Dialogo con … AMARTI


Incontrai Martina Alberi, in arte AMarti, alle audizioni del festival Musicultura. Mi colpì favorevolmente la sua voce: se avessi fatto parte della giuria, avrei insistito tanto per vederla vincitrice, in ragione dei suoi testi, della sua musica indie-folk onirica, del suo magnetismo sul palco, e ovviamente della sua voce. Forse, pensai, il pubblico non è pronto, talmente abituato ai ritornelli svuotati di qualsiasi logica, e imbevuto di melodie “copia-e-incolla” e voci con l’autotune … Mi tornò alla mente quando, nel film “Ritorno al futuro”, Marty McFly provava ad eseguire “Johnny B. Goode” tre anni prima che fosse composta da Chuck Berry, e aggiungeva: “Penso che ancora non siate pronti per questa musica…”. Noi siamo pronti, invece, e ascoltiamo attenti Martina, reduce dal live al “Petite Arquebuse” di Forlì.
Se avessi la macchina del tempo, c’è un luogo, un’epoca in cui troveresti ispirazione?
“Non ho un tempo e un luogo specifico in cui tornerei. L’ispirazione viene dalla capacità di connettersi con se stessi, ad una sorta di anima universale, dove tutto già esiste, almeno per me. E’ uno stato, più che un tempo ed un luogo. Direi, però, che la natura ed il mare hanno un bel po’ da offrire in termini di ispirazione. Intorno a noi, comunque, anche al giorno d’oggi, quando si sente la necessità, ci sono molti altri strumenti: per esempio, tramite la tecnologia possiamo ascoltare musica proveniente da ogni parte del mondo”.
Cos’è per te l’empatia?
“Credo che l’empatia sia la capacità di essere umani. Comunicare con un profondo senso di verità, che, in quanto tale, “comprende” l’altro, cioè lo rispetta. Si diventa empatici, man mano che si porta amore ad ogni propria fragilità e si diventa coscienti di se stessi. Solo così non si naufraga nel dolore dell’altro, proiettando il proprio. L’empatia è equilibrio”.
Credi nelle competizioni musicali?
“Intendi se hanno senso per me i contest musicali? Direi solo in una prospettiva. Quella di cogliere un’opportunità per mettermi in gioco. Preferisco sempre ambienti e situazioni di mera condivisione piuttosto che quelli competitivi. In fondo la musica nasce da emozioni e si diffonde nell’aria per essere condivisa. Questo è il suo spirito profondo, che non si sposa affatto con la competizione. Tuttavia, se ci si focalizza solo sulla musica e sulla sua sacralità, anche in un contest, la competizione non avrà alcuna importanza”.
C’è una particolare ora del giorno in cui ami scrivere?
“Quando l’emozione è troppo forte e deve trovare una penna”.
Quale arte, oltre alla musica, salveresti, se fossi costretta a scegliere?
“La pittura”.
Cosa consiglieresti ad una/un giovane artista debuttante?
“Segui il tuo istinto musicale, vai sempre avanti, ma pondera le tue scelte in base a quell’istinto, solo così emergerà l’unicità del tuo essere. Circondati di persone che davvero e sinceramente sostengono l’artista che è in te, e non dare peso a chi non crede in te, o a chi ti lusinga”.
Riflettendo sul nome d’arte che Martina ha scelto per se stessa, vi lascio con un pensiero del mistico indiano Osho (Osho Rajneesh): “Ama te stesso. Devi essere gentile con te stesso: perché è solo attraverso l’amore che la trasformazione avviene”.
Prossime date:
6 marzo: ROVIGO, “Hops”.
8 marzo: FAENZA, “Piccadilly” (evento MEI per la giornata delle donne).
9 aprile: BOLOGNA, Teatro “Mazzacorati”.
Biografia
Amarti è un nome che racchiude in sé le iniziali di Martina Alberi ed implica l’atto di Martina di donarsi “A” se stessa, tramite la musica, la poesia e il disegno. La ricerca della musica come trasformazione di stati d’animo per la guarigione inizia timidamente in Scozia, a Glasgow, per poi trovare piena fertilità in Italia al rientro nel suo paese d’origine, Porto Garibaldi, nel 2020. Il gusto dream-folk popolare che ne è derivato l’ha condotta con il brano “Pietra” all’arena Sferisterio maceratese, fra gli 8 finalisti di Musicultura 2023. Ha recentemente cantato al “Fe-stival Days” di Ferrara, durante la serata dedicata a Cristina Donà, e ad “Imola in Musica”.
Band:
Voce, chitarra: Martina Alberi
Piano, synth, fisarmonica: Maria D’Errico
Polistrumentista: Giulio Verrazzo
www instagram com/amarti.musica
www facebook com/marti.about
Band:
Voce, chitarra: Martina Alberi
Piano, synth, fisarmonica: Maria D’Errico
Polistrumentista: Giulio Verrazzo
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