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CRONOTH – Intervista al one man band black metal italiano

CRONOTH – Intervista al one man band black metal italiano

Cantante e chitarrista del Gorepest, Cronoth si dedica stavolta alla sua carriera da solista come one man band. Con “Uncrowned King”, il suo album uscito per Nova Era Records, cerca di dire quello che non può con la sua band e di seguito il resoconto dell’intervista.

Ciao e ben venuto su Tuttorock. Presentati ai nostri lettori
Ciao a tutti, sono Cronoth, chitarra+voce nei Gorepest e polistrumentista nel mio solo project omonimo!

Perché il nome Cronoth?
È in parte un tributo all’immortale Cronos dei Venom, con l’aggiunta del TH finale che fa molto Black. E poi mi piace come suona, ahah.

Perché one man band e non una band vera e propria?
Innanzitutto perché una band vera e propria ce l’ho già, i miei Gorepest sono un power trio avviato e ben collaudato. Il progetto solista è nato principalmente da un esubero di materiale che non poteva trovare spazio nella band principale, condito poi dalla sfida personale che comporta essere una one man band (occuparsi di tutti gli strumenti, testi, registrazione, mix e master, promozione, eccetera).

Come sono nati i brani di “Uncrowned King”?
I brani sono nati in maniera molto veloce, tra maggio e luglio del 2019. Ho avuto un picco creativo incredibile che si è concretizzato in 7 brani inediti con una vena più grezza e primordiale della direzione che avevano intrapreso i Gorepest, quindi creare un solo project mi è parso come il modo migliore per non lasciare quei pezzi a prender polvere per sempre.

Il significato dei testi e del titolo del cd?
“Uncrowned King” è un tributo al Black Metal e a tutti coloro che lo sostengono con la fiamma della loro passione, in particolare le band underground che portano avanti i loro progetti con dedizione anche in uno dei periodi di minore popolarità del Metal come questo. Nei miei testi affronto argomenti diversi, ma se dovessi trovare un filo comune direi l’emancipazione dai dogmi e lo sviluppo del pensiero critico.

Quali sono le tue influenze musicali che poi ti hanno portato al black metal?
Musicalmente nasco dal Thrash, da tutti quei gruppi come Megadeth, Testament e Annihilator che mi hanno sempre stregato con le loro parti di chitarra. Piano piano sono passato al Death Metal con i Cannibal Corpse, i Deicide e i Death, ampliando sempre di più le proposte fino ad arrivare al Black. Il primo disco Black che ho sentito è stato “Panzerfaust”dei Darkthrone, e la prima volta l’ho tolto dopo due pezzi, ahah. Dovevo ancora farci l’orecchio…

Quando questa pandemia finirà e si potrà suonare nuovamente dal vivo, hai in programma qualche data? Avrai una band con te?
In teoria il disco avrebbe dovuto avere un release party, che ovviamente non si è potuto fare. Spero di poter recuperare tutto il tempo perso facendo quintali di date, suonare live è in assoluto la cosa che mi piace di più fare!! Non porterò nessun musicista con me sul palco, il mio setup live comprende solo me (chitarra e voce) e una drum machine!!

Come vedi la scena metal italiana odierna, sia black che in generale?
La vedo appesantita da un numero sempre crescente di band e sempre calante di pubblico. Purtroppo è sempre la stessa storia, c’è poco interesse per chiunque non siano i soliti nomi grossi nonostante non manchino le proposte valide, anche se devo dire che sono molte meno di quelle che ci si potrebbe aspettare.

Quale è il messaggio che vuoi dare con la tua musica?
Vorrei spingere l’ascoltatore a capire che le cose sono spesso più complicate e sfaccettata di come le si fanno passare, vorrei sottolineare l’importanza di coltivare le proprie passioni, il tutto mentre si ascolta del buon metallo nero!!

Hai delle aspettative da questo album?
Vorrei che venisse ascoltato e capito, inquadrato come un prodotto onesto che è frutto al 100% di me e della mia competenza in un dato periodo di tempo. Spero che vi piaccia e vi spinga a bruciare alta la fiamma delle vostre passioni!!

Chiudi l’intervista come vuoi, un messaggio per entrare nel tuo mondo musicale.
Grazie per lo spazio dedicatomi. Voglio ringraziare chiunque abbia letto questa intervista, chiunque abbia apprezzato i miei lavori e chiunque contribuisca a tenere ancora accesa la fiamma del Black Metal Underground, anche in uno dei periodi più bui del genere in termini di popolarità. UNCROWNED KING è dedicato a tutti voi!!

FABIO LOFFREDO