Now Reading
CAMILLA – L’esordio discografico con “Valentina”

CAMILLA – L’esordio discografico con “Valentina”

Ho avuto il piacere di intervistare Camilla, giovanissima cantautrice che fa il suo esordio sulle scene con “Valentina”. Camilla Conte, in arte Camilla, è una giovane cantautrice italo-cubana classe ‘99 nata in provincia di Milano. Affascinata dal mondo dell’arte a 360°, si appassiona allo studio del disegno, della danza, del canto, e attualmente è iscritta al corso di arti spettacolo ed eventi culturali dell’Università IULM di Milano. Dopo diverse ricerche stilistiche e musicali, trova la sua dimensione nell’urban pop con sfumature di black and soul.

Ciao Camilla, benvenuta su Tuttorock, come va in generale per te questo periodo?

Ciao Marco, piacere! Sto bramando la zona gialla, comunque tutto bene, sono contenta per questo mio primo singolo e sono già pronta per il prossimo.

Parliamo un po’ di questo tuo brano d’esordio, “Valentina”, uscito circa un mese fa, che riscontri hai avuto?

Per il momento tutti positivi, anche il video sta andando abbastanza bene. Sono contentissima e devo dire grazie anche ad Arianna Del Ponte.

Il brano è stato prodotto da Sveno Fagotto, com’è nata questa collaborazione?

Stavo facendo uno stage per l’Università in una casa discografica in centro a Milano, in quel periodo avevo finito di fare musica, non ne trovavo più il senso, non avevo più un produttore e non sapevo più cosa fare. Lui si è presentato come producer, ha proposto alcuni artisti che aveva prodotto, io gli ho rubato l’indirizzo e-mail e in seguito gli ho scritto.

Quando hai scritto il brano e com’è nato?

Il brano parla di un appuntamento che ho avuto con una ragazza un annetto fa, l’ho scritto verso ottobre/novembre, quando ho incontrato Sveno. Stavo guardando le storie su Instagram, mi è apparsa quella di questa ragazza che ho poi conosciuto e ancora seguo, anche se ci siamo un po’ perse di vista, mi è tornato in mente tutto quell’appuntamento e mi è venuta l’idea di raccontarlo.

Come mai hai scelto il nome Valentina come titolo?

Innanzitutto, secondo me, Valentina è un nome stupendo, romantico, forte, ha carattere, è bello strong. Mi sono detta, perché no, ci stava.

È stata tua anche l’idea del video?

Inizialmente avevamo pensato ad un video normale con il testo a tempo, poi mi sono detta, ma no, è il mio primo singolo, chi ascolta la canzone magari vuole capire chi sono e che faccia ho, allora abbiamo pensato ad un video tranquillo in studio, con io che canto al Mob Sound Studio di Milano e con alcuni flash in bianco e nero in cui ci sono io mentre scrivo il testo. È nato un po’ a caso in una serata mezza alcolica (ride – ndr).

Seguiranno altri singoli o stai lavorando ad un disco?

Bella domanda, probabilmente procederò con altri singoli, tanto ho comunque tempo per cambiare idea. Sto appunto lavorando ad altri due singoli in uscita prossimamente poi si vedrà se fare un EP o addirittura un LP.

Quando è scattata in te la scintilla che ti ha fatto intraprendere la carriera di cantautrice?

Ho sempre studiato canto, l’ho fatto per 9 anni, poi ho deciso di smettere perché ormai non mi dava più la stessa felicità che mi dava cantare le mie canzoni. Dal momento in cui ho preso questa decisione ho scritto il mio primo brano e ho capito che era quello che volevo fare. È una cosa che avevo in mente da anni ed è difficile togliere dalla mia testa le mie convinzioni.

Sei uscita in un periodo di incertezza, con la pandemia che ha colpito particolarmente il mondo della musica.

Il periodo era sì difficile ma per me era quello giusto. Prima di tutto sentivo che dovevo uscire in questo momento perché Valentina era pronta da mesi, abbiamo aspettato tanto e abbiamo deciso di pubblicarla ora. Comunque, per quanto riguarda i cantanti emergenti, il momento per fare uscire un brano è sempre difficile.

So che tu studi l’arte a 360 gradi, hai in mente, quando si potrà tornare a suonare dal vivo, qualche spettacolo che tocchi altre forme d’arte oltra alla musica?

Al momento mi sto concentrando molto sia sulla musica che sull’Università, quindi non mi sono ancora guardata in giro in quel senso. Però, perché no, sono comunque una che va sempre a vedere mostre, sono un po’ una fanatica dell’arte.

Quali sono gli artisti che più hanno influenzato il tuo modo di fare musica?

Ti potrei fare una lista lunghissima, ascolto tanti cantanti di tanti generi diversi. Per l’influenza a livello sonoro ti dico sicuramente Amy Winehouse e Nina Zilli, per quanto riguarda la scrittura, invece, con il mio vecchio producer avevo iniziato facendo trap, era però più una cosa obbligata che altro, ho quindi ascoltato tantissime cose provenienti dal mondo della trap e del rap.

Qual è il tuo sogno musicale più grande?

Questo non me l’aveva ancora chiesto nessuno, fammici pensare un attimo. Vado molto a step, quindi appena raggiungo un obiettivo ne ho subito un altro. Per il momento, la cosa che ritengo per me più importante è arrivare a più persone possibili con la mia musica, poi sicuramente cambierò idea (ride – ndr).

Tu che sei cresciuta a Milano, pensi che per emergere il luogo dove uno risiede sia indispensabile oggi oppure con internet che la fa da padrone non è poi così importante?

Penso che, se comunque hai qualcosa da dire, non importa dove sei, cosa fai, cosa studi, con chi giri. Con internet, vedi me, è molto più facile, io non ho nessuna major che mi supporta, ho pubblicato da sola il mio singolo, quindi veramente dire grazie ad internet. Poi, comunque, tutto dipende sempre da te.

Grazie mille per il tuo tempo, vuoi aggiungere qualcosa per chiudere questa intervista?

Grazie a te! Speriamo in un’altra intervista futura, ciao!

MARCO PRITONI