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UFOMAMMUT “Spring tour 2018” – Live @ Alchemica Music Club, Bologna 6-4- …

UFOMAMMUT “Spring tour 2018” – Live @ Alchemica Music Club, Bologna 6-4- …

L’avvento della primavera porta distorsioni, si sa, come si sa che all’Alchemica non si disdegna mai un buon piatto caldo di vibrazioni bollenti. La sua posizione strategica, lontana ma facilmente raggiungibile, permette l’emissione di volumi imprevedibili e facinorosi. Il palco permette l’asilo a numerosi pedali effettistici che beepano ancor prima che gli esecutori facciano il loro ingresso sul palco alle 22,30.

Passamontagna e urla distopiche per la guest da Firenze ovvero i gli Hate&Merda Che riscaldano il palco con trepidazione e bagliori acustici. Si lanciano sui propri strumenti con scatti dirompenti dalla resa più che violenta lasciando respirare ogni tanto una fievole leggerezza che è però intrisa di spossatezza e timore armonico. Dissonanze, quinte diminuite, spasmi ritmici, accelerazioni salmodianti, urla funeree. Tutto questo è l’avvio della serata. Il risultato è secco, carnoso voluminoso e logorante.

Gli Ufomammut rendono giustizia al proprio nome generando un sound di proporzioni mastodontiche. I possenti colossi ingarbugliano maestosamente Stoner metal e doom per ottenere un artefatto poliritmico e multiforme. Non è la prima volta che salgono sul palco Dell’alchemica per intrattenere ascoltatori provenienti da ogni angolo della regione. La band Piemontese milita ormai dal 1999 ed ha alle spalle numerosi dischi all’attivo; ottimi dischi come: Snailcking, Ecate E 8. (ultimo disco uscito nel 2017.) La performance non si districa in dedali estremi di dinamica e rimane per lo più su un saldo rettilineo poliritmato. La folla è in costante fermento e sembra apprezzare molto le finte chiusure alla coda della maggior parte dei brani. La band riesce ad evidenziare la difficoltà nell’esecuzione monitorando ed utilizzando vistose pedaliere multimediali capaci di lanciare clip audio e suoni destabilizzanti. La saturazione delle sonorità è più che rinvigorente e non permette a nessun passaggio di defilarsi inascoltato. Tuoni, fulmini e saette sembrano fuoriuscire dagli strumenti del gruppo preistorico-alieno, che senza battere ciglio martellano e percuotono come a voler seghettare le mura dell’Alchemica. Non ci sono pause rilassanti se non qualche break, necessario per cambiare la strumentazione.

Lo spettacolo nella sala termina poco prima dell’una ed ancora una volta il nodo bolognese sancisce uno spettacolo ricco di carica ed elevazione.

GIOELE AMMIRABILE

Credits: si ringrazia Alchemica Music Club per la sempre gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

 
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