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OBITUARY + Exodus + Prong + King Parrot “Battle Of The Bays Europe Tour 2016” …

OBITUARY + Exodus + Prong + King Parrot “Battle Of The Bays Europe Tour 2016” …

San Francisco Bay vs. Tampa bay: Hellfire Booking, Zona Roveri e Rock Planet presentano l’unica data Italiana con quanto di meglo può mettere in scena il metal: OBITUARYEXODUSPRONG e KING PARROT.

King Parrot
Vengono dall’Australia con un carico di potenza da fare paura, travolgenti e coinvolgenti, potente hardcore sparato a tutta forza con una presenza onnipotente sul palco che fa impazzire la platea, catinate d’acqua rovesciate addosso a sé stesso dal cantante e sulle prime file del pubblico. Hansen che fa headbanging sui rullanti usando le trecce al posto dei mallet, poco da dire, se si voleva un opening di serata al calor bianco, risultato pienamente raggiunto.

Setlist:
Anthem Of The Advanced Sinner
Need No Saviour
Dead End
Bozo
Hell Comes Your Way
Entrapment
Home Is Where The Gutter Is
Shit On The Liver
Psychotherapy And Valium
Silly Ol’ Mate
 
Band:
Matthew “Youngy” Young – Vocals
Ari “Mr. White” White – Guitar
Andrew “Squiz” Livingstone-Squires – Guitar
Wayne “Slatts” Slattery – Bass
Todd “Toddy” Hansen – Drums
 
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Prong
Gli stelleestriscie Prong tengono il palco con una presenza scenica decisamente più tranquilla rispetto agli scatenati King Parrot, sound facile ed immediato, riff coinvolgenti, ritornelli accattivanti, in una sala già colma di pubblica fanno cantare e pogare, pur non riuscendo ad avere lo straordinario impatto emotivo della band che li ha preceduti.
 
Setlist:
Eternal Heat
Cut-Rate
Lost And Found
Unconditional
Ultimate Authority
Turnover
Cut And Dry
Whose Fist Is This Anyway?
Snap Your Fingers, Snap Your Neck
Sense Of Ease
 
Band:
Tommy Victor – Vocals, Guitar
Jason Christopher – Bass
Art Cruz – Drums
 
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Exodus
Gli Exodus sono stati, a mio parere, il top della serata, presenza scenica maestosa, coinvolgimento del pubblico ai massimi livelli, suono potente, ma mai monotono, il loro metal è variegato e ricco di melodia.
Si passa attraverso tutta la loro carriera, dai pezzi storici agli ultimi estratti da Body harvest, aprendo con The ballad of Leonard and Charles e chiudendo come si deve con Strike of the beast, senza fare mancare le hits Piranha, Blacklist, e Blood in Blood out. Un live devastante con Souza che incita continuamente il pubblico , come se ce ne fosse bisogno per pogare su War is my shepherd e Toxic waltz, resta il piacere di una esibizione che ha dato il 110% di quello che ci si poteva aspettare.
 
Setlist:
The Ballad Of Leonard And Charles
Blood In, Blood Out
And Then There Were None
Deranged
Body Harvest
Piranha
Blacklist
War Is My Shepherd
Bonded By Blood
The Toxic Waltz
Strike Of The Beast
 
Band:
Steve “Zetro” Souza – Vocals
Lee Altus – Guitar
Kragen Lum – Guitar
Jack Gibson – Bass
Tom Hunting – Drums
 
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Obituary
Gli headliner sono i tipici rappresentanti del filone death metal, stanchi della placida natia Florida, portano un inferno di potenza in giro per il mondo, il loro genere è quello che piace agli appassionati del genere, potente, continuo headbanging, riff maestosi, batteria implacabile, sound caratterizzato da una certa monotonia che mi fa preferire gli Exodus come genere, ma che incarna perfettamente il filone perseguito con feroce perseveranza.  Brani provenienti dall’ultimo album The thousand ways to die, mescolati a canzoni della lunga carrier. Chopped in Half e Turned Inside Out sono state quelle che più hanno acceso il pogo, un live di esecuzione impeccabile ed attenta, maniacalmente precisa, per finire con un bis che regalato agli adoranti fans  Circle of the Tyrants dei Celtic Frost e la storica Slowly We Rot.
 
Setlist:
Internal Bleeding
Words Of Evil
Chopped In Half / Turned Inside Out
Intoxicated
Visions In My Head
Deadly Intentions
Bloodsoaked
Ten Thousand Ways To Die
Dying
Find The Arise
‘Til Death
Don’t Care
Encore:
Dethroned Emperor / Circle Of The Tyrants (Celtic Frost cover)
Slowly We Rot
 
Band:
John Tardy – Vocals
Trevor Peres – Rhythm Guitar
Kenny Andrews – Lead Guitar
Terry Butler – Bass
Donald Tardy – Drums
 
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MAURIZIO DONINI
Photoset by MATTIA MARTULANO
 
Credits: si ringrazia Zona Roveri Music Factory per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento con Hellfire Booking e Rock Planet
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