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La Menade + Sick N’Beautiful + Wait Hell In Pain – Live @ Traffic Live, Roma 1 …

La Menade + Sick N’Beautiful + Wait Hell In Pain – Live @ Traffic Live, Roma 1 …

Il 13 maggio 2016, al Traffic Live Club di Roma, si è consumata una strepitosa serata live all’insegna dell’heavy rock al femminile. Tre band capitoline, capitanate da tre straordinarie front woman, hanno infatti condiviso il palco offrendo ai numerosi presenti una colata lavica di energia positiva, nonché tanto spettacolo per le orecchie e, permettetemi, anche per gli occhi.
Ad aprire la serata gli W.H.I.P., acronimo di Wait Hell In Pain, ed è subito spettacolo di gran classe. Il loro heavy rock, melodico, ma a tratti anche molto aggressivo, si è dimostrato davvero coinvolgente. Le poche cose ascoltate in giro sulla Rete, lo confesso, non mi avevano entusiasmato, ma dal vivo è stata tutta un’altra storia. I ragazzi hanno dimostrato una coesione sonora invidiabile, nonostante una line up recentemente rinnovata, e il wall of sound prodotto ha colpito nel segno tra l’entusiasmo di tutti i presenti. Il fascino della singer Kate Sale è senz’altro una freccia importante nella faretra degli W.H.I.P., ma rappresenta solo una risorsa supplementare rispetto a un bagaglio musicale corposo che dal vivo sembra trovare la propria dimensione ideale.
Massima curiosità anche per i Sick N’Beautiful. Reduci da un Romics 2016 che li ha visti troneggiare tra i cosplayer, la band ha portato al Traffic il proprio show stravagante, che rappresenta una festa per le orecchie e per gli occhi. Anche in questo caso non possiamo esimerci dal sottolineare come la bellezza prorompente della singer Herma sia un bel biglietto da visita, nonché un aspetto di non poco conto nei live show dei nostri, ma in questo caso è tutta la masquerade aliena ad essere uno spettacolo nello spettacolo. I Sick N’ Beautiful sono questo, inutile tentare di scindere la musica dall’immagine. La loro proposta è globale, e nel pacchetto è compreso lo spettacolo visivo. Attenzione però a non sottovalutare la band musicalmente, perché l’orgia visiva offerta dai loro show non è solo fumo negli occhi. Anzi, c’è da dire che anche la musica dei Sick, come quella degli W.H.I.P., è ben più convincente dal vivo. Su disco non avevo particolarmente apprezzato la direzione sonora eccessivamente sintetica e fredda, ricca di effetti e suoni campionati, mentre dal vivo tutti i brani proposti si sono fatti apprezzare nella loro primordiale potenza e hanno convinto senza se e senza ma. Apice della serata il singolo “Sick To The Bone”, con il suo ritornello tanto semplice quanto virale, ma lo spettacolo non ha offerto attimi di respiro fino alla conclusione affidata alla splendida “New Witch 666” e suggellata dalla cover di “Fuck Like A Beast”, brano che purtroppo (come è stato ricordato on stage) gli W.A.S.P. non suonano più da molto tempo. La prima parola che viene alla mente per descrivere l’esibizione dei Sick N’Beautiful, sia pur in modo semplicistico, è “divertente”. Del resto i nostri si propongono come entertainer, e si sono dimostrati intrattenitori di livello. Menzione dovuta, in chiosa, alla prestazione inappuntabile dell’onnipresente drummer capitolino David Fochitto (Stormlord, Prophilax e una miriade di altre band) che ha salvato la serata sostituendo l’infortunata drummer Evey.
Infine La Menade. Presenti sulla scena capitolina da parecchi anni, queste ragazze sono ormai una garanzia. Se penso a una band di vero rock al femminile, in Italia, penso a loro e al loro hard rock viscerale, che mostra i muscoli e una buona dose di “cafonaggine”, ma lo fa con estrema classe. Basta ascoltare il loro ultimo album, “DisumanaMente”, per capire di cosa parliamo, ma per quanto possa apparir brutto ripetersi, è in concerto che le nostre sprigionano tutto il loro potenziale. Senza nulla togliere all’ultimo lavoro in studio, che rimane a giudizio di chi scrive una perla fulgidissima nel panorama rock tricolore, sul palco si compie in ogni occasione una sorta di messa, o rito di purificazione in rock, in cui ci si libera delle proprie maschere e dei propri peccati consumati nella ripetitività della vita quotidiana per sprigionare i propri istinti più ferali e reconditi. E non svanisce tutto con l’inchino delle ragazze a fine concerto, l’effetto catartico dei loro show si porta dentro per giorni, così come il refrain di “Nero Caos”: una droga per le orecchie e per l’anima. Al Traffic, in particolare, la rossa front woman Tatiana Lassandro e le sue compagne si sono presentate in grandissima forma, con tanta voglia di divertire e divertirsi palesata anche nella scelta di chiudere il concerto con una semi improvvisata cover di “Eleanor Rigby” (sì, quella dei Beatles, ma in salsa Motorhead), invero molto apprezzata dal sottoscritto e da tutti i presenti. Tragicamente, la coraggiosa scelta di proporre un hard rock di un certo tipo, cantato in italiano, potrebbe relegare per sempre la band nella nicchia dalla quale non sembra riuscire a sgattaiolare, ma in fondo le ragazze, da vere rocker, se ne son sempre fottute di certe regole di mercato e in pochi (ma non pochissimi) eletti continuiamo a goderci la loro straordinaria musica fin che ce ne sarà. Certo che se voleste spargere la voce ed assistere a uno dei loro prossimi concerti nessun si offenderebbe! Di nuovi fratelli e sorelle in rock non ce ne è mai abbastanza.

Report & photoset by RICCARDO ARENA

Credits: si ringrazia il Traffic Live per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

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