KAMASI WASHINGTON – Live @ Circolo Magnolia, Segrate (MI) 25-8-2016
Puntualissimi, i musicisti si presentano sul palco alle 22 come da programma. La formazione vede esibirsi i membri dei West Coast Get Down, un collettivo che raccoglie tra i più importanti esponenti della scena californiana di black music: oltre a Kamasi Washington salgono infatti Miles Mosley al contrabbasso, Tony Austin e Ronald Bruner Jr. alle batterie, Ryan Porter al trombone, Brandon Coleman alle tastiere. Oltre a loro, sono presenti anche la cantante Patrice Quinn ed il padre di Kamasi, Rickey Washington, al flauto traverso e sax soprano.
Prima dell’inizio del concerto Kamasi, accolto dagli applausi del pubblico, dedica un momento di silenzio e raccoglimento in ricordo delle vittime del recente terremoto nel centro Italia, che ha danneggiato pesantemente tra gli altri i comuni di Amatrice, Accumoli ed Arquata del Tronto.
Sin dai primissimi minuti del primo brano, Askim, l’eccellenza dei musicisti sul palco si fa sentire. Nelle frasi e nelle risposte reciproche non si respira solo virtuosismo, ma soprattutto molto gusto musicale e la capacità di fondere stili differenti: analogamente a quanto avviene in The Epic (2015), ultima fatica in studio del sassofonista californiano, convergono nella performance della band elementi musicali funk, jazz, soul, hip-hop. Queste componenti, tradizionali nel contesto della musica nera, si accompagnano sapientemente a ciò che invece rappresenta la novità più evidente: temi, motivi e scelte sonore dalla forte carica epica, come forse vuole sottolineare il titolo stesso dell’album. L’elemento che più sorprende chi scrive è proprio la capacità di fondere questa componente ad un background musicale più propriamente nero, dando prova di una straordinaria consapevolezza musicale ma senza prendersi mai eccessivamente sul serio, mantenendo cioè quell’atteggiamento giocoso e sinceramente divertito che rappresenta la componente più entusiasmante del live.
Il concerto procede in un crescendo di energia che finisce per coinvolgere tutti i presenti nelle frasi divertite dei musicisti sul palco. Tra i vari pezzi, Kamasi introduce l’esibizione fenomenale di Miles Mosley, che guida l’intera band a suonare Abraham. Questo suo recentissimo singolo anticipa l’uscita di un primo lavoro solista e lascia la platea del Magnolia senza parole per la sua forza travolgente (peraltro, Mosley si conferma così non solo un bassista mozzafiato, ma anche un eccellente cantante e frontman). Segue il classico momento del duello tra i due batteristi, che precede il tanto richiesto doppio encore: The Rhythm Changes e The Soulness vanno a chiudere in modo esplosivo una performance incredibile. Kamasi e la sua band scendono allora dal palco, e finiscono la serata conversando piacevolmente e liberamente con il pubblico rimasto dalle parti del palco. Musicisti eccezionali dunque, di cui a questo punto non si può non apprezzare, oltre alla bravura, anche l’incredibile umiltà.
LORENZO CRIPPA
Photoset by SARAY GARDEN
Credits: si ringrazia il Circolo Magnolia e Radar Concerti per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
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