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JAMES BLUNT op. Chesney Hawkes @ Unipol Arena, Casalecchio di Reno (BO) 22-2-2025

JAMES BLUNT op. Chesney Hawkes @ Unipol Arena, Casalecchio di Reno (BO) 22-2-2025

JAMES BLUNT “Back to Bedlam 20th Anniversary” op. CHESNEY HAWKES @ Unipol Arena Casalecchio di Reno (BO) 22-2-2025

Il 22 febbraio 2025, la Unipol Arena di Casalecchio di Reno ha ospitato un evento memorabile: il concerto di James Blunt per il 20th anniversario del suo album “Back to Bedlam”, data unica in Italia targata Barley Arts, per un evento che ha richiamato fan da tutta Italia, pronti a vivere una serata di emozioni e musica indimenticabile.

Ad aprire la serata è stata l’iconico artista degli anni ’90, Chesney Hawkes, scelto come artista di supporto per l’unica tappa italiana del tour. Alle 19:45, Chesney Hawkes è salito sul palco, accolto calorosamente dal pubblico e con la sua energia contagiosa, ha preparato l’atmosfera per l’esibizione principale. accolto da un boato di applausi. Il cantante britannico è apparso in gran forma, aprendo il suo set con il classico “The One and Only”, scatenando un coro collettivo tra il pubblico. Il suo set, della durata di circa 40 minuti, è un viaggio nostalgico tra i successi degli anni ’90 e alcuni brani del suo ultimo album. Durante il suo set, ha presentato brani come “Get a Hold On Yourself” e “The Meaning of This”, quest’ultimo eseguito per la prima volta dal vivo proprio in questa occasione.  L’artista ha chiuso la sua performance con una versione acustica di “I Am the One and Only”, lasciando tutti con un sorriso stampato in faccia, dimostrando tutta la sua abilità nel coinvolgere il pubblico, creando un’atmosfera entusiasta con il suo folk rock, accompagnato sul palco da una band di ottimi musicisti che hanno creato un vero e proprio muro di corde.

Dopo l’apertura di Chesney Hawkes, Blunt è salito sul palco alle 21:00, accolto da un pubblico entusiasta. L’artista britannico ha eseguito integralmente le tracce di “Back to Bedlam“, iniziando con “High” e proseguendo con brani come “You’re Beautiful” e “Goodbye My Lover“. La sua voce intensa e l’accompagnamento strumentale hanno creato un’atmosfera emozionante, coinvolgendo profondamente gli spettatori. Oltre all’album celebrato, Blunt ha proposto successi dai suoi lavori successivi, tra cui “1973” e “Bonfire Heart“, presentate nel bis, dimostrando la sua versatilità artistica. Oltre alla performance musicale impeccabile, lo spettacolo è stato arricchito da un’illuminazione suggestiva e da effetti visivi che hanno creato un’atmosfera magica. Il suono cristallino ha permesso di apprezzare ogni sfumatura della voce di Blunt e dei suoi musicisti.

Il pubblico ha cantato all’unisono ogni canzone, creando un’atmosfera magica e coinvolgente. Blunt ha interagito con i fan, raccontando aneddoti e scherzando, dimostrando il suo lato più autentico e umano. Un momento particolarmente toccante è stato quando ha dedicato “Monsters” a suo padre, scomparso di recente, suscitando commozione e applausi scroscianti.

Il concerto si è concluso con una standing ovation e un bis che ha lasciato il pubblico senza fiato. James Blunt ha dimostrato ancora una volta di essere un artista completo, capace di emozionare e coinvolgere il pubblico con la sua musica e la sua personalità. Una serata indimenticabile per tutti i presenti, che porteranno a casa il ricordo di un’esperienza live unica.

