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ORDEN ORGAN + RHAPSODY OF FIRE + UNLEASH THE ARCHER – Live @ Zona Roveri Music Fac …

ORDEN ORGAN + RHAPSODY OF FIRE + UNLEASH THE ARCHER – Live @ Zona Roveri Music Fac …

Dopo aver toccato Germania, Francia, Olanda, Danimarca , Repubblica Ceca e Austria, Il GUNMAN TOUR ( che prende il nome dal sesto album degli Orden Ogan),  approda in Italia. E dopo una data a Treviso, arriva a Bologna, allo Zona Roveri Music Factory. Tre le band, Unleash The Archers, i Rhapsody of Fire, e , appunto, gli headliners Orden Ogan.
 
Il concerto inizia con gli Unleash The Archers, la band canadese capitanata dalla splendida vocalist Brittney Slayes, il cui genere rappresenta una fusione tra l’ Heavy Metal tradizionale ,  il Power  Metal e il cosiddetto “Melodic Metal” . La band, per la prima volta in Italia, e fresca di pubblicazione dell’album “Apex” , apre  la serata in un modo davvero potente.   Con sorpresa di buona parte del pubblico, favorevolmente impresso da questi ragazzi d’oltreoceano, guidati da una frontwoman carismatica e dalla voce davvero importante.  La breve scaletta si chiude con una vera e propria “cavalcata”, Tonight we Ride, e con un finale molto d’impatto
 
Membri del gruppo:
Brittney Slayes – Vocals
Scott Buchanan – Drums
Grant Truesdell – Guitar, Vocals
Andrew Kingsley – Guitar, Vocals
Nikko Whitworth – Bass
 
SET LIST:                 
Apex
Test Your Metal
Cleanse the Bloodlines
The Matriarch
General of the Dark Army
Tonight We Ride
 
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E’ poi la volta della band più attesa sul palco dello Zona Roveri , i Rhapsody of Fire. Tra i fan della “vecchia guardia” e i nuovi fan (in gran parte “ereditati” dal folto fan club del nuovo vocalist Giacomo Voli) c’è tanta curiosità.  I ragazzi entrano, uno alla volta, sull’ “intro” di “In Principio”, e quando Giacomo, entrato per ultimo, prende possesso del palco, si parte con il concerto vero e proprio.  Già dai primi minuti i  Rhapsody non deludono le aspettative, di nessuno. Col primo brano, “Distant Sky”, si impongono già al loro pubblico, che sarà molto  partecipe e molto coinvolto, per tutta la durata del concerto.  I grandi classici della band, come “Holy Thunderforce” , “When Demons Awake” o “Dawn Of Victory”, emozionano chi ha scoperto queste canzoni da adolescente, e anche coloro che non conoscono a fondo i Rhapsody of Fire.  Sul palco, oltre ad un Giacomo che non fa rimpiangere il suo predecessore, le certezze. A partire dal chitarrista Roberto De Micheli, i cui riff e assoli infiammano il pubblico, il batterista Manu Lotter (ex Emil Bulls), che non si dimostra assolutamente un  comprimario  e che dimostra una grande intesa con il bassista Alessandro Sala, e poi  Alex Staropoli, il cuore e la storia della band, che con le sue tastiere crea da sempre le melodie e le atmosfere epiche che da sempre caratterizzano il suono dei R.O.F. I 45 minuti della scaletta, troppo pochi a detta di tanti tra i presenti, si chiudono con l’immancabile “Emerald Sword”. Ascoltando i pareri tra il pubblico, durante il cambio palco che prepara il set degli headliners, giungiamo tutti ad una conclusione, a proposito della “nuova veste” dei Rhapsody of Fire : la leggenda vive ancora.
 
SETLIST:
Intro (In Principio)
Distant Sky
Dargor
Flames of revenge
Dawn of Victory
The Magic of the Wizard’s Dream
Holy Thunderforce
March of the Swordmaster
When Demons Awake
Emerald Sword / finale Christopher Lee speech
(Saluti su “Custode di pace” )
 
Membri del gruppo:
Giacomo Voli – Vocals
Alex Staropoli – Keyboards
Roby De Micheli – Guitars
Alessandro Sala – Bass
Manu Lotter – Drums
 
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Dopo i R.O.F. salgono sul palco gli headliner della serata, i tedeschi Orden Ogan. Leggendo la loro biografia mi sono imbattuta in definizioni come “ Gli eredi diretti dei Blind Guardian” o “La cosa migliore uscita in quest’ambito negli ultimi dieci anni”,  o addirittura “ I salvatori del power metal”. Una cosa è certa, e lo è già a partire dal primo pezzo: il ritmo e la forza della loro musica. La band tedesca esce un po’ dai “clichè” imposti dal power metal, che nella maggior parte dei casi tocca tematiche epiche e leggendarie, di spade e di battaglie, e ci dimostra che si possono trattare anche temi come la vendetta, la paura, la tristezza, l’odio, e in ogni caso la vasta gamma dei sentimenti umani. Cose quindi molto più “terrene”, rispetto a draghi e combattimenti.   La line-up della band, che presenta il suo nuovo lavoro in studio, il sesto, che dà il titolo al tour, è composta da “Seeb” (voce, chitarra solista, tastiere), “Tobi” (chitarra solista), “Niels” (basso) e “Dirk” (batteria).  I ragazzi non si smentiscono, e ci danno la conferma che la cifra artistica di questo album è al livello dei precedenti, e si conferma anch’esso un ottimo prodotto per chi ama il genere.  Scaletta tiratissima, potenza, presenza scenica, sono gli ingredienti che servono a confezionare uno show di tutto rispetto. Unico neo, la presenza del pubblico, visibilmente ridotta dopo la performance dei Rhapsody of Fire.
 
SETLIST:
To New Shores of Sadness
F.E.V.E.R.
Here at the End of the World
Gunman
Deaf Among the Blind
Sorrow Is Your Tale
Fields of Sorrow
The Lords of the Flies
Come With Me To The Other Side
Forlorn and Forsaken
One Last Chance
 Encore:
We Are Pirates
The Things We Believe In
Fields Of Sorrow (Orchestral Version)
 
Membri del gruppo:
SEEB – vocals, lead-guitar, keyboards
TOBI – lead-guitar
NIELS – bass
DIRK – drums
 
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FRANCESCA MERCURY
 
Credits: si ringrazia Vertigo per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento con Zona Roveri Music Factory.
                 
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