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FREEDOM CALL – LIVE @ JAILBREAK LIVE CLUB (ROMA 20-11-2015)

FREEDOM CALL – LIVE @ JAILBREAK LIVE CLUB (ROMA 20-11-2015)

Tornano nella capitale i Freedom Call per presentare il loro happy metal, lo chiamano così, perchè in effetti loro si divertono e fanno divertire il pubblico. Ma ad aprire la serata ben tre band romane che hanno dimostrato di avere una forte voce in capitolo non solo nella scena meta capitolina, ma anceh in quella nazionale. I primi a salire sul palco sono stati i The Prowlers, nati circa venti anni fa come cover band degli Iron Maiden. Si sono costruiti poi una propria identità, aggiungendo un sound anche prog, grazie all’uso delle tastiere e hanno all’attivo ben quattro album. La  band ha anche un certo seguito vista l’accoglienza da parte del pubblico e devo dire che hanno offerto una performance veramente impeccabile  e professionale. La maggior parte dei brani sono estratti dal loro ultimo lavoro e “The Attraction Law”, “Heaven Start From You” e “Point Of No Return” mettono la grande preparazione tecnica della band, con le chitarre incisive di Massimo Canfora e le tastiere di Massimiliano De Stefano, che creano un sound perfetto, la voce di Fabio Minchillo, potente e precisa ed una roboante sezione ritmica con Claudio Cappabianca alla batteria e Alex Vincis al basso. Sicuramente un’ottima realtà del metal italiano.
 
Giusto il tempo di sistemare il palco ed è la volta degli Ivory Moon, altra band romana dal sound più melodico, progressivo sinfonico e gotico. Ebbene si, la band racchiude tutti questi generi musicali, anche se rischiano di cadere nell’inferno pieno di gruppi con voce femminile. Loretta Venditti ha comunque una gran bella voce sia quando canta da soprano, sia quando canta con voce potente e più normale, anche se in casi più rari. Gli Ivory Moon sono stati comunque penalizzati da problemi tecnici e di audio, non sempre le due voci, quella di Loretta e quella di Matteo Cervini, erano ben bilanciate, come toni, volume ecc, e questo ha sicuramente dato una svolta negativa al loro sound e alla loro esibizione. Matteo Cervini dicevamo, un cantante eccellente, una voce veramente molto versatile e capace di raggiungere acuti senza mai perdersi nemmeno una volta e non è effettivamente della band, cantante della tribute band Invaders, ha veramente fatto la differenza. Quindi il mio consiglio è di prenderlo definitivamente come cantante da affiancare alla già bella voce di Loretta Venditti. I brani non brillano di originalità, ma hanno comunque trascinato i presenti ed ognuno della band ha dato il proprio contributo per impreziosire brani come “Heroes” “Apocalypse” e “Endless”.
 
