Pantera @Unipol Arena-Bologna 12/02/2025

Pantera-Tour 2025- Unipol Arena Bologna- 12/02/2025

Non sono passati nemmeno due anni e i Pantera sono tornati a Bologna, già dall’annuncio dato a giugno del 2024 i fan si sono dati un appuntamento tacito e a distanza per una delle band metal più amate qui in Italia. Ne danno prova sia il live tenuto nel 2023 che quello tenutosi il 12 febbraio che hanno visto accorrere metallari da tutta Italia: amore nato nel 1990 con “Cowboys from Hell”, anche se i Pantera, erano già da qualche anno in circolazione ma fu proprio con quel lavoro che tutto il mondo si accorse di loro. Sono passati 35 anni da quell’album e da quella sferzata di energia che ci arrivò addosso: “veloci, massicci, aggressivi, dodici brani tritasassi” (così scrissi in una mia MommyMetalStories del 2016); gli anni passano, gli album si susseguono, gli alti e i bassi, lo scioglimento, il dolore, troppo grande per la tragica scomparsa di Dimebag nel 2004 e poi di Vinnie nel 2018…
Già, son passati gli anni e l’idea di riprendere quel percorso, quel “filo rosso” si è concretizzato e non si deve parlare di cover o tribute band, si deve parlare di musica e di quattro “ragazzi” che, in nome di due grandi come Dimebag e Vinnie, e del metal, portano avanti la loro storia.
Come già scrissi nel report di due anni fa, è un live che unisce perchè troviamo la parte dei fan della vecchia guardia, noi 50enni che abbiamo seguito gli albori della band e i nuovi adepti, quei ragazzi che vivono dei nostri racconti e di ciò che abbiamo provato nell’ascoltare i Pantera tra la fine degli anni 80 e gli inizi degli anni 90.
In questo tour che sta toccando varie città, i nostri sono accompagnati dai King Parrot e dai Power Trip: le due band hanno il compito di scaldare gli animi, semmai ve ne fosse bisogno! Presentano due show tiratissimi: gli australiani King Parrot (band della label “Housecore Records” di Phil) forti del loro grindcore energico hanno fatto scapocchiare il parterre e non solo; i Power Trip dall’ America con furore, in circa 40 minuti scatenano il pubblico che apprezzano in special modo “Swing of the Axe”, il thrash è servito signori!
L’attesa sale, iniziano a sentirsi gli strumenti, il telone con il logo Pantera è issato, manca poco e sarà il momento! Alle 21 il telone cala e si comincia: Phil scalzo saluta possente, iconico, Rex, Zakk e Charlie sono lì con lui all’unisono con la stessa idea, quella di fare del loro meglio. La potenza e la carica dei Pantera sono palpabili in tutto il live, ma non solo anche l’amore fraterno e la stima verso i fratelli Abbott di cui  ognuno di noi percepisce la presenza e non solo per i video che scorrono o per le immagini sulla grancassa di Benante: loro sono lì. Un live solido che parte con “The New Level”, “Mouth for War” e via a seguire tutti quei brani portanti e importanti: “Far Beyond Driven” e poi, gli incommensurabili “5 Minutes Alone” in cui Zakk non cerca di sovrapporsi ai riff di Dimebag, “Floods”, quest’ ultima “devastante”  perchè accompagna i video di Vinnie e Dimebag, la rabbia di “Becoming”, “This Love” l’inno di una generazione intera, la generazione X del metal e che Phil Anselmo ci regala, il suo sguardo è fermo ma pieno di ricordi. Non ci sono parole per il finale, se non ripetermi con gli aggettivi iconici, possenti, unici: “Walk”, “Domination/Hollow”, “Cowboys From Hell”, “Fucking Hostile”… Con l’ irruenza della batteria di Benante, la chitarra devastante di Zakk, il basso solido di Rex, la tenacia e l’energia di Phil cala il sipario su un concerto travolgente, veloce, potente che avremmo voluto durasse di più… Perchè di metal, e di quello fatto bene, non si è mai sazi.

P.S. Phil che intona un pezzetto di “Stairway to Heaven” è da incorniciare.

Credits: si ringrazia Studiosonline e Unipol Arena per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

PANTERA SETLIST:
A New Level
Mouth for War
Strenght Beyond Strenght
Becoming
I’ m Broken
Suicide Note Pt. II
5 Minutes Alone
This Love
Floods
Walk
Domination/Hollow
Cowboys From Hell

Encore

Fucking Hostile
Yesterday don’t Mean Shit