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Rival Sons ​Feral Roots World Tour 2019 ​6.2.2019 – Roundhouse, London – …

Rival Sons ​Feral Roots World Tour 2019 ​6.2.2019 – Roundhouse, London – …

Rival Sons
​Feral Roots World Tour 2019
​6.2.2019 – Roundhouse, London

Londra, una delle location più importanti della storia della musica contemporanea, la Roundhouse, una band che macina un successo dietro l’altro, con collaborazioni di prestigio in apertura di grandi palchi mondiali. Stiamo parlando di Rival Sons, il fenomeno californiano, che si contraddistingue per il talento sonoro e la performance di impatto. I Rival Sons, a dieci anni dalla nascita della band, si sono imbarcati in un tour mondiale, per la promozione dell’ultimo album: Feral Roots.

Il disco, si aggiunge ai precedenti 5 registrati in studio ed all’EP di presentazione, che inaugurò la carriera della band di Long Beach, nata da una costola di un precedente gruppo creato dal chitarrista ed attuale membro Mr Fuzz Lord, all’anagrafe Scott Holiday. La maggior parte della discografia si avvale della collaborazione di Dave Cobb, storico produttore di successo di Nashville, legato da un’amicizia profonda con la band.
 
Storm Thorgerson il famoso Art Director, che aveva collaborato alla creazione di famosissime copertine per band come i Pink FloydLed ZeppelinGenesis, e più recentemente i Biffy Clyro, creò di sua spontanea volontà la copertina di “Pressure and Time”, secondo album in studio della band, perchè amava molto i Rival Sons, il cui suono è stato spesso descritto come “evocatore del rock blues di gruppi come i Led Zeppelin e i Black Crowes”.

Un pubblico eterogeneo è accorso al concerto londinese, disponendosi in file precise di fronte l’ingresso, svariate ore prima dell’inizio dello show.
Ad aprire le danze i canadesi Sheep Dogs, che portano in scena un fat rock piuttosto originale e variopinto, con insegna luminosa stile Broadway ed un look degno di Elvis.
Il suono è molto orecchiabile ed anche i neofiti possono goderne, ritrovandosi a ballare canticchiando i ritornelli.
L’atmosfera è decisamente calda, quando fanno la loro comparsa sul pubblico i Rival Sons, “fratelli rivali”, nome che la stessa band in un’intervista aveva dichiarato esser nato dall’oggettiva considerazione del desiderio di ciascun membro di essere al contempo parte del gruppo, potendo emergere in solitaria. 
Pertanto non si può sorridere compiacendosi nell’osservare l’amalgama ben riuscita, di 5 artisti, che funzionano perfettamente in sintonia, mentre esaltano la propria identità. La scaletta dei brani è ben congeniata ed alterna pezzoni “elettrici” a nuove chicche del recente album. Inutile sottolineare quanto la coerenza regni sovrana, senza lasciar l’amaro in bocca ai fans, distillando al contrario un preparato di successo.

Jay e Mr Fuzz Lord sono in forma impeccabile, carismatica voce del primo, assoli d’applauso scrosciante per il secondo, per un attimo sembra di rivivere gli anni dei The Doors, di trovarsi nel 1968, quando la musica aveva un valore aggiunto.
Perchè è questa la perla dei Rival Sons a mio avviso, la capacità di legare passato e presente, di attingere al baglio culturale del rock di qualità, portandolo nel contemporaneo mondo, senza sbrodolare, senza plagi od ispirazioni al limite della caricatura, ma con assoluta onestà intellettuale e metodo.

Un piacevole dono al pubblico, con l’esecuzione finale di “Pressure and Time” con il coro della Roundhouse.

Attendiamo con ansia di rivedere i Rival Sons, in occasione del loro concerto del 14 Febbraio, parte del Tour Feral Roots, presso il Music Industry di Parma.

– Elena Arzani

(Images by Elena Arzani © copyrighted – Any use without a written permission by the Author, it is forbidden by the Law)

The Sheepdogs Opening act of Rival Sons


Autore

Elena Arzani Art director, fotografa ed editor di musica, arte contemporanea e moda. Ha intervistato alcuni dei nomi più importanti della scena musicale e non, tra cui Tina Turner, Giorgio Armani, Doug Aldrich, Joey Tempest, Giovanni Allevi, Harry Waters,  Stef Burns e molti altri. Masters di Laurea in Arts è Docente Universitaria presso il Central St. Martin’s di Londra (UAL University of the Arts, London). Esercita da circa 25 anni nei settori della moda, pubblicità, editoria dell’arte contemporanea e musica nelle città di  Milano, Parigi, Lugano e Londra. ​

Set list

Good Luck
Play the Fool
Electric Man
Secret
Manifest Destiny, Part 1
Torture

Acoustic
Nava
Long as I Can See the Light (Creedence Clearwater Revival cover)
Burn Down Los Angeles
The Man Who Wasn’t There
White Noise

Electric
Rich and the Poor
Shooting Star
Where I’ve Been
Tell Me Something (Radio intro)

Encore
Open My Eyes
Solo
Pressure and Time
Keep On Swinging