CALCUTTA – Live @ TENDER CLUB FIRENZE 22-1-2016
by tuttorock
27 Gennaio 2016
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Dopo una repentina ascesa che lo ha portato con i suoi singoli nelle classifiche e in rotazione nelle principali radio italiane, Calcutta arriva al Tender Club di Firenze dopo diversi concerti sold out nelle principali città italiane.
Anche la data di Firenze registra praticamente il tutto esaurito in prevendita, tanto che all’ingresso ci sono già i manifesti pubblicitari di una nuova data a marzo sempre presso il locale di via Alamanni, che darà l’opportunità di rivedere il giovane artista di Latina a chi stasera non è riuscito ad entrare.
Gran parte del pubblico è composto da giovanissimi poco più che ventenni, e Calcutta li scalda subito con i singoli dell’ultimo album Mainstream, Frosinone e Cosa mi manchi a fare: le melodie pop del cantautore di Latina sono senza dubbio molto orecchiabili e sembrano essere scritte con quella malinconia tipica dell’età adolescenziale, il pubblico risponde accompagnando in coro le canzoni, anche se l’acustica risulta essere non proprio ottimale.
Il concerto scorre via tra le altre canzoni dell’ultimo album, Del Verde, Gaetano e Le barche sono sicuramente quelle che risultano più d’impatto, al termine delle quali Calcutta ripropone per due volte non consecutive (fortunatamente) i singoli precedentemente eseguiti di Mainstream intervallati da alcuni brani degli album precedenti, a dimostrazione di una discografia ancora un po’ acerba, ma sicuramente di prospettiva.
Anche la data di Firenze registra praticamente il tutto esaurito in prevendita, tanto che all’ingresso ci sono già i manifesti pubblicitari di una nuova data a marzo sempre presso il locale di via Alamanni, che darà l’opportunità di rivedere il giovane artista di Latina a chi stasera non è riuscito ad entrare.
Gran parte del pubblico è composto da giovanissimi poco più che ventenni, e Calcutta li scalda subito con i singoli dell’ultimo album Mainstream, Frosinone e Cosa mi manchi a fare: le melodie pop del cantautore di Latina sono senza dubbio molto orecchiabili e sembrano essere scritte con quella malinconia tipica dell’età adolescenziale, il pubblico risponde accompagnando in coro le canzoni, anche se l’acustica risulta essere non proprio ottimale.
Il concerto scorre via tra le altre canzoni dell’ultimo album, Del Verde, Gaetano e Le barche sono sicuramente quelle che risultano più d’impatto, al termine delle quali Calcutta ripropone per due volte non consecutive (fortunatamente) i singoli precedentemente eseguiti di Mainstream intervallati da alcuni brani degli album precedenti, a dimostrazione di una discografia ancora un po’ acerba, ma sicuramente di prospettiva.
ALESSANDRO FABBRIZZI
Photoset by CLARA MALVISI
Credits: si ringrazia l’Ufficio Stampa Mannucci per la gentilissima disponibilità ed il Tender di Club Firenze per la perfetta organizzazione dell’evento; DNA Concerti per l’assistenza.
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