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MANUEL AGNELLI, RODRIGO D’ERASMO, XABIER IRIONDO – Live @ Villa Ada Incontra i …

MANUEL AGNELLI, RODRIGO D’ERASMO, XABIER IRIONDO – Live @ Villa Ada Incontra i …

La voglia di sperimentare, di parlare alla gente con un registro più intimo e diretto che hanno mostrato gli Afterhours – in formazione ridotta con Manuel Agnelli (chitarra, pianoforte e voce), Rodrigo D’Erasmo (violino, pianoforte e voce) e Xabier Iriondo (chitarra, tromba, Mahai Metak e taisho koto) – è stata molto apprezzata dalla platea di Villa Ada che ha accolto la band con curiosità e attenzione. La lettura di Moloch, testo tratto dall’Urlo di Ginsberg, ha interrotto l’attesa di un pubblico più numeroso di quello che si aspettava lo stesso Agnelli, che ha poi avvisato: “Pensavamo ad un concerto ‘intimo’… Ora leggeremo delle cose, ma siete in tanti e non so quanto ci possa riuscire. Ci proviamo”. E non è servito molto per capire che l’esperimento sarebbe riuscito. 

Gli Afterhours hanno saputo trasformare la propria immagine con intelligenza, mantenendo l’identità di rockers senza rimanerne schiavi. Un live costruito attorno all’intenzione di risvegliare le coscienze dal torpore, di rendere omaggio a chi lo aveva già fatto in passato e di toccare le profonde corde della sensibilità umana. Quasi due ore volate via in una scaletta improvvisata tra i successi del gruppo, come “Non è per sempre”, “Male di miele” o “Bianca”, letture di testi di impegno sociale come “Odio gli indifferenti” di Gramsci e intensi assoli come quello di Iriondo al Mahai Metak, Agnelli al piano (Chopin) o di D’Erasmo al violino elettrico. “Siamo ingiustamente sorpresi dal rispetto che state mostrando per quello che stiamo facendo – ha confessato Manuel Agnelli alla platea di Villa Ada – È molto raro per noi avere questo tipo di attenzioni perché di solito ai concerti il pubblico vuole sentire solo quello che gli va di sentire”. Il live è proseguito tra intensità, poesia e sperimentazione acustica, dall’esecuzione di Agnelli di “Ci sono molti modi” al piano solo, fino alla chiusura psichedelica di “Bye Bye Bombay”. La serata sembrava volgere al termine, ma il pubblico non mostrava la minima intenzione di andarsene. I due bis hanno regalato momenti che difficilmente saranno dimenticati: prima l’ipnotica voce di Agnelli ha celebrato tra rabbia e dolore il ricordo di Paolo Borsellino attraverso una lettura de “L’Agenda Rossa”, poi la chiusura nostalgica e struggente con “Quello che non c’è” e “Voglio una pelle splendida” ha scatenato i cori appassionati del pubblico.

Prima di congedarsi, la band ha infine lanciato un ultimo ringraziamento, che è suonato come la promessa di continuare a sperimentare per regalare e regalarsi nuove e autentiche emozioni: “Grazie per il vostro rispetto – ha concluso Agnelli – erano anni che non succedeva. È bellissimo”.

MARTINA VASSALLO
Photoset by TAMARA CASULA

Credits: Un ringraziamento all’Ufficio Stampa Bigtime.

Scaletta
Agnelli legge “Moloch” di Ginsberg
Ballata per la mia piccola iena
Costruire per distruggere
Non è per sempre
Assolo Iriondo al Mahai Metak
Assolo Agnelli al piano – Chopin
Pelle
Agnelli legge “Odio gli indifferenti” di Gramsci
Male di miele
Jam session strumentale Agnelli/D’Erasmo/Iriondo
Assolo Agnelli alla chitarra
Male d’amore
Assolo D’Erasmo al violino
Lettura Agnelli
Bianca
Assolo Agnelli al piano – Ci sono molti modi
Bye bye Bombay

Encore
Lettura Agenda Rossa
Padania
Quello che non c’è

Encore 2
Voglio una pelle splendida

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