL NUOVO SINGOLO DI FRANCESCO ARPINO

“E DENTRO SONO BLU” – IL NUOVO SINGOLO DI FRANCESCO ARPINO

Abbiamo raggiunto Francesco Arpino, talentuoso artista, cantautore e musicista per parlare del suo ultimo singolo “E dentro sono blu“, un brano intenso in rotazione radiofonica dal 1 gennaio ed estratto dal suo album “Canzoni per Alieni“, in uscita per l’etichetta So Music. Il nuovo lavoro annovera anche la collaborazione di importanti musicisti internazionali tra cui Chris Thomas (The Beatles, Pink Floyd, Elton John), Phil Spalding, Phil Palmer e Sean Lennon, coautore insieme ad Arpino di due brani inediti.

Francesco Arpino ha suonato con i B-nice e prima con gli OffSide, band che ha partecipato al Festival di Sanremo 2002 con il brano “Quando una ragazza c’è”, in gara tra i giovani, le nuove proposte. Giovane ma con un già lungo percorso artistico. Dopo quelle esperienze formative e importanti,  Arpino decide di dedicarsi all’attività di arrangiatore, compositore e produttore di studio, aprendo a Roma il suo studio di registrazione “Rock Me Amadeus”. L’artista vanta collaborazioni importanti e notissime, sia nazionali che internazionali, tra cui appunto Sean Lennon, Chris Thomas, Gary Lucas, Phil Spalding, Phil Palmer, Bill Bartell, Mark Owen, The Niro, Steve Forward, Giuliano Sangiorgi, Alessandro Haber, Gatto Panceri, Roberto Kunstler, Alessio Bonomo, Sergio Cammariere, Giusy Ferreri, Danilo Rea, Diana del Bufalo, Irene Fornaciari, Luca Carboni, Paolo Ruffini, Bungaro e tanti altri artisti.
Lo abbiamo raggiunto per parlarci del nuovo singolo, del disco e dei suoi nuovi progetti.

Il brano è scritto a quattro mani con Roberto Kunstler, il tuo nuovo singolo. Come è nata l’idea, qual è il filo conduttore?
“E dentro sono blu” è un pezzo che ho scritto un po’ di anni fa, ero a casa di Roberto Kunstler, in quel periodo scrivevamo molto insieme. Mi mise un foglio in mano con il testo, io presi la chitarra e in 5 minuti creai la melodia e l’armonia come se fossero sempre state scritte nella mia mente e nell’aria…
Il filo conduttore è una storia d’amore conclusa, che ti ha lasciato qualcosa di profondo. Un po’ come un’occasione per capire meglio se stessi. Spesso crediamo che la fine di una storia equivalga a un fallimento, però non è sempre così. Da una cosa ne nascono sempre tante altre.

E’ un pezzo autobiografico, il nuovo singolo?
Sì, una storia d’amore finita che aveva lasciato un segno profondo in me ma anche una crescita interiore.

Come nasce la tua passione per la musica e qual è la tua esigenza narrativa?
Ho iniziato a scrivere a 16 anni e non mi sono più fermato. Scrivo per lo più con il piano e la chitarra; ascolto di tutto, dai Beatles a Dylan, dagli Zombies a Elton John passando per Beethoven e la musica contemporanea.
Le mie canzoni sono pop semplici e commerciali, si parla soprattutto dell’amore in tutte le sue forme, ed è lì che mi piace mettere in gioco il mio talento e i miei sentimenti.

Parliamo di “Canzoni per Alieni”, il tuo primo album in uscita nel 2021. L’album è ricco di collaborazioni importanti, anche con Sean Lennon. Raccontaci come è andata e le tue emozioni:
La data di uscita dell’album ancora non è stata stabilita ma sarà sicuramente prima dell’estate. Il disco contiene 9 brani inediti tra cui Canzoni per alieni, Mayday e questo nuovo pezzo, E dentro sono Blu.
Ci sono diverse collaborazioni internazionali tra cui Chris Thomas, Phil Spalding, Phil Palmer e Sean Lennon appunto, ma le racconterò meglio in occasione dell’uscita dell’album.
Con Sean Lennon abbiamo scritto in passato due brani inediti, mai pubblicati, che saranno presenti nel disco: uno in italiano e uno in inglese. Sean mi è stato presentato dall’amico comune Bill Bartell, leader dei “Whiteflag” e grande amico di Kurt Cobain.

Qual è l’idea comune dell’album?
Comunicare e riportare un po’ di magia e far arrivare al grande pubblico le mie canzoni. Sarà un lungo viaggio perché nulla è facile oggi, ma l’importante è partire.

“E dentro suono blu”, hai già avuto la possibilità di suonarlo live?
Sì, in passato l’ho suonato molto ed è uno dei brani più apprezzati e amati dal mio pubblico.

Un tuo pensiero sulla crisi dello spettacolo e della musica live, in piena emergenza sanitaria
Bisogna stare uniti e creare nuove sinergie e nuove forme di collaborazione. Il mondo ora ha bisogno di un po’ della magia e della spensieratezza che possiamo offrire. Non dobbiamo chiuderci.
Questo ci salverà.

Alessandra Paparelli