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LENE – Live @ Mulino Orfea, Trigolo (CR) 29-7-2017

LENE – Live @ Mulino Orfea, Trigolo (CR) 29-7-2017

Il SOUND di Soresina è un locale alla moda, vocazione internazionale e location di provincia. In provincia perchè Soresina non è New York e Cremona, che pure ha dato i natali a una certa Mina Mazzini non è forse paragonabile (ancora) come scena musicale a città più underground come Catania o Bologna. Pian piano grazie al certosino lavoro del SOUND qualcosa si sta muovendo. L’effervescenza musicale della provincia si traduce però nella brillantezza e voglia di emergere tanto cara alla “fantasia”, quella fantasia che ha generosamente portato il rock e la musica a cercare di cambiare il mondo.

Così, immergendoci nella provincia lombarda andiamo a trovare il Mulino Orfea di Trigolo, posto che merita una speciale menzione tra i posti “alternativi” dove poter ascoltare della buona musica. Qui, anzi li, abbiamo incontrato Elena Ruscitto, in arte LENE, giovane promessa dell’adult-pop italiano, una ragazza che sta cercando di far conoscere la propria musica con le sole armi che la musica ha: la musica stessa. Parlare di armi e musica può sembrare un controsenso, la musica è portatrice sana di una malattia chiamata PACE che talvolta si sviluppa in SERENITA’. Nella pace della campagna cremasca è andato in scena un “Secret Event”, un appuntamento che d’estate, il SOUND, gestito da Federica Zovadelli organizza proprio in questa piccola location a Trigolo per dar modo a giovani artisti emergenti di proporre la propria musica e offrire alla clientela pure una succulenta cena che di più non si può.

Dopo aver ospitato Davide Zilli e Ottavia Brown, il 29 luglio, come detto è stato il turno di LENE. Elena è una brava cantautrice, il suo disco d’esordio, RING, uscito a fine 2015 è stato presentato in questo Live Acustico “Voce e pianoforte” con l’aggiunta della chitarra in qualche pezzo. Ma chi è LENE? E cos’è Ring? Ring, come suggerisce il titolo stesso è un combattimento, ma non il tipico combattimento fatto di pugni e cazzotti, ma un continuo inseguimento tra la voce di Elena, molto particolare e simile alla Amy Winehouse e quell’attegiamento Pop Contemporaneo che però non sconfina mai nel territorio della banalità. Molti dei brani di LENE sono autobiografici, delicati, a tratti drammatici, ma non si possono racchiudere in quel “recinto” che in Italia chiamiamo semplicemente Pop. (La Ville) Lumière, con cui apre la serata è un omaggio a quel far musica senza tempo che sin da subito ha il pregio di coinvolgere gli ascoltatori. Nota particolare, la caratteristica principale del Secret Event è rappresentata dal fatto che le persone che partecipano alla “cena + concerto” non sappiano il nome dell’artista che andrà ad esibirsi.

L’ambiente intimo e delicato aiuta a immergersi direttamente nell’anima più profonda dell’artista. Il contatto col pubblico è continuo, è come stare in famiglia. E’ leggere direttamente negli occhi di chi suona lo spartito della musica, talvolta immergendo il calamaio nel cuore. Scorrono così molti dei pezzi del disco, Q.S.C, In fondo al film, Club ( con l’accompagnamento musicale di un chitarrista turnista ). Le persone iniziano a conoscere LENE, ma soprattutto Elena, perchè LENE, prima di essere una cantautrice è essenzialmente Elena, una ragazza che adora la Audrey Taotou in versione Ameliè e confessa senza disinibizione un’amore viscerale per i Beatles, i Genesis, David Bowie e tutto quel mondo “British” che non ti aspetteresti magari ascoltando alcuni dei suoi pezzi. Tropico del Ghiaccio, Circa d’aprile, Come tutti a Milano, in religioso silenzio siamo li a capire fin dove Elena spoglierà le proprie canzoni di quel vestito intimo con il quale le ha concepite. Chilometri è l’unico pezzo del Live nel quale Elena abbandona il piano per accompagnarsi con la chitarra. Lo spirito rock c’è. Eccome. D’altronde è generazione Wonderwall, Elena quando smette i panni della brava ragazza LENE è una ribelle rockettara. ( e per la cronaca: ha fatto pure Musicultura ’17).

La serata è piacevole, la compagnia allegra. In anteprima vengono presentati alcuni brani che saranno presenti nel disco in uscita con l’anno nuovo, ma per non bruciare l’attesa e la curiosità di chi vorrà conoscerla non voglio rivelarvi i titoli. Dopo i saluti di rito c’è pure spazio per un pò di canzoni a richiesta, staccare Elena dal pianoforte è quasi impossibile, perchè mentre LENE ad un certo punto esce di “scena”, il suo alter-ego naturale è ancora li che ha voglia di cantare tutta la notte, e passano i Beatles, “Heroes” di David Bowie, Hallelujah di Jeff Buckley

La serata finisce, è tempo di brindisi e di saluti, di fotografie e di complimenti. La bellezza di questi “concerti intimi” è proprio quell’unione umana che si trasmette ancora a pelle. E capita quindi di conoscere persone, di scambiarsi opinioni, storie di vita, storie di musica.
Un ringraziamento particolare va rivolto a chi organizza questi eventi che danno modo a tante giovani realtà musicali italiani di potersi mettere in mostra, e quindi a Federica e Gigi. E da buon italiano complimenti pure per il buon cibo! ( Musica e gastronomia sono un’accoppiata pazzesca!)

Dal loro Sound di Soresina son passati grandi nomi, da ACE degli Skunk Anansie in versione solista a grandi del Jazz italiano come Federico Bosso o Franco Cerri, o nomi più rockettari come Omar Pedrini e tanti altri nomi che proprio nell’apparente tranquillità della pianura possono trovare quella linfa vitale per fare e far ascoltare musica.
Questa sera il tocco magico è toccato a LENE.
Ora il nano da giardino di Ameliè magari sta viaggiando verso Tokyo o Lisbona.
Ma intanto una cartolina d’auguri s’è fermata a Trigolo.
La luna ringrazia!
Au revoir!!!

Cristian Brighenti

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