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JAKE BUGG op. Joan Thiele – Live @ Estragon Club, Bologna 1-12-2016

JAKE BUGG op. Joan Thiele – Live @ Estragon Club, Bologna 1-12-2016

Iniziamo con Joan Thiele, è lei che fa da entry per il concerto di stasera. Italianissima nonostante il nome, nata a Desenzano del Garda e gioventù passata in sud America, madre italiana e padre svizzero-argentino gli conferiscono un’aurea multietnica che si rispecchia nello stile e nel canto. Propone pezzi, in inglese, presenti nel suo primo lavoro omonimo, uscito quest’anno. Sul palco si presenta sola con la sua chitarra, stile dolce e romantico senza tempo, dolcissima anche quando parla timidamente al pubblico e si presenta, una volta imbracciata la chitarra ecco una voce calda e penetrante su pezzi come “Heartbeat” o “Taxi Driver”. Poco più di trenta minuti ma goduti con piacere.

http://www.joanthiele.com
https://www.facebook.com/JoanThiele

Ore 21:15 puntualissimo, entra in solitario sul palco con una sua chitarra ed eccolo lì, sotto uno spot con il resto tutto oscurato e una leggera foschia, Jake Edwin Kennedy in arte Jake Bugg, classe 94, chitarrista e cantautore, giovanissimo ma già con tre album e una notevole esperienza alle spalle. Inizia a suonare la chitarra a 12 anni, a 17 pubblica il suo primo album e viene scelto dalla BBC tra gli artisti emergenti per partecipare al festival di Glastonbury (notevole evento sempre con nomi di spicco), premiato come il più giovane artista inglese ad aver ottenuto il primo posto nelle classifiche inglesi con un album di debutto. Il suo stile è subito riconoscibile, uno stile rock folk inglese influenzato da gruppi storici come The La’s (indimeticabile la loro “There She Goes”), White Stripes e altri. Nel 2012 con la sua band, fa da gruppo spalla al tour europeo di Noel Gallgher e quello in Nordamerica di Snow Patrol quindi non proprio principianti.

Come dicevamo, sotto lo spot e in solitario sul palco con la sua chitarra, inizia con  “On My One” primo pezzo del nuovo album, “Strange creatures”, “The love we’re hoping for”, “Simple as This” tutte in acustico. Entra il resto della band, Jake imbraccia la chitarra elettrica e si riparte con “Two fingers”, pezzo molto conosciuto estratto dal suo prima album e via con tutta la scaletta.

Avendo già una carriera consolidata e considerando che alcune delle sue canzoni sono state usate in pubblicità di prodotti molto conosciuti sono certo che qualcosa di lui lo avrete ascoltato, da “Jake Bugg” il primo album a “On My One” l’ultimo lavoro di studio che porta in giro con questo tour, sì è vista una crescita musicale che live si sente in modo netto.

Ascoltare l’album e ascoltarlo dal vivo, c’è una notevole differenza, live è molto più aggressivo, meno folk è molto più rock, musicalità piena e pubblico molto coinvolto, nella maggior parte dei casi, hanno riconosciuto le canzoni al primo accordo. Locale pieno, unica pecca la durata di un’ora e un quarto, forse un po’ poco ma è stata tutta di fila con pochi fronzoli o pause, nell’insieme direi che il pubblico era molto contento e personalmente ho rivalutato Jake Bugg perché l’ho trovato padrone del palco ed essendo l’unica chitarra sul palco ha dimostrato molta padronanza dello strumento.
Concludo come sempre con la domanda – tornerei a rivederlo? Sì

ROBERTO BECCARI
Photoset by NINO SAETTI

Credits: si ringrazia Studio’s Online e Vivo Concerti per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

SetList:

  • On My One
  • Strange creatures
  • The love we’re hoping for
  • Simple as This
  • Two fingers
  • Bittersalt
  • Seen it all
  • Love Hope and Misery
  • Me and You
  • Messed Up Kids
  • Newer Wanna Dance
  • Trouble Town
  • Put on the fire
  • Kingpin
  • Beast
  • Taste it
  • Slumville sunrise
  • Simple Pleasure
  • Gimme the love
  • Broken
  • Lightning bolt

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