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DEPRODUCERS – Intervista alla band

DEPRODUCERS – Intervista alla band

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In occasione del tour, del loro nuovo album, abbiamo avuto il piacere di intervistare la prima band che fa divulgazione scientifica nella scena musicale italiana, composta da musicisti di calibro ed esperienza, e condividere il loro progetto scientifico-musicale qui, con tutti voi lettori. Loro sono i Deproducers, rispettivamente: Vittorio Cosma, gianni maroccolo, Max Casacci e Riccardo Sinigallia. Abbiamo avuto in rappresentanza Vittorio Cosma per questa bellissima ed interessante chiacchierata. Quindi eccovi, le loro parole, la loro esperienza e il loro super progetto!

Prima di tutto benvenuti su Tuttorock, e partendo dal titolo del vostro nuovo album “DNA” e dal concetto con cui è nato, soffermandoci sull’evoluzione, appunto guardandovi indietro nel tempo, come vi siete evoluti, musicalmente parlando, rispetto ai vostri precedenti album ? 

C’è stata una crescita, abbiamo raggiunto un sound ben preciso, perché abbiamo incominciato ognuno a portare un pezzettino delle cose che avevamo nel cassetto, dal prima disco, e c’era già una bella interazione, nel secondo abbiamo incominciato a scrivere insieme e nel terzo abbiamo proprio trovato ognuno i propri spazi, che si possono sentire ma sono sempre partecipati e condivisi anche dagli altri. E’ stato un bel traguardo, abbiamo davvero, come dicevo prima, raggiunto una nostra dimensione che ci interessa.

 

Venite da generi musicali anche molto diversi, con personalità forti, come già raccontato varie volte il prodotto è stato il risultato anche di discussioni approfondite. Avete una divisione di compiti nell’ambito del processo creativo?

Nel senso creativo no, siamo tutti liberi anzi ed è una parte molto bella, perché abbiamo degli strumenti montati, tutto cablato, registriamo e ci lasciamo andare magari suggerendo ogni tanto delle parti, per poi aggiustarle in seguito insieme. L’unica cosa differente in quanto a ingaggio, rispetto a tutti gli altri è la parte dei testi. Prima o anche in assenza degli altri, insieme ad uno scienziato, del capitolo che stiamo facendo in quel momento, incomincio a scrivere delle idee da pubblico, come uno curioso di scienza potrebbe immaginare, e mi chiedo, inserendole, anche domande che creino un legame con il pubblico, perché è importante che sia divulgativo questo spettacolo. Poi la fase finale, è legata allo scienziato che sta a lui dirmi cosa potrebbe andare e cosa no, suggerendo anche degli argomenti da trattare e da fare, la parte testuale, me la gestisco più io, e poi quando arrivo in studio mettiamo sul muro i testi che più o meno si sono decisi, o i capitoli, e lì c’è un’interazione più musicale e artista, in particolar modo poi Riccardo aiuta a mettere le idee in una chiave più artistica e più poetica, sopratutto perché sul palco è lui che molti testi li deve recitare. Poi ci sono altre fasi, per esempio, il mixaggio l’ha fatto Gianni. I ruoli alla fine girano e tutti facciamo tutto.

 

Musica e scienza, unite insieme. Quali sono i punti in comune, principali, tra le due, che vorreste risaltassero di più nei vostri brani?

Il fatto che la musica sia legata alla scienza lo sappiamo già di nostro, si sa è una forma matematica, non ci interessa molto di evidenziare la loro similitudine e il loro legame. Quando qualcuno studia qualcosa è tendenzialmente concentrato sulla parte razionale, se viene invece veicolata l’attenzione ad una parte emotiva che diamo noi con la musica è più facile. Il nostro scopo è più far capire, sia a livello intellettuale che emotivo, i temi di cui stiamo parlando.

Infine, augurandovi buona fortuna per il futuro, c’è una frase di rito che usate come portafortuna prima di ogni live e che vorreste condividere con noi e  i lettori di Tuttorock?

Non abbiamo nessun rito scaramantico, e su questo lato siamo molto razionalisti, sopratutto in un progetto dove la scienza la fa da padrona, però siamo felici di essere stati ospitati da voi e salutiamo con grande calore tutti i lettori di Tuttorock.

 

Ringraziando tutta la band, e il loro staff, vi consigliamo di seguire i DeProducers sui loro social ufficiali, di ascoltare e vivere i loro brani, se possibile anche live, per immergervi completamente in quello che è uno dei progetti più interessanti e belli, ascoltati fino ad ora.

VALENTINA PRIVITERA

Credits: si ringrazia Vittorio Cosma e i Deproducers per la sempre graditissima disponibilità e Fleisch Ufficio Stampa per la gentilissima assistenza.

Band:
Riccardo Sinigallia – chitarra acustica, voce, electronics
Max Casacci – chitarre elettrice, programmazioni elettroniche, percussioni
Gianni Maroccolo – basso, electronics
Vittorio Cosma – pianoforte, sintetizzatori, chitarra acustica, percussioni

https://www.tuttorock.com/deproducers-dna-e-il-nuovo-lavoro-in-uscita-oggi-in-collaborazione-con-airc/ 

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valentina.privitea.deproducers.ge . 2 2 19 9

DNA è la nuova Opera originale dei DEPRODUCERS in collaborazione con AIRC – da 50 anni principale polo privato di finanziamento della ricerca sul cancro in Italia – ed il prezioso intervento del filosofo Telmo Pievani che, assieme a Vittorio Cosma, ha scritto i testi raccontati dal vivo dalla voce narrante dello stesso Telmo Pievani e da Riccardo Sinigallia.  Grazie a brani musicali inediti, immagini suggestive e ad una scenografia costruita ad hoc, una conferenza scientifica diventa uno spettacolo live insolito, coinvolgente ed appassionante rivolto ad un pubblico eterogeneo amante della Musica e delle origini della vita. L’Opera è presentata in CD (digipack, formato speciale 17×17), Vinile (doppio, numerato, 180gr), file digitale e come spettacolo live. Lo spettacolo (durata di circa 70’) è composto da 8 ‘capitoli’ ciascuno dedicato ad un tema. Un percorso coinvolgente per raccontare la scienza della vita attraverso musica, immagini e parole. Un viaggio che accompagna il pubblico alla scoperta di alcuni dei temi più affascinanti con cui l’uomo si sia mai confrontato nella sua evoluzione e che ha l’obiettivo di sottolineare l’insostituibile ruolo della ricerca scientifica per rendere il cancro sempre più curabile. Lo scienziato Telmo Pievani, in veste di ‘narratore’, affianca i musicisti sul palco come ‘front-man’ e, simultaneamente, su schermo gigante scorrono le immagini evocative di Marino Capitanio.