Dopo un breve intervallo, il momento tanto atteso arriva: le luci si abbassano e il palco si illumina con effetti visivi mozzafiato. James Blunt fa il suo ingresso trionfale, salutando il pubblico con un caloroso “Buonasera, Bologna!”. Apre il concerto con “High”, uno dei suoi brani più amati, e da quel momento la magia è totale.  La setlist di Blunt è un perfetto mix tra i suoi classici intramontabili e i brani del suo ultimo album, bilanciando la serata tra la riproposizione dello storico “Back to Bedlam” e le sue più grandi hits. “You’re Beautiful” fa inevitabilmente piangere mezzo palasport. Un concerto che ha emozionato con la performance di “Monsters”, dedicata a tutti i genitori in sala, seguita da un’energica versione di “Stay the Night” che ha fatto saltare letteralmente tutti in piedi, e la prima parte non poteva che concludersi con “No bravery”, eseguita al pianoforte con una semplicità che lascia il pubblico senza fiato. Non mancano brani veloci come Coz I luv you e Billy, ed è lo stesso cantante ad invitare il pubblico ad alzarsi in piedi, per poi riunirsi sotto il palco, Blunt si offre anche al pubblico dal vivo, scendendo dal palco e correndo a perdifiato per tutto il parterre della Unipol Arena, stringendo mani e dando high five ai suoi fans.

Non solo musica, James Blunt, noto per il suo umorismo autoironico, ha intrattenuto e diverito il pubblico con battute spiritose tra un brano e l’altro, dimostrando ancora una volta perché è amato non solo per la sua musica, ma anche per la sua personalità. Uno dei momenti più esilaranti quando ha raccontato alcuni aneddoti divertenti e personali legati al suo migliore amico, Billy Chidsey, prima di cantare la sua canzone “Billy“, dedicata al suo migliore amico, appunto Billy Chidsey. Il brano, contenuto nell’album “Some Kind of Trouble” del 2010, racconta la storia della loro amicizia e dei momenti condivisi, soprattutto durante gli anni della giovinezza. James Blunt ha parlato di quanto Billy sia stato importante nella sua vita, descrivendolo come una persona che lo ha sempre sostenuto nei momenti difficili. Nel testo della canzone, Blunt canta frasi come “Billy, we were so young when we met” e “You were always the first to forgive me“, evidenziando il legame profondo e duraturo tra i due. Un brano vivace e ottimista, carico di positività che riafferma l’affetto che ha sempre caratterizzato la loro amicizia. Billy Chidsey, tra l’altro, è anche un musicista e ha collaborato con Blunt in alcune delle sue canzoni, rendendo il loro legame ancora più speciale. James Blunt ha raccontato di un momento in cui si trovava a casa di Billy, sul divano (sofa), e di come la ragazza di Billy si sia arrabbiata con quest’ultimo. Blunt ha scherzato sul fatto che, mentre lui era lì, Billy e la sua fidanzata stavano discutendo, e lui si è ritrovato in una situazione imbarazzante, cercando di non intromettersi. Blunt ha anche raccontato che, nonostante questi momenti “complicati”, la loro amicizia è sempre rimasta solida e Billy è stato una presenza costante nella sua vita, sia nei momenti di successo che in quelli difficili, e questo è uno dei motivi per cui gli ha dedicato la canzone “Billy”.

La splendida chiusura con il bis racchiude “Bonfire Heart” e “1973”, che trasformano l’arena in un’enorme pista da ballo, poi James Blunt saluta la folla con un caloroso “Grazie mille, siete stati fantastici!“, promettendo di tornare presto. I fan, esausti ma felici, lasciano l’arena canticchiando i brani appena ascoltati, consapevoli di aver vissuto una serata magica.

MAURIZIO DONINI 

Photoset by NINO SAETTI

Credits: si ringrazia Barley Arts per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

Chesney Hawkes

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JAMES BLUNT band:
James Blunt: voce, chitarra acustica, pianoforte
Mike Tarantino: chitarra elettrica e acustica
John Garrison: basso e cori
Paul “Beardy” Beard: tastiere, pianoforte
Ben Castle: sassofono, chitarra e altri strumenti
Karl Brazil: batteria 

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SETLIST CHESNEY HAWKES:
Live Forever
I’m A Man, Not A Boy
The Ballad of Benny & Alice
LOUD!
The Meaning of This
Nobody Like You
13
Get a Hold of Yourself
Another Fine Mess
The One and Only

SETLIST JAMES BLUNT:
Back to Bedlam:
High
You’re Beautiful
Wisemen
Goodbye My Lover
Tears and Rain
Out of My Mind
So Long, Jimmy
Billy
Cry
No Bravery
The Hits:
I’ll Take Everything
Carry You Home
Postcards
Coz I Luv You (Slade cover)
Stay the Night
OK (Robin Schulz cover)
Monsters
Same Mistake
Encore:
Bonfire Heart
1973