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Tommy Emmanuel + Mike Dawes @ Teatro Duse Bologna 29-3-2023

Tommy Emmanuel + Mike Dawes @ Teatro Duse Bologna 29-3-2023

Tommy Emmanuel + Mike Dawes Italian tour 2023 @ Teatro Duse Bologna 29-3-2023

Il commento della serata si potrebbe condensare in quello catturato a uno spettatore nella pausa tra l’esibizione di Mike Dawes e quella di Tommy Emmanuel: “Non sono un chitarrista, ma un batterista, ma in questo caso non conta lo strumento, ma che ci sia un grande artista che sa dire qualcosa”.

E di artisti superlativi la serata nella magica cornice del Teatro Duse di Bologna, luogo speciale, come hanno rimarcato entrambi i chitarristi, all’esordio per l’inglese e un gradito ritorno dell’australiano, ne abbiamo goduti ben due. Due stilemi diversi, dedicato al fingerpicking e tapping Mike Dawes, con un approccio rockeggiante, selvaggio, di grande impatto scenografico. Estremamente easy la sua attitudine, che l’ha visto entrare assieme al pubblico, dedicarsi agli autografi nell’intervallo, inneggiare più volte con un vigoroso “Forza Bologna”, raccontare del gelato e del vino rosso di Roma, ma anche maledire la brexit che, a suo dire, non ha fatto arrivare in tempo le penne usb che aveva preparato per la serata. Cosa che ha costretto il chitarrista a correre in negozio, acquistarle, e preparare le basi necessarie. Il che non gli ha impedito di scatenare il giusto entusiasmo, fan di un mito come Michael Hedges, ma capace di passare senza problemi da Purple Rain alla All along the watchtower del menestrello di Duluth. Un chitarrista che oggi è accessibile, ma che ha davanti a sé una carriera luminosa.

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Passaggio che Tommy Emmanuel ha invece già oltrepassato, il mito di miglior chitarrista acustico al mondo gli appartiene, e se le classifiche hanno in genere poco senso, possiamo sicuramente inserirlo nell’Olimpo dei chitarristi. Il che non gli ha impedito di rimanere umile e passionale, con la sua tecnica incredibile di ‘grattare’ le corde, di riuscire a riempire di note emozionanti ogni pezzo, dalla classica Angelina alle cover più famose, nel ricordo di Jeff Beck come nel suonare Chet Atkins. Compassato tanto quanto Dawes è scatenato, bastano le sue mani a creare godimento aurale, riproducendo il pianoforte che suonava suo padre, ma con la sua Maton personalizzata. Si spazia da Johnny B. Goode al jazz passando per il blues. Un’esplosione di suoni che incanta e un Emmanuel che si diverte a percuotere la cassa e il microfono con la fronte, la dimostrazione di uno one man show di alto livello.

Il gran finale vede sul palco i due virtuosi assieme, e il risultato è una carrellata che spazia da Fields of gold di Sting al grunge dei Nirvana con Smells like teen spirit, chiudendo con una sontuosa Slow dancing in a burning room di John Mayer. L’eclettismo è un’altra dote in carico al duo sul palco che si unisce alla raffinatezza della proposta.

MAURIZIO DONINI

Credits: si ringrazia Teatro Duse per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

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