Ancora qualche minuto per sistemare il palco ed è la volta dei Dragonhammer, band molto apprezzata non solo nel nostro Paese, ma anche all’estero. Attivi dal 1999 e due album tra il 2001 e il 2004. Poi un lungo silenzio durato circa nove anni ed il ritorno nel 2013 con “The X Experiment”. Un lungo periodo di riposo dove la band ha ricaricato le batterie ed ora non li ferma più nessuno, perché in questa performance tra problemi di audio e tecnici, la band è andata avanti suonando con grande grinta e passione, permettendo al pubblico un forte hedbanging e trascinando tutti i presenti. Ottime sono le versioni di brani come “The End Of The World”, “Seek In The Ice” e “Legend” e anche “The X Experiment” è riuscita a coinvolgere. Tutti i componenti della band hanno cercato di dare il proprio meglio e devo dice che ci sono veramente riusciti. Verso al fine della loro esibizione, la band annuncia un ospite e Fabio Lione dei Rhapsody Of Fire e degli Angra è salito sul palco per cantare ben tre brani. L’ugola di Lione è oramai conosciuta, potente, perfetta e molto avvolgente e “Last Solution” ha sicuramente lasciato il segno. Ma non è finita perché Fabio annuncia un tributo agli Angra e la scelta è caduta su “Lisbon”, brano estratto da “Fireworks” e rimane ancora uno dei migliori della band brasiliana. Non poteva mancare quindi un tributo ai Rhapsody Of Fire e “Emerald Sword” ha sicuramente contribuito ad un finale travolgente. Bravi quindi i Dragonhammer, capaci di dare un senso alla loro esibizione seppur penalizzati da vari problemi tecnici.
Ci vuole qualche minuto in più per preparare il palco ai Freedom Call e quando entra la band tedesca, una vera ovazione scuote il Jailbreak. Chris Bay con il suo sorriso e poi il resto della band attacca “Union Of The Strong” e a seguire “The Eyes Of The World” e “Heart Of A Warrior”. Di certo ai Freedom Call non li si può premiare per l’originalità, perché la loro musica pesca a piene mani dagli Helloween e dagli Angra, ma sono abili musicisti ed intrattenitori e ciò che fanno riescono a farlo con simpatia e con tanta energia. Tra il pubblico c’è chi si agita, chi canta, chi poga e si spinge, chi guarda soltanto ma con un grande sorriso, chi beve birra, ma tutti hanno un’aria gioiosa, perché è questo che sanno far bene i metallers teutonici, sanno far divertire. La simpatia di Chris Bay arriva a tutti, i suoi siparietti, le battute, il suo italiano “ciancicato” (permettetemi questa espressione non proprio professionale), fanno diventare un concerto anche una sorta di spettacolo di cabaret molto divertente. Parlando più in termini musicali, i Freedom Call danno comunque molta carica anche in brani come “Metal Invasion”, “The Quest” e “666 Weeks Beyond Eternity”. Un’altra manciata di brani e  con “Freedon Call” i saluti, gli inchini verso il pubblico, ma non è finita perché la band torna sul palco con un bis di addirittura tre brani, “Bleeding Heart”, “Warriors” e “Land Of Light”, quest’ultima assomiglia a “The Final Countdown” degli Europe per quelle tastiere a “fanfaretta”. Stavolta lo show è finito veramente, altri saluti a conferma che Roma ha vissuto un’ottima notte metal, elettrizzante e anche molto allegra.
 
FABIO LOFFREDO
Photoset by RAFFAELLA MASSARO

Credits: Si ringrazia la Rock On Agency ed il Jailbreak Live Club per la gentilissima disponibilità e collaborazione.

THE PROWLERS
Setlist:

  1. Victims
  2. Face To Face
  3. The Attraction Law
  4. Heaven Starts From You
  5. Point Of No Return
  6. Warriors Of The Wasteland (Frankie Goes To Hollywood cover)

 
Members:
Fabio Minchillo: Voce
Massimo “Reckless Fable” Canfora: Chitarra
Massimiliano De Stefano: Tastiere
Claudio “Dr. Kappa” Cappabianca: Batteria
Alex Vincis: Basso
 
 
IVORY MOON
Setlist:

  1. Heroes
  2. Apocalypse
  3. Endless
  4. Phantom Ship
  5. The Merchant Of Venice
  6. Darkness

 
Members:
Loretta Venditti: Voce
Fabrizio Zucchini: Chitarra ritmica
Fabrizio Sclano: Basso
Gianluca Capo: chitarra solista e ritmica
Fabio Bonuglia: Tastiere
Nazmul Hasan Mishu: Batteria

Special Guest:

Matteo Cervini: Voce
 
 
DRAGONHAMMER
Setlist:

  1. The End Of The World
  2. Seek In The Ice
  3. Legend
  4. The X Experiment
  5. Dragon Hammer
  6. Blood In The Sky
  7. Last Solution
  8. Lisbon (Angra cover)
  9. Emerald Sword (Rhapsody cover)

 
Members:
Max Aguzzi: Chitarra e voce
Flavio Cicconi: Chitarra
Gaetano Amodio: Basso
Giulio Cattivera: Tastiere
Andrea Gianangeli: Batteria

Special Guest:

Fabio Lione: Voce in “Last Solution”, “Lisbon” e “Emerald Sword”
 
 
FREEDOM CALL
Setlist:

  1. Union Of The Strong
  2. The Eyes Of The World
  3. Heart Of A Warrior
  4. Farewell
  5. Island Of Dreams
  6. Metal Invasion
  7. The Quest
  8. 666 Weeks Beyond Eternity
  9. Power & Glory
  10. Tears Of Babylon
  11. Freedom Call

Encore:

  1. Bleeding Heart
  2. Warriors
  3. Land Of Light

 
Members:
Chris Bay: Voce e chitarra
Lars Rettkovitz: Chitarra
Ilker Ersin: Basso
Ramy Ali: Batteria

La gallery completa

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