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STEF BURNS LEAGUE @ Bologna Rock 4 Riders (Estragon Bologna 6-4-2015)

STEF BURNS LEAGUE @ Bologna Rock 4 Riders (Estragon Bologna 6-4-2015)

E l’ottavo giorno fu creata la musica, così potremmo definire l’entrata in scena della Stef Burns League sul ben conosciuto palco dell’Estragon di Bologna nell’ambito della rassegna musicale all’interno della  grandiosa manifestazione del Bologna Rock 4 Riders che ha infiammato di motori, donne e rock, la parte nord della città nel giorno di Pasquetta. Dopo ben sette gruppi che hanno fatto da opening act a partire dalle 16,30 della giornata, arrivati ancora famelici di musica alle 22,30 entrano in scena gli dei. La torrida chitarra blues di Stef Burns e l’infuocata sei corde hendrixiana di Vince Pastano sono le lame Jedi che sprizzano scintille infuocate, dietro i rullanti Juan Van Emmerloot, “colui che non ha paura di nulla” come lo definisce Stef, è il martello di Thor che violenta le pelli con sapiente possenza. Sempre rubando le parole a Stef, al basso troviamo la “bella e bravaPaola Zadra, un basso granitico ed armonioso, dita veloci e ben articolate che passa senza problemi dalla canzone rap-nazional-popolare di Fedez, da poco abbiamo pubblicato un super-servizio fra Assago e Rimini, al lavico rock della SBL. C’è anche un quinto componente stasera sul palco, ma invece di strumenti musicali porta la sua arte dentro una reflex, allucinazioni lisergiche da stanchezza? No si tratta del nostro imprendibile fotografo, Nino Saetti di cui potete ammirare le foto allegate.

SBL Stef Burns League, band con cui STEF BURNS porta sul palco l’energia e l’entusiasmo che lo caratterizzano, e alla quale si è aggiunto di recente il nuovo chitarrista Vince Pastano. Con Stef Burns, voce e chitarra, completano la formazione alcuni musicisti d’eccezione da tempo nella sua orbita: Vince Pastano alla chitarra (che ha condiviso con Stef il palco anche nell’ultimo tour di Vasco Rossi), Paola Zadra (basso) e l’olandese Juan Van Emmerloot (batteria) a formare la potente sezione ritmica.

E’ l’inferno fluorescente di chitarre impazzite su furenti colpi di plettro ad aprire il live, Cover you piomba subito come un macigno sulla platea, morbida e metallica, si agita tra una ritmica imponente e le chitarre dei due dioscuri in line-up. Ritmi di un tempo che fu con What doesn’t kill us, pare di tornare ai suoni degli anni ’70, tonalità lisergiche che si affollano tra i tamburi violentati da Juan e i colpi di basso di Paola. La lunga pazzesca suite in assolo di Burn’s blues fa cadere un silenzio tombale calamitando l’attenzione dei fans per la bellezza onirica del brano. Pinball wizard strappata ai The Who e portata sul palco nelle due mitragliatrici caricate a pick-up di Stef & Vince è un torrente di note che aggiunge ad un pezzo, già di per sé imponente, una carica adrenalinica irresistibile. Miracle days e Home again portano una ventata di melodia, ma si riparte alla grande con una furente Go to hell, i duetti fra i due fenomeni della chitarra e fra Stef & Paola sono di una godibilità estrema, il divertimento che provano nel suonare sul palco talmente evidente che diventa quasi esplosivo nella trascinante ed immarcescibile beatlesiana Glass Onion. Torrida arriva Roots & Wings, il cantato si arrochisce mentre i piatti brillano e le chitarre diventano sporche e taglienti, un brano che cattura per il sottile fascino misterioso. Una magia che si prolunga all’infinito nelle corde di Echo Lake, suoni magici vengo eruttati dalle mani della premiata ditta Stef & Vince. Ma è con Have love will travel che si tocca l’apice, questo bellissimo pezzo dei The Sonics, approfittando del clima pasquale, resuscita a nuova vita fra i fastosi rullanti di Juan ed i tocchi di Paola, le chitarre esplodono e la sorprendete verve canora di Stef si esalta su queste note immortali. Rinascono a nuova vita anche i T-Rex che migrano la loro fantastica Get it on dal glam al blues-metal della SBL con risultati che definire sorprendenti è persino poco. Il bis reclamato con furore dal pubblico porta due perle senza tempo, evergreen imperdibili, dai Cheap Trick andiamo a riascoltarci in maniera stupefacente I want U to want me, un’esplosione di suoni gioiosi e duetti sul palco che fanno letteralmente impazzire la platea, ma se pensi di avere visto e ascoltato tutto, non sei ancora preparato all’apoteosi di You really got me, gli originari Kinks di Ray Davies non avrebbero potuto fare meglio di quello che ha prodotto questa sera la Stef Burns League, un’esibizione maiuscola di un pezzo meraviglioso che chiude al nadir un concerto sontuoso davanti ad una marea di fans che pogano e cantano.

MAURIZIO DONINI #mauriziodoninistefburnsleagueestragon2015
Voto 9/10 (Estragon Bologna 6/4/2015)
Photoset by Nino Saetti


TRACKLIST:
1.            Cover you
2.            What doesn’t kill us
3.            Burn’s blues
4.            Pinball wizard
5.            Miracle days
6.            Home again
7.            Go to hell
8.            Glass Onion
9.            Roots & Wings
10.          Echo lake
11.          Have love will travel
12.          Get it on
13.          Begin
ENCORE:
14.          I want U to want me
15.          You really got me

Members:
Stef Burns – Guitar
Vince Pàstano – Guitar
Paola Zadra – Bass
Juan Van Emmerloot – Drums

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