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Zucchero “Overdose d’amore” – Torino 26.06.2025

Zucchero “Overdose d’amore” – Torino 26.06.2025

ZUCCHERO “Overdose d’amore” @ Stadio Olimpico Grande Torino 26-6-2025

La sera del 26 giugno 2025, ci siamo incontrati con alcuni amici al bar Gran Torino, per sentire suonare uno di loro, quello che sa suonare fra noi, quello che fin da piccolo ha sempre fatto della musica, la sua passione e la sua vita, il nostro amico di sempre Adelmo Fornaciari, che tutti chiamano Zucchero.

Ma torniamo a noi e alla nostra serata fra amici. È inutile raccontarvi per filo e per segno il concerto di questo nostro amico, anche perché lo conosciamo bene, lui è proprio uno che non si risparmia!

Il suo pubblico? Una platea gremita, nessun posto disponibile, gente di tutte le età, credo, genere e chi più ne ha più ne metta. Tutti ma davvero tutti rapiti dalla musica.

Si, perché, potete chiedere a chi volete, ma il fatto è che tutti, ma proprio tutti sanno chi sia Zucchero; questo amico che ci fa ballare, ridere, scherzare e riflettere senza risultare mai pesante, le cui parole scivolano a volte aspre e amare, ma anche dolci e delicate.

Un’esperienza di musica che ha viaggiato attraverso il tempo e lo spazio per arrivare fino a noi, l’esperienza di un uomo che ama la musica al punto da volerla condivide con “la brava gente, quella che conta” “fossero anche solo in quattro“.

I suoi pezzi sono davvero tanti, e quindi come farli tutti? Impossibile, ma si può provare a farne tanti!

È vero quello che si dice, “i suoi concerti sono sempre gli stessi” ma ad analizzare un po’ meglio, ci si accorge che lo schema è sempre lo stesso ma che i pezzi cambiano di tappa in tappa e capisci che un certo rigore aiuta a fare in modo che in quel breve lasso di tempo si possano eseguire ben 30 pezzi! Una serata davvero intensa anche grazie alle riflessioni profonde ed agli immancabili shottini di metà serata, piccoli sorsi di grandi pezzi, che, se pur brevi ti rimangono dentro, come se li avesse contati per intero.

Concedersi una serata all’ascolto di Zucchero equivale a regalarsi assaggio di una fetta di storia della musica. Un viaggio attraverso il tempo e le sue sonorità che vi lascerà un ricordo unico.

C’è solo una cosa che può non piacere molto a chi passa per la prima volta una serata in compagnia di Zucchero; Il concerto finisce la prima volta, ma poi ricomincia, poi finisce un’altra volta, ma poi ricomincia, una cosa alla quale non si è più abituati. Il bis è una cosa d’altri tempi alla quale soprattutto le nuove generazioni non sono proprio abituate, e al primo accenno di saluto dal palco si scappa via per non beccare il traffico del rientro.

Così lui ama tornare sul palco dopo che ci ha salutati… la prima, la seconda volta, e anche la terza, come fosse un ciclo continuo di addii e ritorni.

Noi instancabili romantici, amiamo credere che tutto questo sia una metafora della vita o, meglio ancora dell’amicizia… gli amici veri a volte si allontanano, ma trovano sempre un modo per ritrovarsi.

Il consiglio a chi vorrà fare questa esperienza di musica è: non abbiate fretta di andar via fin tanto che non sarà rimasto sul palco solo il suo cappello!

GIUSEPPE MERCADANTE

Photoset by AZZURRA DE LUCA


Credits:
si ringrazia Parole e Dintorni per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

https://zucchero.it
https://zucchero.it/tour
https://www.instagram.com/zuccherosugar

SETLIST:

Spirito nel buio;
Soul Mama;
Il mare impetuoso al tramonto salì sulla luna e dietro una tendina di stelle;
La canzone che se ne va;
Ci si arrende;
Blue (sere d’estate);
Partigiano reggiano;
Vedo nero;
Pene;
Una come te;
Il Volo;
Facile;
L’urlo;
Con le mani;
Solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo stress e dall’azione cattolica;
Baila (Sexy thing);
Dune mosse;
Menta e rosmarino;
Un soffio caldo;
Brevi  (Un piccolo aiuto; Come il sole all’improvviso; Il suono della domenica);
Miserere;
Cover: (Jumping Jack fash; Nutbush City limits; Honky Tonk Train blues);
Overdose (d’amore);
The Letter;
Diamante ;
Così celeste;
Per colpa di chi?;
Diavolo in me;
Long as I can see the light;
Chocabeck;
Hey man